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Corriere di Gela | Gela, alla riconquista del terzo posto perduto
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notizia del 23/03/2005 messa in rete alle 23:19:40

Gela, alla riconquista del terzo posto perduto

Occasione sciupata o punto guadagnato? In molti s’interrogano sul valore da attribuire al risultato conseguito dal Gela a Morro d’Oro, assumendo come parametri di valutazione i passi falsi compiuti dalla Cavese e dal Manfredonia. Avendo la capolista perduto a Rende nell’anticipo di campionato, gli uomini di Domenicali hanno affrontato i rivali abruzzesi disponendo di un notevole vantaggio, poiché l’inattesa sconfitta rimediata dai metelliani avrebbe dovuto incentivare maggiormente i giallorossi a dare il massimo sul terreno di gioco, con l’obiettivo di conseguire i tre punti. Al contrario Abate e compagni non hanno mostrato un approccio consono alla gara, meritandosi i rimbrotti di un Domenicali che già pregustava un nuovo exploit in trasferta.
Nella ripresa il Gela ha espresso un gioco piacevole e meno confusionario, ma in più occasioni ha rischiato di andare in svantaggio, manifestando delle insolite disattenzioni difensive. Non va tuttavia trascurato il valore degli avversari, i quali, al dispetto della posizione occupata in classifica, hanno sempre dimostrato di saper giocare a calcio, trascinati dall’esperienza di gente come Pinciarelli e Cicconi.
In fin dei conti, poiché la Cavese ha ottenuto solo due punti nelle ultime tre giornate di campionato, e avendo il Manfredonia, nel medesimo lasso di tempo, conquistato una vittoria in trasferta ma ben due pareggi in casa contro formazioni non eccelse (Rende e Latina), il punticino racimolato dal Gela a Morro d’Oro consente ai giallorossi un ulteriore avvicinamento al primo posto, con la speranza che questa difficile fase attraversata dai rivali si protragga fino alla fine del torneo. Peraltro Cavese e Manfredonia, costruite per vincere il campionato, a causa della mancanza di risultati potrebbero andare “in panne” cedendo al nervosismo, e ciò potrebbe agevolare un Gela che a differenza delle antagoniste può usufruire di una tifoseria travolta dall’entusiasmo e non finalizzata a porre la squadra sotto pressione.
Un ruolo importante potrebbe giocarlo il calendario: nelle rimanenti otto giornate Comandatore e compagni ospiteranno al Presti formazioni sormontabili quali Nocerina, Castel di Sangro, Ragusa e Lamezia, mentre in trasferta, eccezion fatta per le difficili trasferte di Castellammare di Stabia e Cava dei Tirreni, meno proibitive appaiono le sfide di Latina e Melfi. La Cavese invece dovrà affrontare un programma massacrante, dovendo sfidare in sei degli otto turni previsti le squadre che militano dalla seconda alla settima posizione: in casa ospiterà Pro Vasto, Juve Stabia e Gela, in trasferta renderà visita a Melfi, Manfredonia e Giugliano.
In compenso la formazione di Campilongo e Pidone giocherà complessivamente cinque gare tra le mura amiche e tre fuori casa, a differenza di un Manfredonia che vanta un calendario più agevole per quanto concerne la valenza degli avversari ma dovrà tuttavia disputare cinque gare in trasferta e soltanto tre in casa. Per la rediviva Juve Stabia, che ha sorpassato il Gela in classifica, il sentiero nasconde qualche insidia ma nel complesso potrebbe ottenere qualche punto in più rispetto a Cavese e Manfredonia.
In definitiva il Gela potrà tranquillamente ambire al primo posto, e a decidere il campionato con molta probabilità saranno gli scontri diretti, dal momento che le prime quattro in classifica si sfideranno tra loro prima della conclusione del torneo, eccezion fatta per Manfredonia e Gela che si sono già fronteggiate nel ritorno.
Tra due settimane Domenicali dovrà preparare la difficile trasferta di Castellammare di Stabia, ma per il momento va superata un'altra campana, la Nocerina, penultima in classifica, in settimana abbandonata dal tecnico siciliano Ignazio Arcoleo, il quale in cinque turni di campionato aveva conseguito la miseria di un punto. In panchina è tornato Fabrizio Fabris, giovane allenatore trentottenne, ma i rosso-neri, privi di sette-otto titolari (di cui sei sono difensori), difficilmente potranno arginare la forza del Gela. Tra gli ospiti da segnalare la presenza di Vittorio Torino, ex panzer del Messina, lontano parente del giocatore che fu. Per Domenicali l’unico problema consiste nella sostituzione di Cuffa, giacchè sia Serra sia Unniemi si trovano in difficoltà nel ruolo di centrocampista avanzato: considerato l’atteggiamento ostruzionistico che l’avversario dovrà giocoforza manifestare, non è improbabile un ritorno momentaneo al 4-4-2, con Serra e Levacovich esterni di centrocampo e conseguente spostamento di Carboni in attacco al fianco d’Abate.


Autore : Paolo Cordaro

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