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Corriere di Gela | II patto dei sindaci decolla
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notizia del 14/07/2012 messa in rete alle 22:16:46

II patto dei sindaci decolla

Organizzato da Focus Europe in collaborazione con l’associazione Legalità e Sviluppo e con il patrocinio dell’Anci Sicilia, si è tenuto sabato scorso presso l’aula consiliare un convegno sul tema “Città d’Europa – la progettazione europea, prospettive per i comuni siciliani”. Città d’Europa per sancire la necessità di ridurre il gap che separa i poteri locali siciliani da quelli europei, Città d’Europa per dimostrare come anche dalla Sicilia possa partire una nuova idea municipalista che guarda all’Europa come ad una insostituibile risorsa e ad una nuova straordinaria opportunità. L’iniziativa è stata presentata dallo stesso Crocetta che da Bruxelles ha continuato a mantenere viva l’attenzione dei sindaci di Sicilia nel fare rete nell’interesse solidale di un progetto comune in chiave europea in fatto di ambiente ed energia solare.

Gli obiettivi del convegno li ha spiegati Fabio Roccuzzo, responsabile associati Focus Europe Sicilia. «Scopo del convegno – ci ha detto – è ampliare la rete dei comuni siciliani soci di Focus Europe e le iniziative progettuali a sostegno degli stessi. La recente presentazione di un progetto di cooperazione presentato sulla misura Italia/Tunisia dai comuni di Gela e Vittoria, ha rappresentato l’avvio della collaborazione progettuale con alcuni comuni siciliani, territorialmente ubicati in aree eleggibili sul transfrontaliero del Mediterraneo. Collaborazione che potrà e dovrà essere ulteriormente sostenuta e rafforzata grazie ai contributi che perverranno durante i lavori della conferenza».

Presenti al convegno, alcuni sindaci dei comuni aderenti al Focus Europe, i consiglieri comunali Giovanna Cassarà e Rocco Giudice e il presidente del Consiglio comunale Peppe Fava che, presiedendo l’assise, ha espresso parole di stima e di gratitudine nei confronti dell’on. Crocetta. «Il nostro europarlemantare – ha detto – è da più di un anno che si impegna su questo fronte, coinvolgendo non solo la città di Gela ma tantissimi comuni della Sicilia. I consigli comunali hanno un ruolo decisivo. Basti pensare che uno degli atti più importanti è l’adesione al Patto dei sindaci. Noi, come comune dell’europarlamentare Crocetta non potevamo che fare da traino».

Il Patto dei sindaci nel giro di un anno è cresciuto estendendosi anche alle province. I sindaci siciliani, giunti a Gela di buon ora, prima del convegno si sono incontrati per una riunione operativa assieme a tecnici e funzionari comunali, nell’ufficio del sindaco. Presente anche il prof. Antonello Pezzini, membro del comitato economico e sociale europeo, che ha illustrato le direttive attraverso le quali l’Unione europea si muove fornendo finanziamenti mirati, indicando anche i motivi per i quali i fondi destinati allo sviluppo solitamente tornano indietro alla Comunità economica europea. Di qui la necessità di muoversi insieme per progettare e creare le basi di un nuovo sviluppo fondato sull’energia solare e sulla qualità dell’ambiente. Insomma questo è il momento buon per non perdere le chance di sviluppo. A concludere i lavori è stato il presidente della provincia di Cagliari Graziano Milia, presidente dell’associazione Focus Europe.

In sostanza che cosa è il patto dei sindaci e il nuovo modo di progettare? Esso è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Ed il nuovo modo di progettare – detto con le parole del prof. Pezzini – consiste in un metodo nuovo e fondamentale che vede coinvolti tutti i cittadini.

Dopo il benvenuto ed il saluto del sindaco di Gela Fasulo, ha preso la parola l’on. Rosario Crocetta.
«L’intenso lavoro portato avanti dalle comunità di Gela e di Caltagirone – ha detto il parlamentare europeo – rappresenta un atto di autonomia fortissimo dei comuni che da soli decidono di portare avanti un progetto per le loro comunità. Noi abbiamo bussato per oltre un anno alle porte della regione e non è venuto fuori mai nulla. Dovevano solo finanziare il progetto. Ci siamo chiesti allora perché dobbiamo aspettare ciò che non avviene mai. Ci siamo quindi messi insieme. Con le associazioni dei comuni nasceranno le due Esco (Energy service company). Una interessa il Calatino e l’altra i comuni del Golfo che vanno da Gela, a Licata, Piazza Armerina, Vittoria, Niscemi, Butera e tante altre realtà. Sono ben felice di annunciare che questa mattina ci sono altri comuni che aderiscono a questa iniziativa di stampo europeo e precisamente nel Siracusano, nell’Ennese e nell’Agrigentino. Penso che nel giro di alcuni mesi e comunque entro quest’anno, coinvolgeremo la maggior parte dei comuni siciliani. E poi se diventerò, come penso, presidente della regione, questa sarà la proposta che creerà migliaia e migliaia di posti di lavoro, che sviluppa una nuova economia e fa risparmiare gli enti locali. Quando sarà realizzato questo progetto i comuni che hanno dato l’adesione, entro un anno risparmieranno il 50% della bolletta elettrica e quei soldi li possono dedicare ad altre iniziative. E poi c’è da aggiungere che un progetto di cinquantamila abitanti crea almeno 800 posti lavoro per giovani diplomati e laureati».

Ecco cosa ha detto Pezzini: «Progettare europeo significa – capire quali sono le finalità d’Europa e progettare secondo queste finalità per raggiungere gli obiettivi che l’Europa si pone e significa pure, cosa più importante, coinvolgere tutta la popolazione. L’Europa non vuole progettazioni che nascono a tavolino con una-due persone ed un sindaco, ma vuole progettazioni che coinvolgano tutta l’opinione pubblica. In questo grande progetto innovativo in chiave europea sono al fianco di Rosario Crocetta che ne è l’ispiratore fondamentale. Crocetta è uno dei parlamentari più illuminati europei, che ha capito il valore dell’Europa e come l’Europa sia importante intercalata nelle realtà comunali. Quindi ha capito ciò che si deve fare in Sicilia. Certo non è facile riuscire a mettere assieme tante teste, tanti sindaci, rompere i campanilismi, però quando la gente capisce che si può fare bene il loro interesse, creare lavoro per i giovani, aumentare l’occupazione e incrementare le attività imprenditoriali, allora la strada è tutta in discesa. Adesso le prospettive si moltiplicano perché i siciliani hanno capito come devono fare a mettersi insieme».

HANNO DETTO

Angelo Fasulo, sindaco di Gela.
«Si tratta di un percorso che riguarda un patto che i sindaci hanno stipulato per potere realizzare progetti europei in materia di ambiente e di energia sui propri territori, con la collaborazione di figure illustri come il prof. Pezzini. Anche noi siamo dentro un progetto per rendere sostenibile il nostro ambiente puntando ad un risparmio energetico. Le amministrazione debbono avere maggiore sensibilità dei privati e devono partire per prima. Noi lo stiamo facendo. Avere un europarlamentare che ha un’attenzione giusta sul problema, che vuole parlare con i comuni coinvolgendoli nel progetto comune europeo, rappresenta per noi una grande ricchezza oltre che valore aggiunto. L’interlocuzione diventa anche possibilità di avere accesso a canali di finanziamento, ma soprattutto a conoscenze e rapporti che abbiamo visto oggi in convegno e a collaborazioni con altri sindaci che credono nel progetto. Il futuro in altre parti del mondo è arrivato, per noi arriverà se saremo capaci di coordinarci sfruttando il nostro sole e le nostre energie non restando indietro».

Graziano Milia, presidente della provincia di Cagliari e presidente dell’associazione Focus Europe.
«Noi siamo ormai sorti da cinque anni. Il sistema delle autonomie locali acquisisce maggiore competenza e capacità di interagire col sistema della progettazione europea. Noi amministratori eravamo abbandonati all’affidarci a società private, consulenti, ossia a organismi che non riuscivamo a controllare. La novità è che siamo noi, amministratori locali che guidiamo questo processo. Insieme a ciò, c’è lo sforzo di favorire la cittadinanza e l’integrazione europea. E’ il tema di questi giorni. Tutti dicono che abbiamo bisogno di più Europa. E in che modo? Noi chiediamo che più Europa la si debba fare con i cittadini e non solo con i vertici che si tengono a Bruxelles. Tutti gli studi svolti dall’Unione europea sostengono che una delle risorse maggiori per risolvere il problema dell’energia sia quello del coinvolgimento delle popolazioni delle comunità locali. Energia significa: averla, migliorarne l’efficienza e favorire il risparmio. Su queste cose il ruolo delle autonomie locali è fondamentale. Rosario Crocetta, nella sua esperienza prima di sindaco ed ora di europarlamentare, ha molto ben chiaro l’obiettivo. A noi spetta seguirlo».

Mario Cicero, assessore territorio e ambiente del comune di Campo Felice di Roccella, già sindaco di Castelbuono.
«Siamo una terra che ha tutto: la cultura, l’ambiente e soprattutto una cosa che non tutti hanno, ossia la solarità, il modo di accogliere gli altri, le nostre simpatie. Ci manca in parte la capacità di attuare le buone pratiche. Se noi riusciamo a sapere attuare le buone pratiche e rispettare le regole, in questo popolo siciliano si possono realizzare i progetti più grandi. Partecipare al progetto siglato con il patto dei sindaci, ci permette di dimostrare al mondo che non siamo secondi a nessuno. Io come sindaco di Castelbuono l’ho fatto nel mio paese. Abbiamo realizzato la differenziata al settanta per cento, impianti fotovoltaici ed approvato il Patto dei sindaci».

Vincenzo D’Asaro, sindaco di Mazzarino.
«E’ l’ennesima strada della speranza che percorro sia io che gli altri miei colleghi. Auspichiamo che sia la strada giusta. Ricordo che i nostri progetti innovativi presentati alla Regione sono ancora in quei cassetti da due anni. Speriamo che l’intervento autorevole del professore Pezzini possa determinare una svolta positiva anche in Sicilia, come è avvenuto nel Bergamasco ed in Toscana Riponiamo in questo la nostra fiducia».


Autore : Nello Lombardo

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