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Corriere di Gela | Il Consiglio vota il progetto sicurezza nelle aree agricole
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notizia del 21/02/2006 messa in rete alle 08:40:10
Il Consiglio vota il progetto sicurezza nelle aree agricole

Questa volta, nella seduta consiliare del 16 febbraio, il presidente del consiglio comunale Pino Federico non si è arrabbiato. Ne avrebbe avuto ben motivo perché anche questa volta come era accaduto tre giorni prima era assente l’amministrazione comunale al completo nonostante vi fossero degli atti da votare e proposti proprio dalla giunta. Ma questa volta si è preferito soprassedere, sospendere la seduta di qualche mezz’ora e riprendere i lavori subito dopo l’arrivo del sindaco. Infatti qualcuno deve avere informato l’assemblea civica che il primo cittadino ed alcuni dirigenti sarebbero arrivati di lì a poco. Arriva il sindaco Crocetta ed il vicesindaco Giuseppe Arancio con il dirigente architetto Tuccio. A fungere da segretario c’è il dott. Antonio Grisanti.
Sorrisi, strette di mano, l’appello, 18 presenti e quindi il via del presidente Federico. I due punti che non erano stati trattati nella precedente assemblea sono stati aggiunti tecnicamente all’ordine del giorno della seduta del 16 e attraverso il meccanismo del prelievo sono stati subito discussi e votati. Si diceva che c’è stata una breve sospensione per consentire di trattare l’ordine del giorno con la presenza del sindaco. L’atto che viene subito discusso riguarda l’approvazione della convenzione " Progetto CA.SA.si" per la sicurezza nelle aree agricole. Ad illustrare l’atto è il sindaco il quale in una buona mezz’ora e richiamando i prodromi che portarono ad affrontare l’argomento della sicurezza nelle campagne coinvolgendo i comuni del ragusana ed i prefetti di Caltanissetta e Ragusa, si sofferma articolo per articolo a chiarire tutti gli aspetti del problema. Nessuno inizialmente chiede di intervenire, lo fa solo il consigliere Orlando che chiede se la convenzione si applica a tutte le aree della piana ricevendone risposta affermativa. Anche il consigliere forzista Catalano si informa se la segreteria tecnico operativa di cui si parla nella convenzione quale personale impiegatizio utilizza.
Qui il sindaco lo informa che sarà il personale impiegatizio del Comune a lavorarvi. “Andando per analogia – dice Crocetta – con il consorzio Città Futura dove sono stati utilizzati dipendenti comunali per il suo funzionamento, accadrà la stessa cosa per la segreteria tecnico-operativa. Potrà comunque assumere una configurazione diversa nel futuro se dovesse svilupparsi e potenziarsi. Però almeno in questa fase utilizzeremo dipendenti comunali. In futuro si potrebbe arrivare a costituire un consorzio tra i comuni interessati”. Infine ha spiegato le funzioni che sono di controllo e di vigilanza. Il progetto in questione prevede un investimento di 9 milioni di euro il cui primo stralcio è rappresentato da 2 milioni. Tutti i comuni hanno convenuto che Gela fosse il comune capofila, mentre il Comune di Vittoria avrà funzioni di raccordo con tutti gli atri comuni del ragusano.
Nel corso del suo intervento Crocetta ha ricordato i precedenti che hanno portato alla stesura dell’atto che il Consiglio si accinge a votare. Ricorda che il 28 luglio 2005 si era tenuta presso la Prefettura di Caltanissetta una riunione operativa durante la quale tra i Prefetti di Caltanissetta, Ragusa e i Sindaci dei Comuni di Gela, Vittoria, Comiso, Acate, Niscemi, Santa Croce di Camerina, Butera, Riesi e Mazzarino era stato stipulato un protocollo d'intesa con cui si stabiliva di dar corso ad un progetto di sicurezza integrato, avvalendosi di qualificate consulenze esterne che prevede:
a)– la realizzazione di infrastrutture per il monitoraggio del territorio;
b)– le realizzazioni di un parco automezzi per il monitoraggio del territorio;
c)– formazione del personale;
d)– istruire un gruppo di tecnico di lavoro per il monitoraggio preventivo ed il presidio di legalità nelle aree (controllate).
Dopo l’approfondita ed esauriente relazione del sindaco il presidente Federico passa alla lettura dei singoli articoli (dieci in tutto) per la loro approvazione. Si arriva alla votazione finale dopo che tutti e dieci articoli sono stati votati all’unanimità.
Si passa celermente al secondo punto riguardante l’integrazione del regolamento sulle missioni degli amministratori. A proporre l’emendamento sulla scorta delle indicazioni che furono date nel corso della conferenza dei capigruppo, è il presidente Federico. Viene così deciso che i consiglieri che po-tranno andare in missione per una stessa ma-nifestazione o sessione non potranno essere più di 6. L’emendamento è approvato all’u-nanimità. Subito dopo Federico richiama all’attenzione dei consiglieri che si deve dar seguito alla discussione passando al primo punto delle interrogazioni, interpellanze e mozioni. Ma data l’ora tardasi decide di rinviare a giovedì prossimo la discussione. La seduta precedente era stata costellata di polemiche soprattutto nella parte finale. Come primo punto era stato revocato l’atto di una seduta di alcune settimane e riguardante l’istituzione della Commissione consiliare elettorale. Un atto resosi necessario perché nel frattempo la legge ha modificato il numero di componenti passandolo da 4 a 3. Una sospensione della seduta era stata chiesta per consentire di trovare un accordo all’interno dello schieramento del centro sinistra.
Accordo che è stato raggiunto per il rotto della cuffia. I 14 consiglieri di centro sinistra presenti alla fine si sono accordati di votare 7 per D’Arma e 7 per Di Dio Giuseppe. Alla fine ad avere la meglio sarebbe stato D’Arma perché sarebbe prevalsa la tesi che a parità di voti sarebbe stato scelto il più anziano e cioè D’Arma. Solo che a guastare le uova nel paniere è intervenuto un fatto nuovo. In fase di votazione proprio all’ultimo momento è arrivato il trentesimo consigliere che ha determinato una situazione a tutto vantaggio di Di Dio. Infatti il risultato è stato il seguente: Centro destra (Liardo 8 voti; Mungivì 7); centro sinistra (D’Arma 7; Di Dio 8).
Considerato che il centro destra è maggioranza in consiglio, ha ottenuto due consiglieri e cioè Liardo e Mungivì. Il centro sinistra ha potuto fruire di un solo componente e cioè Di Dio che ha ottenuto quel voto in più rispetto a D’Arma. A parità di voti per anzianità avrebbe vinto D’Arma. I componenti supplenti della commissione eletti sono stati Italiano che supplirà Di Dio; Bricconcello che supplirà Mungivì e Sammito che supplirà Liardo.
Il successivo punto è stato l’approvazione della variante al piano regolatore generale e riguardante l’ampliamento del museo archeologico per la musealizzazione della nave greca. Un atto che ha innescato delle polemiche tra il consigliere Robilatte e il consigliere Ignazio Di Dio. Robilatte intervenendo ha fatto presente che la commissione urbanistica non ha avuto il tempo di approfondire l’atto e non ha potuto esprimere un parere. Coglie l’occasione per invitare il presidente del consiglio a non inserire più atti che la commissione non ha avuto il tempo di trattare. Pertanto è dell’avviso che l’approvazione può essere rinviata di quarantotto ore.


Autore : Nello Lombardo

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