1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Padre Salerno a S. Sebastiano
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 02/10/2006 messa in rete alle 23:44:15

Padre Salerno a S. Sebastiano

Parrocchia San Sebastiano Martire, domenica 24 settembre. La chiesa è gremita all'inverosimile. Gruppi, movimenti, associazioni e un migliaio di fedeli sono disposti intorno alla Mensa Eucaristica dove S.E. mons. Michele Pennisi presiede all'insediamento del nuovo parrocco, il gelese don Filippo Salerno. Il sindaco Rosario Crocetta arriva a funzione già iniziata. Non trova posto, ma qualcuno gli fa spazio e lui si sistema accanto ad un disabile. La solenne liturgia continua con l'omelia del vescovo e con la solennità dei canti. E' veramente un bel momento di comunione, quello che la parrocchia e il quartiere di Settefarine vive, dopo il lungo limbo durato otto mesi, e cioè dalla prematura dipartita di don Franco Cavallo, avvenuta esattamente lo scorso 16 gernnaio. In questo periodo l'ordinaria amministrazione della chiesa parrocchiale è stata esercitata da mons. Grazio Alabiso e da don Giorgio Cilindrello.
"Pace a voi! Vi lascio la pace, vi dò la mia pace", sono queste le prime parole del nuovo parroco, che riprende le frasi di Gesù espresse subito dopo la Resurrezione. Ma poi il primo pensiero di don Filippo è al suo predecessore, il fraterno amico don Franco Cavallo, che gli fu compagno di seminario e con il quale nello stesso anno, il 1985, prese i voti sacerdotali.
"Don Franco è stato un grande prete - dice don Filippo - e gli devo molto per le tante cose che mi ha insegnato. Lo porto sempre nel mio cuore e confido, insieme all'aiuto di Dio e della Vergine Santissima, anche nel suo sostegno per il difficile compito che mi attende". E' commosso ma sereno, il nuovo parroco quando dice queste parole, e d'altronde egli che è cresciuto insieme a don Franco ed è stato anche testimone delle sue ultime sofferenze, sino a coglierne l'estremo respiro. Ora, per un segno che sembra venire proprio dal cielo, di quel sacerdote tanto amato è stato chiamato ad esserne il successore. E la commozione diviene fortissima, quando, più volte citato, don Franco Cavallo viene salutato con intensi, ripetuti applausi, che più di una volta interrompono la funzione religiosa. Segno tangibile che l'opera del "prete di frontiera" non è stata, nè mai sarà dimenticata. E certo, la nomina di don Filippo si pone nella continuità di quest'opera, così padre Salerno, nel saluto e nel ringraziamento finale all'assemblea si definisce "prete di strada", come in fondo - dice - lo era Gesù, che non aveva una parrocchia, perchè la sua parrocchia erano i villaggi, le montagne, le rive dei fiumi". Sono belle ed ispirate queste ultime parole di don Filippo, e anche per lui gli applausi sono forti e sinceri. Un quartiere difficile, ricolmo di problemi ritrova la sua guida spirituale, e certo don Filippo sembra proprio essere l'uomo giusto al posto giusto. E' tutta la sua storia di prete che lo testimonia. Già parroco a San Giacomo e poi ad Enna nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, padre Salerno negli ultimi anni - dopo la dolorosa scomparsa della sorella e la tragica morte di un ragazzino della sua parrocchia ad Enna - ha prestato servizio all'ospedale di Gela dove ha accudito gli ammalati con con grande amore e spirito di sacrificio; al contempo è stato vice-parroco a S. Antonio. L'esperienza quindi non gli manca, e certo egli saprà metterla a frutto in questo nuovo delicato mandato che gli ha affidato il Vescovo, sebbene egli, con grande umiltà, ha invocato a chiusura del suo breve discorso l'aiuto del consiglio pastorale, dei fedeli e anche delle Suore di S. Anna, che da anni operano nella parrocchia a beneficio del quartiere.
Finita la solenne concelebrazione eucaristica, la festa si è spostata fuori, sul sagrato della chiesa, dove i diversi movimenti della parrocchia hanno offerto un rinfresco al vescovo, ai presbiteri e ai fedeli tutti. E' stato quello il primo momento di intima comunione del nuovo parroco con la gente del suo quartiere, e quindi con quella strada dove lui intende intraprendere la sua missione e il suo apostolato.


Autore : Gianni Virgadaula

» Altri articoli di Gianni Virgadaula
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120