
Nella notte scorsa Carabinieri di Gela hanno tratto in arresto
Angelo Sirone (nel riquadro della foto), pregiudicato di Licata di 40 anni, per furto aggravato di cavi di rame.
Nell’ambito dei servizi perlustrativi dei Carabinieri finalizzati proprio alla prevenzione e repressione dei reati di furti di rame, che nelle scorse settimane hanno registrato un allarmante aumento, una pattuglia della Radiomobile ed una della C.I.O. notava in contrada Piana del Signore, agro del comune di Gela, un’autovettura sospetta parcata nei pressi del pozzo 104 dell’Enimed.
Unitamente ad una pattuglia della vigilanza privata “La Sicurezza”, i militari riuscivano a scorgere due sagome di persone, che impugnavano entrambe una lampadina, allontanarsi tra la fitta vegetazione presente in loco. In seguito, fallito il tentativo d’inseguimento dei due individui, si constatava la presenza di un’autovettura Renault Clio di proprietà del Sirone, con all’interno e nei pressi della stessa numerosi utensili, due scale e tre matasse di cavi in rame, nonché si notava un cavo dell’alta tensione tranciato e penzolante dal traliccio.
Successivamente, grazie all’ausilio di un’altra pattuglia della vigilanza privata giunta sul posto, veniva bloccato, sempre in loco mentre cercava di recuperare il proprio veicolo, il Sirone, il quale veniva tratto in arresto in flagranza di reato. Sono in corso indagini tese all’identificazione dell’altro soggetto.
Il rame sequestrato, per un totale di circa 110 Kg è stato sequestrato unitamente al veicolo ed ai numerosi armesi atti allo scasso.
Sono in corso ulteriori accertamenti anche sugli arnesi atti allo scasso, una parte dei quali sarebbero stati rubati all’interno di un fondo agricolo non distante dal pozzo dell’Enimed, il cui proprietario sta formalizzando presso i Carabinieri la denuncia di furto. L’arrestato è stato tradotto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattina di mani.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)