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Corriere di Gela | Gela, facci sognare!
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notizia del 15/06/2005 messa in rete alle 23:05:15

Gela, facci sognare!

Partecipe, per la prima volta nella sua storia, ai play-off per la C1, il Gela coglie un nuovo e storico traguardo, ottenendo il lasciapassare per la doppia finale che la vedrà opposta, a sorpresa ma non troppo, con la Cavese. E’ proprio l’anno dei record, dunque, ma ne manca ancora uno, ossia il salto di categoria, e contro gli uomini di Campilongo e Pidone la squadra di Domenicali gode di un pronostico favorevole essendo giunta terza in campionato a differenza dei rivali, posizionatisi al quinto posto.
Ciò vorrà dire che al Gela basterà conseguire almeno due pareggi per ottenere la promozione, oppure perdere una delle due gare e vincere l’altra (in altre parole ottenere una parità di punti) con una differenza reti superiore agli avversari o quantomeno identica, fermo restando l’irrilevanza dei gol segnati in trasferta. Nella gara di ritorno che verrà giocata al Presti, qualora al termine del novantesimo minuto dovesse verificarsi una parità di punti e di reti complessive tra le due squadre, si disputeranno due tempi supplementari da quindici minuti ciascuno, e se al centoventesimo minuto persiste la parità di punti e di reti salirebbe il Gela per aver chiuso il torneo in una posizione migliore rispetto agli avversari, non procedendo pertanto con i calci di rigori.
Riepilogando, il Gela pertanto festeggerebbe la promozione in tre circostanze: 1) ottenendo un punteggio superiore agli avversari (per esempio vincendo entrambe le gare, o vincendone una e pareggiando l’altra); 2) ottenendo un punteggio pari a quello degli avversari, ma una migliore differenza reti (per esempio Cavese-Gela 1-0 e Gela-Cavese 2-0); 3) ottenendo un punteggio e una differenza reti pari a quella conseguita dagli avversari al termine del centoventesimo minuto della gara di ritorno, fermo restando che i gol in trasferta non valgono doppio (per esempio Cavese-Gela 2-1 e Gela-Cavese 3-2, in tal caso si disputano i supplementari e se Gela-Cavese, dopo i trenta minuti aggiuntivi, si chiude ugualmente sul 3 a 2 sale in C1 il Gela, anche se la Cavese ha segnato più gol in trasferta). Pur felici per aver evitato la Juve Stabia in finale, affrontare la Cavese però riserva tante insidie, poiché, a detta di tutti, le due squadre che nell’arco del campionato hanno espresso il miglior calcio sono state proprio le due finaliste. E se la Cavese negli ultimi mesi della stagione regolare ha bruciato quanto di buono aveva realizzato andando in un profondo letargo, nei play-off si è indubbiamente risvegliata, e disponendo di un organico dal valore analogo a quello posseduto dal Gela, l’unica situazione d’inferiorità che la riguarda nei confronti dei giallo-rossi consiste soltanto nel quinto posto rimediato in campionato.
Dal canto suo gli uomini di Domenicali, che hanno avuto vita facile su un Giugliano reo di aver mostrato la solita pochezza tecnica e caratteriale, non devono adagiarsi sugli allori maturando la consapevolezza di aver già vinto il campionato, perché la finale è un'altra storia e la cabala è solo cabala (nelle ultime tre stagioni in C2 tre siciliane promosse dopo i play-off: Paternò, Acireale e Vittoria). Contro il Giugliano il Gela ha però dimostrato di trovarsi in ottima condizione, e seppur favorito per l’ennesima volta dall’atteggiamento tattico degli avversari, scesi in campo con un 3-4-3 che prestava il fianco agli attacchi laterali di Carboni e Levacovich, nel complesso lo stato atletico del team giallo-rosso non ha subito flessioni in questi centottanta minuti, sebbene qualche elemento non sia al top della forma (Abate, Cuffa e Giardina soprattutto).
Dopo l’atipico gol di testa messo a segno in avvio di gara da Levacovich, il Gela ha amministrato con gran tranquillità il vantaggio, colpendo in contropiede nel finale con il predestinato Unniemi, a sorpresa forse l’unico in questa squadra che possa ambire in futuro alla serie A per motivi d’età e per fattori atletici e tecnici. Ma il vero spettacolo si è visto sugli spalti, con un Vincenzo Presti stracolmo, eccezion fatta per il settore della gradinata dedicato agli ospiti, con una coreografia suggestiva e con un tifo assordante dal primo all’ultimo minuto. Un pubblico così merita sicuramente la C1, segnalandosi inoltre per la splendida manifestazione celebrata alla villa comunale domenica mattina, con l’aiuto dell’amministrazione comunale. I tifosi del Giugliano sono stati ricambiati in maniera adeguata per l’ospitalità ricevuta in Campania, festeggiando tutti insieme il gemellaggio che da anni lega le due tifoserie. Presenti ovviamente anche il sindaco Crocetta e l’assessore Donegani, i quali non hanno lesinato parole d’elogio per i cittadini di Giugliano, mettendo in risalto l’importanza del messaggio che si è inteso trasmettere al calcio malato di questi tempi con il celebrare una vera e propria festa dello sport. Anche la dirigenza del Gela non ha saltato l’appuntamento, rappresentata da Antonio Cammarata, padre del direttore generale Giuseppe, il quale ha consegnato un presente ai tifosi ospiti per commemorare l’evento. L’amministrazione comunale si è attivata anche in vista della finale d’andata di Cava dei Tirreni, mettendo a disposizione della tifoseria biancazzurra e giallo-rossa ben cinque pullman, più uno organizzato e pagato dalla Provincia grazie all’intervento del presidente Collura e dei consiglieri e assessori provinciali.
Altri pullman verranno organizzati in proprio dai tifosi gelesi, i quali dovrebbero recarsi in gran massa nel salernitano (forse seicento o più persone). Per quanto riguarda le formazioni, il Gela non dovrebbe presentare particolari novità, sempre che Domenicali non decida di rischiare Gargiulo, reduce da un infortunio, sin dal primo minuto al posto di Feliciello, uno dei migliori nelle semifinali dei play-off. Il tridente offensivo della Cavese, trascinato dall’incitamento di sette-ottomila tifosi sugli spalti, potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa giallo-rossa, e i dubbi su Feliciello riguardano la sua capacità nel reggere la forza d’urto avversaria mentre le perplessità su Gargiulo riguardano la sua condizione fisica, alquanto precaria. Situazione ingarbugliata dunque, non dimenticando l’ultimo precedente in campionato, in cui il Gela vinse uno a zero, ma a porte chiuse e subendo fortemente la pressione avversaria, con la Cavese che avrebbe meritato non il pareggio, bensì il successo. Nel tridente metelliano mancherà Scichilone, reduce da un nuovo infortunio, ma l’attaccante di Butera potrebbe andare in panchina.


Autore : Paolo Cordaro

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