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Corriere di Gela | L’Unitré festeggia i suoi primi 10 anni
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notizia del 31/05/2005 messa in rete alle 23:38:13

L’Unitré festeggia i suoi primi 10 anni

Dieci anni. Un traguardo, forse, inizialmente insperato da raggiungere. Dieci anni di lezioni coinvolgenti per offrire agli “alunni–universitari” delle tre età, occasioni di aggregazioni sotto il profilo umano ed amichevole. Ma non soltanto: si é anche trattato di una componente culturale ad ampio respiro, che ha visto docenti ed allievi realizzare progetti di natura tradizionale in simbiosi con moderne discipline didattiche di taglio contemporaneo.
I dieci anni dell’Unitré della sede di Gela (Università della Tre Età), con la guida illuminata di Pina Arces Giordano che ha creduto fermamente in questa sua creatura, unitamente ai soci fondatori, e che ha saputo coagulare interessi di insegnamento specifici senza fini di lucro, sono stati celebrati dal 21 maggio al 25 mediante una serie di manifestazioni: all’insegna della semplicità ma con l’orgoglio di avere operato nel migliore dei modi. A Pina Arces Giordano ed ai suoi più stretti collaboratori, in questo primo traguardo operativo di dieci anni, anche il merito di avere “esportato” l’Unitré oltre i confini locali, partecipando a convegni e ad incontri di natura culturale e, così facendo, fare conoscere agli allievi luoghi di particolare interesse, soprattutto in Sicilia. Le tre giornate del decennale sono iniziate con un saggio teatrale nella sala del liceo Eschilo; il saggio aveva per titolo “Ri…vista per chi non l’ha vista”.
Si é trattato di un collage di sketch, atti unici, barzellette, canti, balli di autori vari con gli studenti del laboratorio teatrale diretto da Biagio Pardo.
Si é trattato di un collage esilarante che ha simpaticamente coinvolto giovani e meno giovani, ma tutti ugualmente partecipi di un evento gioioso se pur impegnativo.
Nel programma celebrativo del 23 maggio la presidente dell’Unitré ha inserito un saggio musicale con i maestri La Cagnina, La Lumia, Mammano e Petitto che hanno guidato l’ensable e coro della scuola media Romagnoli di Gela. Sono state eseguite musiche di Bizet e di Gounod.
Di particolare interesse, la sonata di pianoforte della giovane Chiara Musumeci che si avvia ad una lunga carriere di concertista, e della quale sentiremo ancora parlare oltre i confini locali. Nella stessa serata del 23 maggio l’Unitré ha organizzato un recital di poesie riservato ad autori locali, con le voci recitanti di Tiziana Guarneri e Biagio Pardo, con alla chitarra Salvatore La Cagnina.
Nella giornata conclusiva del decennale del 25 maggio, in un nuovo ed accogliente locale di Gela, alla presenza delle autorità locali, della signora Irma Maria Re presidente nazionale Unitré e della signora Pina Guccione Lisi consigliere nazionale, il professore Luciano Vullo ha tenuto una conferenza che aveva per tema “Mediterraneo: fughe e ritorni”. Pina Giordano Arces, nel corso della serata, oltre a rivolgere il suo saluto alle due rappresentanti nazionali, a tracciare un bilancio dell’Unitré gelese e del suo futuro, ha predisposto una mostra di quadri del laboratorio di pittura, della stessa università, diretto da Antonio Insulla, nonché, in collaborazione con le Poste italiane, un annullo postale celebrativo.
Fra poco meno di sei mesi inizierà l’undicesimo anno di attività, e con esso una nuova fase dio crescita delle “tre età” che, attraverso la collaudata direzione, non mancherà di innestare nuove tendenze didattiche, e fornire alla comunità in cui opera altri orizzonti del sapere, sempre in un contesto di libertà e di democrazia.
Quando già calava la sera, nel salone delle conferenze a quattro stelle, un’allieva dell’Unitré, Norma Cricchio, con particolare sensibilità, a nome di tutti gli studenti, ha rivolto un particolare e sentito ringraziamento alla presidenza della scuola.
A conclusione della ricorrenza celebrativa del decennale la presidente nazionale Irma Maria Re ha annunciato che si terrà a Stresa il prossimo convegno internazionale.
In quella occasione sarà ancora ribadito che “la trasmissione del sapere passa attraverso le generazioni” e che l’Unitré deve, soprattutto, rappresentare un “centro di servizio per il territorio in questo passaggio epocale difficilissimo; che la pace bisogna averla prima nel cuore; che l’amore per il prossimo abbia un reale significato


Autore : Federico Hoefer

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