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Corriere di Gela | Raccolta rifiuti, versioni discordanti sugli stipendi
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notizia del 21/03/2010 messa in rete alle 23:03:10

Raccolta rifiuti, versioni discordanti sugli stipendi

In una città alla continua ricerca di stabilità, sociale ed economica, le polemiche appaiono l'unico fattore mai assente all'interno del pubblico dibattito.

Negli ultimi giorni i lavoratori alle dipendenze delle società, fino ad oggi titolari del servizio di smaltimento dei rifiuti, non hanno fatto mancare azioni di protesta finalizzate all'ottenimento di due mensilità retributive ancora non percepite, quelle relative a Gennaio e febbraio. La mobilitazione è, peraltro, coincisa con un periodo di vera e propria turbolenza gestionale: le sette ditte locali hanno praticamente alzato bandiera bianca, cedendo il passo, in attesa di un nuovo bando di gara, all'agrigentina “S.a.p. s.r.l.”, destinata ad operare in città per un periodo di sei mesi, poiché scelta dall'Ato Cl2 a conclusione di una trattativa privata; anche l'ultima mossa del consorzio “Ecomed”, il ricorso al Tar Palermo, infatti, non ha sortito gli esiti sperati, alienando al medesimo qualsiasi ulteriore velleità. I giudici amministrativi, infatti, hanno ribadito l'assoluta regolarità dell'affidamento provvisorio dell'intero servizio all'entità economica già attiva per conto dell'Ato Gesa 2.

Le accuse transitate dai vertici dell'Ato Cl2 a quelli del consorzio “Ecomed” e viceversa, però, sono giunte fino alla minuziosa disamina delle modalità di pagamento dei dipendenti in forza a quest'ultimo.

Il presidente dell'Ambito Territoriale Ottimale, Francesco Liardo, ha voluto evitare ogni tipo di fraintendimento, in maniera molto schietta ha denunciato gravi irregolarità, facendo leva sulla distribuzione di buste paga, per così dire, “gonfiate”, caratterizzate da una forte discrepanza tra le cifre riportate e quelle effettivamente conseguite dai lavoratori, molto più basse rispetto alle ufficiali.

Le preoccupazioni del presidente si sono, quindi, trasferite anche in direzione del nuovo gestore provvisorio, la “S.a.p. s.r.l.”: invitato a garantire assoluta trasparenza nella definizione delle spettanze retributive, tanto da incentivarlo all'apertura di conti corrente personali da assegnare a ciascun operaio, al fine di strutturare una filiera difficile da artefare.

Una richiesta tesa a rafforzare accuse, assolutamente non velate, rivolte da mesi in direzione dei responsabili del consorzio uscente: palesi irregolarità nell'assegnazione degli stipendi ai dipendenti. Gli imprenditori, però, hanno sempre negato simili accadimenti, allontanando ogni tipo di dubbio dalle loro aziende, nonostante alcune ammissioni provenienti dall'interno degli organici in forza agli stessi, base essenziale, stando alle parole di Liardo, delle osservazioni rilanciate anche nel corso degli ultimi giorni. Il fattore quasi paradossale dell'intera vicenda, però, concerne proprio la particolare posizione assunta dai rappresentati dei lavoratori.

Le prime denunce formulate dal presidente dell'Ato Cl2, infatti, divennero pubbliche innanzi alla platea del recente congresso della Fillea-Cgil, presieduto da Ignazio Giudice, ma, al contempo, la stessa forza sindacale, per bocca del responsabile del settore, Giuseppe Lombardo, ha negato ogni tipo di incongruenza nelle buste paga distribuite ai lavoratori delle sette ditte, e da lui personalmente esaminate, almeno per quanto concerne quelle fornitegli dai diretti interessati.

Gli ammontari fatturati, corrispondono in pieno, secondo l'esponente della Cgil, ai livelli fissati dal contratto collettivo nazionale di lavoro: nessuna anomalia né “stranezza”; tutto in perfetta regola. I sospetti del massimo responsabile dell'Ato Cl2, intanto, sono divenuti oggetto di una dettagliata denuncia proposta alla locale stazione dei carabinieri, determinando, così, un possibile interessamento della magistratura; troppo rischioso, secondo Liardo, prendere alla leggera alcune confidenze direttamente ricevute da lavoratori del consorzio “Ecomed”, destinatari, in taluni casi, di pagamenti troppo leggeri rispetto a quelli fatturati in busta paga.

In attesa di ulteriori novità, l'attività del nuovo gestore provvisorio si appresta a partire: accetterà di garantire ai dipendenti assorbiti le due mensilità ancora mancanti?


Autore : Rosario Cauchi

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