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Corriere di Gela | Il Consiglio approva il Consuntivo
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notizia del 17/12/2004 messa in rete alle 09:27:58
Il Consiglio approva il Consuntivo

Il conto consuntivo 2003 finalmente è stato approvato, ma in seconda battuta. Su dodici presenti l’atto deliberativo è stato esitato con 7 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti. Ci sono volute due sedute, perché nella prima, nonostante ci siano state delle sospensioni con riunioni di capigruppo per capire meglio alcuni aspetti tecnici dei conti, non se n’è venuti a capo per l’assaenza della dirigente del settore Bilancio Carmela Buscemi che si era allontanata mentre era in corso la lettura della relazione del presidente del collegio dei revisori. Infatti un quesito posto dal forzista Massimo Catalano non ha potuto avere ri-sposte adeguate e pertanto si è arrivati stancatamente alle 23 senza concludere nulla. Venendo a mancare il numero legale si è rinviata la seduta al martedì successivo.
Nella prima giornata (lunedì 5 dicembre) il dibattito è stato molto vivace. Un confronto serrato tra opposizione e maggioranza ma all’insegna della compostezza anche se non sono mancati i toni ironici e sarcastici. Il consuntivo era stato esitato con parere negativo da parte dei revisori dei conti che hanno contestato all’amministrazione il mancato rispetto del patto di stabilità. Durante il dibattito il consigliere di An Franco Liardo presidente della commissione bilancio ha attaccato Crocetta per no avere raggiunto gli obiettivi che si era posto.
Nel corso della seduta i consiglieri Santino Giocolano (Socialismo è Libertà; foto in alto a sinistra) e Natale Bricconcello (Nuovo Psi; foto in alto a destra) hanno annunciato di avere costituito un gruppo unico con l'obiettivo – hanno spiegato i due consiglieri – di lavorare per portare avanti il processo di unificazione socialista creando una federazione laico socialista con il partito liberale rappresentato in consiglio da Antonio Sammito e con i repubblicani e forse anche con Nuova Sicilia.
“In questo momento – ha affermato Giocolano – noi siamo equidistanti dai due schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Seguiremo tutti gli atti che verranno presentati in aula valutandoli volta per volta e saremo sempre pronti a lanciare le nostre proposte nell'interesse della città”. Questi alcuni commenti. Rosario Italiano. (Indipendente). “Il conto consuntivo è l’epilogo di quello che sono stati i lavori dell’amministrazione attiva.
Certo non tutti i programmi previsti sono stati espletati, però dobbiamo guardare le due facce della medaglia. A questa amministrazione sono mancati gli introiti preventivati come i proventi della discarica Timpazzo. Da qui a breve tempo partirà il progetto “Una via tre piazze” con cui si rifarà tutto il centro storico. Per ciò che attiene alla viabilità stiamo attivamente lavorando ed io personalmente mi sto prodigando in seno ad una commissione a studiare tutte le possibilità per rendere vivibile la città ma soprattutto il quartiere di Caposoprano con i suoi problemi. Devo infine dire che tutto si può andare a perfezionare. Che ci siano state delle tempistiche dilazionate nel senso che si è dovuto posporre qualche punto come il mercato settimanale. Dal punto di vista tecnico credo che il conto consuntivo si bilanci, dal punto di vista politico si sarebbe potuto fare un po’ di più. Ribadisco la mia idea sul fatto che non tutto debba gravare sulle responsabilità del sindaco. Crocetta ha lasciato delle deleghe agli assessori. Ci sono assessorati che hanno lavorato poco, mentre ce ne sono stati altri un poco faziosi nella gestione della cosa pubblica. Il sindaco è nel giusto per avere tentato di fare tutto ciò che era in suo potere fare. Dall’altro devo dire con rammarico che lui non è coadiuvato bene dagli as-sessori e dal loro operato. Con il prossimo anno se si vanno ad analizzare bene i bisogni oggettivi di questa città imponendoci delle scadenze, credo che il 2005 sarà un anno prosperoso”.
Rosario Crocetta (Sindaco). “Ho apprezzato molto l’impostazione della Commissione Bilancio quando distingue l’aspetto tecnico da quello politico. Ritengo importante che sia stato sancito questo principio. Il consigliere Liardo ha fatto riferimento alla realizzazione o meno degli obiettivi. Io credo invece che gli obiettivi siano stati realizzati al 95% in alcuni settori come per esempio nei lavori pubblici, nelle manutenzioni. Quasi tutta la spesa prevista lì è stata attuata. In altri settori abbiamo avuto delle differenze come nello sviluppo economico. E’ chiaro un fatto che nel corso del 2003 abbiamo cominciato a realizzare una manovra di eliminazione di sprechi. Proprio perché abbiamo voluto realizzare delle economie. Mi pare che non sia questa la sede della valutazione dell’attività dell’amministrazione ma deve essere quella della relazione semestrale”.
Giuseppe Robilatte (Udc). “Rispetto a quanto prospettato dall’amministrazione moltissime cose sono rimaste nel libro dei sogni. Credo che ci siano dei rilievi tecnici che vanno vagliati perché i sindaci revisori hanno dato delle indicazioni precise. Abbiamo ricevuto una nota del capo ripartizione che ci informa che l’atto tecnicamente si può votare. Però abbiamo ritenuto che ci venissero dati alcun chiarimenti dal dirigente e dal sindaco che erano assenti”.
Riccardo Lana (assessore al bilancio). “Abbiamo esaminato i vari pareri ed in particolar modo ho avuto modo di illustrare il parere della Commissione Bilancio. E’ emerso a chiare luci che la Commissione in modo unanime ha ritenuto legittimo questo atto e quindi valido da un punto di vista tecnico formale. Viceversa dal punto di vista programmatico la Commissione Bilancio si è spaccata in due. Infatti due elementi hanno dato parere favorevole mentre gli altri due hanno mostrato qualche perplessità. E’ normale aspettarsi che di fronte ad un atto così importante ci sia sul profilo programmatico un minimo di diversità di vedute. Il fatto che dal punto di vista tecnico la commissione esprime parere favorevole, ci dimostra che l’atto può essere approvato”.
Franco Liardo (An). “Per la prima volta abbiamo pensato come commissione di volere approfondire gli aspetti politici più che quelli tecnici. In quest’ultimo caso l’amministrazione ha elaborato il bilancio secondo la normativa. Siccome i revisori hanno già espresso il loro parere, ci è sembrato come commissione essere pleonastico quel parere. Politicamente ho bocciato questo bilancio assieme al consigliere Catalano perché il consuntivo non rispecchia per niente quelle che erano le previsioni programmatiche”.
Salvatore D’Arma (Ds). “Sul piano politico circa gli impegni ed i programmi, non è mai successo che rispetto ad un tipo di governo sia esso di centro destra o di centro sinistra, l’opposizione abbia espresso parere favorevole. E’ nella natura dialettica dei rapporti. Speriamo che tutto venga superato nel nome della possibilità di migliorare perché tutto è perfettibile. E l’occasione del bilancio di previsione, come sottolineato dal consigliere Liardo, potrà essere il momento di verifica e di confronto per determinare quelle scelte finanziarie a sostegno di questo obiettivo. Noi ribadiamo il giudizio positivo per gli sforzi che l’amministrazione ha fatto”.
Enzo Cirignotta (Nuova Sicilia). “Ho intravisto due-tre punti interessanti. C’è un incremento notevole delle spese correnti. E qui, richiamandoci a livello nazionale, sarebbe necessario porre un freno. Negli investimenti in conto capitale rispetto al 2002 nelle previsioni c’è uno scarto del 67%. Il Comune non può permettersi uno scarto così consistente tra previsioni e stanziamento finale. E’ necessario che si doti di un parco progetti importante. Di mio pugno sono andato a calcolare l’indice della pressione fiscale che misura quanto ciascun cittadino gelese contribuisce alle spese di mantenimento dell’Ente. Ho verificato che dal 2000 al 2002 si è passati da una contribuzione media per abitante di 154 euro ad una contribuzione di 354 euro. Quindi un incremento notevole della pressione fiscale, alla quale non è corrisposto un miglioramento dei servizi offerti dal Comune. Riguardo infine alle entrate derivanti dalla gestione del patrimonio del Comune, ci sono dei proventi ridicoli: 37 mila euro. Una programmazione seria deve passare da una gestione corretta del patrimonio che deve essere più adeguatamente sfruttato”.


Autore : Nello Lombardo

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