
Stanotte, i Carabinieri della Radiomobile di Gela hanno tratto in arresto il rumeno
Andrei Stirbu (nella foto), classe 1989, pregiudicato, sorpreso in flagranza di reato di tentato furto in abitazione, unitamente ad un connazionale incensurato di 20 anni, deferito in stato di libertà.
Verso l’una di notte circa, la Centrale operativa dei Carabinieri di Gela inviava due pattuglie in via Mameli – angolo via Smecca, dove erano stati segnalati due giovani che si stavano introducendo in un’abitazione. In particolare era stato segnalato che uno dei due giovani si stava arrampicando su una grondaia dell’abitazione sita esattamente all’incrocio delle due vie predette.
Appena giunti in loco, i militari vedevano darsi alla fuga, a bordo di una bicicletta, un giovane con indosso una t-shirt blu scura ed un paio di jeans. Immediatamente veniva data la nota di ricerca alle altre autoradio in turno.
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Nel frattempo, i militari si prodigavano ad ispezionare l’abitazione dall’esterno. L’appartamento in questione, al cui interno sembrava non ci fosse nessuno, si presentava apparentemente chiuso, fatta eccezione che per una finestra del 1° piano aperta e per il vetro della porta-finestra del piano terra che si presentava rotto.
Considerato ciò un militare si arrampicava dalla grondaia, come aveva verisimilmente fatto il ladro, sino a raggiungere il balcone sito al primo piano dell’abitazione.br>
Qui, disteso in maniera tale da non poter essere visto dal piano strada, vi era un giovane di nazionalità rumena, successivamente identificato nello Stirbu.
Lo stesso nell’immediatezza non forniva alcuna spiegazione circa la sua presenza in tale abitazione.
Nel frattempo, l’equipaggio della squadra motociclisti intercettava sul corso Vittorio Emanuele il giovane fuggito in bicicletta. La persona fermata veniva identificata in A.G.C., residente presso un ovile di Gela.
Lo Stirbu, considerati i suoi precedenti specifici, veniva tratto in arresto e tradotto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del rito direttissimo, mentre A.G.C. veniva deferito in stato di libertà.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)