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Corriere di Gela | E Mac Donald’s fu!
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notizia del 26/10/2013 messa in rete alle 00:24:19

E Mac Donald’s fu!

Dio creò la luce... e Mac Donald’s fu! Lo ha decretato il consiglio comunale martedì 22 ottobre scorso a conclusione di una seduta lunga, burrascosa, sofferta e per certi versi rivelatrice dell’esistenza di una maggioranza trasversale che, quando vuole, dimostra di avere a cuore lo sviluppo della città.

Sono le 3,15 del mattino quando il presidente Fava proclama l’esito della votazione. Presenti e votanti 13. All’unanimità i tredici consiglieri dicono sì al progetto Mac Donald’s (variante al Prg del progetto per la realizzazione di una attività commerciale di ristorazione e sistemazione area a verde in un'area di proprietà comunale tra la SS 115 Gela-Licata e il viale Mattei, Ditta: Mc Donald's Development Italy Inc.).

Una vittoria per il sindaco Fasulo, che riesce ancora una volta in aula ad ottenere l’approvazione dei suoi atti, nonostante dissensi e polemiche nella sua maggioranza fantasma di centro sinistra. Via libera anche al progetto Girasole, che realizzerà un supermercato con annessi impianti sportivi in contrada Femminamorta. Una sospensione di pochi minuti, un appello alla ragione da parte del consigliere Gioacchino Pellitteri e le dimissioni contestuali per iscritto del capogruppo Pd Vella, sono gli ingredienti di una serata intensa e incerta, con lo scampato pericolo della mancanza di numero legale.

C’è chi afferma che questa seduta potrebbe essere rivelatrice anche della rottura di una linea del “tanto peggio tanto meglio” contro ogni atto della giunta Fasulo, che legava il capogruppo Pd Enrico Vella ai consiglieri Pd Antonino Biundo e Nuccio Cafà. Questa volta le parole di Vella sono rimaste inascoltate. Di qui il suo gesto plateale di consegnare brevi manu le sue dimissioni da capogruppo Pd al presidente del consiglio comunale ed al segretario generale dott. Scalogna.

Riguardo sempre alla votazione finale, c’è da dire che Biundo (Pd) è stato assente per l’intera seduta, ma Nuccio Cafà (Pd) ha votato favorevolmente assieme ai suoi compagni di partito Cravana, Gulizzi e Fava, preferendo restare in aula sino alla fine. Gli altri nove voti favorevoli sono stati quelli di Ventura e Siragusa (Udc); Morselli (Pid); Pellitteri (Api); Fabrizio Cafà, Napolitano, Di Stefano e Verdone (tutti e 4 ex Mpa); Giocolano (DeS). Approvate anche le liberalizzazioni di attività commerciali che introducono nuovi metodi burocratici in fatto di provvedimenti tecnico-amministrativi che allineano la nostra città alle città europee. Alla seduta del 22 ottobre si giunge dopo l’ennesima mancanza di numero legale della seduta consiliare del giorno prima, forse artatamente fatta slittare per poter ridurre il quorum per la seduta successiva.

Si continua dal punto 12 all’ordine del giorno e a seguire, riguardanti il riconoscimento di debiti fuori bilancio con sentenza passata in giudicato.

Le polemiche iniziano quando si passa a discutere di revisione ed adeguamento delle disposizioni e regolamenti comunali ai principi di liberalizzazione. E’ il capogruppo Pd Vella ad “aprire le danze” con le sue richieste di chiarimenti tecnici al dirigente Galanti, seguito da Terenziano Di Stefano che parla “di atto forzato”. I chiarimenti arrivano per bocca del sindaco Fasulo ma non convincono del tutto. Forti dubbi vengono manifestati da Di Dio sul fatto che vengono abrogati ed eliminati con un colpo di spugna vecchi regolamenti anziché procedere ad un adeguamento. Di qui il suo invito all’amministrazione a ritirare l’atto. Luigi Farruggia (Grande Sud) chiede come mai non vengono richiamate le norme del 2004 riguardanti il pacchetto igiene. Si registrano, quindi, interventi di Cassarà, Gulizzi, Cirignotta, Siragusa, Di Dio.

Dopo che il sindaco ha dichiarato di non poter ritirare l’atto, viene messa ai voti al proposta di rinviarne la trattazione avanzata da Vella, che viene bocciata con 17 voti contro 8. Si vota, quindi, la delibera, che risulta approvata con 17 voti favorevoli e 5 astenuti. Sul punto 15 all’ordine del giorno, riguardante la variante al Prg del progetto per la realizzazione di un'area adibita ad attività sportiva-ricreativa da parte della ditta Girasole, il consigliere Giocolano, a nome della commissione Urbanistica dichiara che la pratica è “a posto”, pur non avendo fornito per ragioni di tempo parere ufficiale. Si registra l’appello del sindaco a votarla anche perché c’è una grande voglia di investire in citta e quindi no ci si può permettere alcun indugio. Mentre Di Stefano esprime dubbi e formula due emendamenti, Siragusa invita ad andare avanti e Morselli l’affer-mazione che non esistono strumenti urbanistici, sostenendo che il Puc invece esiste.

Dopo un’ampia discussione Di Stefano si convince a ritirare i suoi due emendamenti trasformandoli in atto di indirizzo. Si passa a votare in due momenti diversi, prima la variante che ottiene 19 voti favorevoli ed un solo contrario (Morselli); e quindi l’atto di indirizzo che passa all’unanimità.

A questo punto il colpo di scena: Vella si dimette “per divergenza di posizioni” si dimette da capogruppo Pd.

Si arriva al punto dolente sul quale da alcuni giorni si è polemizzato sui giornali e tv: la variante urbanistica al Prg del progetto per la realizzazione da parte di Mac Donald’s di una attività commerciale di ristorazione in area comunale a Macchitella.

Si inizia male con un intervento di Giocolano, il quale anche in questo caso afferma che la commissione Urbanistica cui fa parte “per ragioni di tempo” non ha potuto fornire il relativo parere. Segue un lungo intervento del sindaco che illustra l’opera. Alla fine fa presente che è necessario esitarla urgentemente perché bisogna rispettare i tempi del piano industriale della Mac Donald’s, che scade il 31 dicembre prossimo.

«Questa società – afferma tra l’ altro Fasulo – gode di una riconosciuta credibilità che potrebbe diventare un’attrattiva per altri investitori nel nostro territorio. Il mio invito è perché si voti favorevolmente la proposta»

Morselli, pur con qualche distinguo dichiara di avere una posizione favorevole. Durissimo Vella che dopo un lungo intervento contro la realizzazione del McDrive, ha abbandonato l’aula.

Di Stefano dopo avere invitato il primo cittadino a portare gli atti in consiglio in tempo utile, propone due emendamenti. Il primo perché la gestione rimanga sempre a Mac Donald’s e il secondo perché la convenzione venga integrata con l’obbligo per la società di riqualificare il parco realizzando nuovi giochi per bambini ed una recinzione.

Trainito (Megafono) richiede chiarimenti tecnici sull’area e sui canoni, ai quali risponde il dirigente Galanti. Liardo (Pd) condivide i dubbi di Morselli e Trainito. Di Dio parla di una forzatura nel votare stasera ad ogni costo. Critica i tempi rapidi con cui si vuole arrivare al dunque per “un colosso” mentre per i comune cittadino si attendono anni. Gulizzi comprendendo la difficoltà del momento e lo stallo in cui si versa, propone il rinvio della seduta di una settimana per smussare nel frattempo ogni dubbio.

Anche Lo Nigro è dello stesso parere approfondendo l’atto in conferenza di capigruppo. Il sindaco insiste perché si passi alla votazione dell’atto perché gli emendamenti richiesti sono stati già formulati. Puntualizza che la sua non vuole essere una pressione al Consiglio, sottolineando l’inutilità del rinvio. Insorgono altri problemi di ordine giuridico sollevati sia da Siragusa che da Lo Nigro. Dopo qualche tentennamento è l’arch. Galanti a chiarire ogni aspetto, ma insorgono malcontenti in aula.

Pellitteri fa il padre nobile di questo Consiglio e riporta il sereno invitando tutti a votare l’atto e subito dopo gli emendamenti di Di Stefano trasformati in atto di indirizzo all’amministrazione. Si registrano ancora momenti di tensione tra Lo Nigro e Cirignotta il quale viene accusato anche dai consiglieri Morselli e Trainito di fare pressioni. A quel punto c’è una breve sospensione. Si riprende subito con l’annuncio di Fava che Di Stefano ha accettato di trasformare io suoi emendamenti in atti di indirizzo e che si passa a votare dapprima l’atto Mc Donald’s e successivamente gli atti di indirizzo.



Autore : Nello Lombardo

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