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Corriere di Gela | Gela, ultima chiamata
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notizia del 11/04/2010 messa in rete alle 21:51:43

Gela, ultima chiamata

Il Gela coglie un pari a Roma nel giorno della vigilia di Pasqua ma non ha molto da festeggiare. Lo si sapeva: il turno sulla carta non era favorevole e, puntualmente, non lo è stato di fatto. Lo 0-0 del “Flaminio” consente di muovere la classifica, senonché Siracusa, Barletta ed un Brindisi corsaro nel match-clou di giornata a Cassino, guadagnano altri 2 punti sui biancazzurri che, di conseguenza, pagano oltremodo dazio in classifica. Alla 29ª giornata il Gela è a quattro punti dal quinto posto occupato dal Barletta e nel mezzo c'è il Brindisi che è avanti di tre lunghezze, immediatamente alle spalle dei cugini pugliesi. Insomma, a cinque turni dal termine della stagione regolare, la speranza di accedere ai play-off è ridotta al lumicino.

A tenere in vita la fiamma è prima di tutto la matematica. C'è poi la prestazione di Roma. Tornare imbattuti dalla capitale contro quei marcantoni della Cisco Roma, terza forza del campionato, costringere il bomber del torneo, l'ex Ciofani ed i suoi compagni ad abbandonare definitivamente il sogno della promozione diretta, non è stata cosa di poco conto. Merito di coloro che sono scesi in campo, lottando e dando prova di carattere, mantenendo così la promessa fatta il martedì con tanto di comunicato stampa. Merito di Provenza che ha mostrato una buona dose di coraggio nell'operare alcune scelte: vedi Geraldi, capitan Schiavon, Cammarota e Franciel in panchina, Scopelliti in tribuna, Vianello e Criniti – titolari contro il Manfredonia – addirittura rimasti a Gela. E' stata la grande chance di Carraro, sfruttata a dovere dal centrocampista padovano secondo quanto ci dicono le cronache. E' stata anche l'occasione per vedere finalmente nel suo ruolo, quello di interno di centrocampo, Cruciani: chi c'era al “Flaminio” giura di aver rivisto l'ex Pescina della doppia finale della stagione passata. Non ha sfigurato, altresì, Di Muro: anzi, il trentaduenne centrale biancazzurro ha rinnovato l'intesa con il più giovane compagno, ma già collega di reparto al Noicattaro, Lucioni. Infine, s'è rivisto quel Ricca, forse, frettolosamente accantonato pur senza aver del tutto demeritato nel paio (o poco più) di volte in cui era stato chiamato in causa.

Questa domenica al Presti arriva il Barletta, autentica rivelazione del girone di ritorno. Il ruolino di marcia dopo il giro di boa è da promozione diretta: con 27 punti alla fine del girone d'andata, i biancorossi ora sono a 48 punti: un +24 che è secondo solo a quello della capolista Juve Stabia (+29), facendo meglio persino del Catanzaro (+20). Se non fosse stato per quel pari subito al 93' nella sua Noicattaro, Sciannimanico e la sua compagine verrebbero a Gela forti di 6 vittorie consecutive. Rimangono, in ogni caso, 5 i successi nelle ultime 6 gare, vale a dire 16 punti conquistati sui 18 in palio. Squadra, quindi, in grandissima forma: capace, in particolare, di imporre a tutte – anche le prime della classe – la dura legge del “Puttilli”.

Certo, in trasferta Infantino e compagni non vantano lo stesso score interno, ma non è poi così malaccio: del resto, la classifica lo testimonia. Mancherà Fanasca per un problema al ginocchio destro. Dovrebbe rientrare, invece, Legittimo. Mentre per Sportillo qualche dubbio permane: anche in caso di convocazione, pare molto difficile vederlo comunque subito in campo. Sciannimanico dovrà scegliere tra il 4-4-2 ed il il 4-3-1-2: a svelarlo in campo sarà la posizione tattica che assumerà Carozza, o sull'out sinistro di centrocampo nella prima ipotesi, ovvero dietro le due punte nella seconda ipotesi. Il Gela non deve e, soprattutto, non può fare calcoli: è chiamato unicamente a vincere per tenersi aggrappato al treno dei play-off.

Può anche darsi, anzi è altamente verosimile, che nonostante l'eventuale vittoria nello scontro diretto, i biancazzurri guadagnerebbero 1 solo punto rispetto alla quinta piazza, ultimo posto utile per accedere agli spareggi promozione, rimanendo tre i punti di distacco dal Brindisi che in teoria non dovrebbe incontrare un ostacolo insormontabile contro una Vibonese già rassegnata ai play-out e con la testa già allo spareggio salvezza. Purtuttavia, battere il Barletta è un imperativo categorico: non foss'altro perchè altrimenti non rimarrebbe che rassegnarsi e dire addio ai sogni di gloria con 4 partite ancora da disputare e senza più nulla da chiedere al campionato. Non sarà del match lo squalificato Zaminga: a contendersi il posto sono Schiavon e Cammarota, cpon qust’tltimo in forte vantaggio. Non è escluso però un rientro di entrambi con Carraro a quel punto sacrificato. A parte l'enigma di centrocampo, per il resto è presumibile la conferma del modulo e della formazione scesa in campo sabato scorso contro la Cisco.

Probabile Formazione (4-3-2-1): Nordi; Ricca, Lucioni, Di Muro, Memé; Cruciani, Carraro, Cammarota; Rosamilia (Cunzi), La Porta; Agostinell (nella foto)i.


Autore : Filippo Guzzardi

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