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Corriere di Gela | Caos calmo in Consiglio
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notizia del 19/03/2011 messa in rete alle 21:36:32
Caos calmo in Consiglio

Tutto tranquillo e avanti tutta nella seduta consiliare di mercoledì scorso. Ciò che non era stato possibile deliberare due giorni prima a causa della polemica e dello spettacolo sicuramente indecoroso (di cui parleremo più sotto) accaduto, si è concretizzato con l’approvazione all’unanimità della proposta dell’amministrazione avente per oggetto: adozione di variante al programma di attuazione della rete fognaria (PARF) del Comune di Gela. Con quest’atto l’amministrazione intende realizzare delle infrastrutture necessarie (rete fognaria) nella zona di Manfria su cui purtroppo esistono tuttora dei vincoli che impedirebbero in alcuni tratti la prosecuzione dei lavori.

L’assessore D’Aleo è tornato a illustrare l’atto motivandolo con la necessità di intervenire in una zona balneare totalmente priva di infrastrutture. Ne ha chiesto quindi l’approvazione mentre va avanti il ricorso presentato al Tar per avere riconosciuto il vizio di legittimità dal momento che ad emettere il decreto di vincolo paesaggistico non è stato l’assessore, regionale come è avvenuto in tutte le provincie, ma si tratta di un decreto dirigenziale.

Da parte dei consiglieri è emerso subito l’orientamento ad esitare favorevolmente l’atto. Di Stefano per accelerare i tempi e per dare forza all’iniziativa dell’amministrazione, ha proposto l’istituzione di un tavolo aperto con la partecipazione dei deputati ai fini di un confronto con l’ufficio legislativo della Regione per l’annullamento. Il presidente della commissione urbanistica Antonino Biundo ha fornito seduta stante il parere positivo e pertanto assieme a tutti gli altri pareri anch’essi positivi, si è passati alla votazione che ha approvato all’unanimità l’atto. All’atto della votazione erano presenti 19 consiglieri, tutti di maggioranza. Poco prima si erano allontanati Salvatore Gallo, Peppe Di Dio, Maria Pingo e Giovanni Cravana. Dopo una breve sospensione si è tornati in aula per votare i due consiglieri, uno di maggioranza ed uno di minoranza, che dovranno far parte della Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei cittadini idonei alla funzione di giudice popolare. Eletti all’unanimità Tonino Ventura per la maggioranza e Maria Pingo per la minoranza. Sono stati quindi votati cinque debiti fuori bilancio e rinviati al 21 prossimo 6 atti di convenzione con gli Iacp per l’assenza del dirigente competente.

Ma veniamo al fattaccio accaduto lunedì 14

Si doveva iniziare la seduta con la illustrazione da parte dell’assessore D’Aleo dell’atto con cui l’amministrazione ì dovrà realizzare la rete fognante a Manfria. Per mozione d’ordine Peppe Di Dio chiede di potere leggere un documento indirizzato al presidente del consiglio da parte dell’Udc firmato dal presidente provinciale del partito Antonio Gagliano e dal coordinatore provinciale Aldo Scichilone, con il quale viene comunicata la composizione e costituzione del gruppo consiliare Udc al Comune di Gela. “Nella nostra qualità di Coordinatore provinciale e di presidente provinciale dell'Udc (Unione di Centro)-verso il Partito della Nazione – è scritto nella comunicazione – ed in relazione alla individuazione nel territorio delle rappresentanze anche istituzionali della nostra formazione politica, formalmente Le comunichiamo, per il più a praticarsi di sua competenza ed in particolare per i lavori della conferenza dei capigruppo, che presso il Consiglio comunale di Gela viene costituito il gruppo dell’Udc-verso il Partito della Nazione (gruppo già tra l'altro costituito all'Ars Sicilia con la medesima denominazione) con il consigliere comunale sig. Giuseppe Di Dio che quivi con noi controfirma per l'adesione ed il quale avrà modo di esprimere nel consesso da Lei presieduto la linea politica del Partito da noi rappresentato”.

Il giorno dopo interverranno con una nota congiunta anche il coordinatore cittadino, Gianni Incardona e il presidente Giuseppe Di Maria, che confermano le indicazioni di Gagliano e Scichilone.

Alla breve nota Di Dio aggiunge che la linea del partito è di opposizione all’attuale giunta, ma una opposizione sicuramente costruttiva e senza alcun esercizio di ricatti. In aula scende il Gela perché a questo punto tutti si chiedono se i gruppi Udc son due o si tratta sempre dello stesso gruppo. A microfoni spenti ma anche a gran voce è Gallo a chiedersi se capogruppo è Cirignotta o Di Dio. Cirignotta che in quel frangente sta presiedendo i lavori risponde immediatamente sostenendo che si tratta di due gruppi distinti e separati. Considerato che dopo la lettura della missiva dell’Udc provinciale si è appreso chi sono gli organi provinciali, Gallo rivolto ancora a Cirignotta chiede di sapere chi siano gli organi provinciali, regionali e nazionali del partito Udc cui lui appartiene. Secca la replica: “La risposta le giungerà al più presto”. Intanto prende la parola Pellitteri che con una ironia contenuta, si compiace della chiarezza con cui Di Dio ha letto la comunicazione ed ha esposto il suo pensiero. “L’importante è – continua Pellitteri – che non si faccia confusione col gruppo Udc di Cirignotta e Pellitteri, che danno il loro sostegno al sindaco Fasulo collaborando con gli altri gruppi che sostengono la maggioranza con armonia. Se il partito è lo stesso, Di Dio può entrare tranquillamente nel gruppo Udc e sarò lietissimo di accettarlo senza problema alcuno”. Gli animi sono molto accesi. I consiglieri sono sgomenti e forse si chiedono se il linguaggio che si sta parlando con i botta e risposta fa parte della politica o si è scambiato il civico consesso come un palcoscenico dove si susseguono colpi di scena uno dopo l’altro. “Io sono latore di una lettera – risponde Di Dio – firmata dal presidente provinciale e dal coordinatore provinciale dell’Udc. Pellitteri lo vada a dire ai dirigenti provinciali e non a me”.

Ma Di Dio, tra una critica e l’altra ed accuse di faziosità rivolte a Cirignotta che presiede i lavori tacciandolo di scorrettezza nel concedere la parola, interviene sul piano paesaggistico regionale che inficia se non in tutto ma sicuramente in parte il piano regolatore generale. Sulla bagarre scatenata da Cirignotta e Di Dio intervengono il consigliere Di Stefano che invita alla calma perché di questo passo – afferma – si è completamente a terra. Vella si dissocia per quanto è successo e mentre chiede al sindaco di fare chiarezza, si dichiara d’accordo nel rinviare di quarantottore l’approvazione dell’atto e auspica che gli organi regionali accolgano il ricorso dell’amministrazione. Anche Giudice è d’accordo nel rinviare la trattazione dell’atto a lunedì, nel frattempo potranno maturarsi nuovi fatti in favore della nostra città. Maria Pingo nell’auspicare che venga modificato il piano paesaggistico e che i nostri parlamentari si affrettino a dare una mano d’aiuto, si dice profondamente preoccupata perché a livello regionale siamo stati e siamo tuttora tremendamente soli. Di Dio si dichiara mortificato per il contenuto degli interventi. “Tutti gli interventi – dice l’ex presidente del consiglio – sono stati di opposizione. Non si può andare con questo andazzo. Me lo vuole dire il sindaco chi sostiene questa amministrazione? Siete scoordinati. Sbrigatevi a dare questi assessorati. Vi state dilaniando. Questa è una sceneggiata. La gente non capisce chi governa e chi non governa”.

Lo Nigro cercando di portare il dibattito sui ranghi e rimproverando l’atteggiamento insolente di qualche collega, propone la sospensione della seduta. Al rientro riprende il dibattito, ma è l’assessore D’Aleo a prendere la parola ed a fornire ogni chiarimento alle osservazioni fatte da alcuni consiglieri. Mentre il presidente Cirignotta dichiara chiuso il dibattito dopo la relazione dell’assessore D’Aleo, interviene nuovamente Di Dio invitando chi preside a fare rispettare le regole. “Lei non può chiudere il dibattito – afferma, quasi urlando Di Dio – con l’intervento dell’assessore D’ Aleo che ha detto delle cose inesatte, precludendo ai consiglieri la possibilità di dire la loro”. “Lei non ha la parola – replica seccamente Cirignotta – il dibattito è chiuso e si passa alla votazione della proposta di rinvio. Lei la deve smettere o la faccio allontanare”. Di fronte al bailamme ed ai battibecchi, l’aula incomincia a svuotarsi. I consiglieri sono fortemente infastiditi delle continue polemiche e preferiscono abbandona l’aula. Rimangono solo Cravana, Cirignotta, Verdone, Gallo, Pingo e Di Dio. A quel punto Cirignotta dichiara sospesa la seduta. Se ne parlerà mercoledì 16 marzo.

Martedì, question time

E’ inutile piangere sul latte versato e strapparsi i capelli. E’ un po’ questo il senso delle parole del sindaco Fasulo partecipando al question time di martedì 15 marzo, al grido di “dolore” dei consiglieri che si aggrappano all’ultima spiaggia del tavolo tecnico permanente per avere riconosciuto il diritto di fruire delle necessarie strutture e infrastrutture e delle risorse che in parte ci sono state sottratte per l’incapacità a presentare progetti seri legati allo sviluppo del territorio. “Dobbiamo decidere insieme se cogliere l’ultima opportunità - dice con chiarezza Angelo Fasulo alla platea dei consiglieri a conclusione dell’ampio dibattito seguito – però per vincere le battaglie difficili dobbiamo essere uniti”.

Terenziano Di Stefano è il primo firmatario di una mozione recante anche le firme di Arancio, Scudera, Collorà e Ventura. Con essa si “impegna il presidente del Consiglio comunale, e l’intero Consiglio di esprimersi sulla possibilità di sollecitare, il sindaco, la Giunta comunale e tutta la deputazione gelese, affinché, programmi e coordini immediatamente all'interno di un tavolo di concertazione tecnico-politico, una riunione con i comuni interessati, le province, l'Anas e gli Enti, per l'individuazione delle infrastrutture prioritarie, necessarie a rendere funzionale i nuovi progetti viari, conforme alle indicazioni formulate per il tramite della presente mozione; ad istituire un tavolo permanente di concertazione, composto dai deputati gelesi, dal sindaco, dal presidente del Consiglio, dalle parti sociali, inteso come nuovo strumento di copianificazione che, ragioni in un'ottica di crescita del territorio in termini di sistema che, tenga conto della sostenibilità economica ed ambientale in un continuo confronto progettuale tra tutti i vari livelli del territorio al fine di realizzare le infrastrutture necessarie (strade e porto di Gela); a coinvolgere, il Ministero delle Infrastrutture e soprattutto l'Anas sui progetti delle opere infrastrutturali individuate nel tavolo della concertazione per il loro immediato inserimento nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche «Programma Infrastrutture Strategiche».

DISPONENDO

Se la presente mozione fosse approvata, l'invio della stessa, al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, alla società Autostrade spa, alle Direzioni nazionali e compartimenti dell'Anas, al presidente della Giunta regionale, ai sindaci dei Comuni di Gela, Niscemi, Butera (per la Provincia di Caltanissetta); Acate, Scoglitti, Vittoria e Comiso (per la Provincia di Ragusa); Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Agrigento (per la Provincia di Agrigento)”. La mozione ottiene l’approvazione unanime del Consiglio. Prima di passare al secondo punto all’ordine del giorno, presidenza, consiglio ed amministrazione manifestano solidarietà al sindaco di Butera per il vile attentato incendiario subito dall’autoparco comunale. Ad illustrare la mozione tesa ad ottenere la riattivazione del V modulo bis del dissalatore è il capogruppo del Pdl Gaetano Trainito che ha firmato assieme a Cirignotta e Di Stefano. Il consigliere Gallo la ritiene superata perché la questione è stata ampiamente dibattuta e per la quale l’amministrazione ha avviato i suoi passi alla Regione e in proposito si attende un incontro col presidente della Regione, ma comunque annuncia il suo voto favorevole. Anche Rocco Giudice è consapevole che il problema era già stato oggetto di dibattito, ma si è detto lieto lo stesso di riprendere la discussione per dare più forza all’amministrazione nella richiesta che Gela abbia acqua h24. La mozione (approvata all’unanimità), dopo una serie di considerazioni così continua: “Il consiglio... impegna l'amministrazione, nella figura del Sindaco, coinvolgendo le autorità competenti e le parti sociali, a ricercare, di concerto con l'ente regionale preposto, le necessarie convergenze atte alla risoluzione delle problematiche sopra esposte, intendendo come prioritaria la produzione di acqua dissalata, attraverso il personale qualificato esistente, indipendentemente da chi venga incaricato temporaneamente della gestione del modulo stesso, in aggiunta a quella proveniente dagli invasi, intesa come soluzione immediata scongiurando ulteriori disagi sia idrici che sociali”. Si apre un ampio dibattito al quale partecipano Di Stefano, Collorà, Vella, Giocolano, Cravana, Verdone ed il sindaco Fasulo.

Il primo cittadino concorda che questa città ha bisogno di acqua e non può fare a meno del dissalatore. Annuncia, infine, di avere appreso telefonicamente che il presidente della regione Lombardo ha manifestato la propria disponibilità ad incontrare l’amministrazione e una delegazione consiliare, oltre che il presidente della provincia.

Si passa quindi al 3° punto riguardante la mozione firmata da Scudera, Di Stefano e Ventura che propone l’adozione di misure antismog. Ad illustrarla è il consigliere Scudera che facendo una sottile analisi della situazione di inquinamento nel centro ed in periferia lancia il grido di allarme. Parla di un tasso elevato di polveri sottili e di una situazione allarmante in via Venezia. Il dibattito si apre con un attacco forte di Enrico Vella verso l’amministrazione , rea di non essere stata in grado di risolvere il problema inquinamento. Denuncia l’assenza di ordinanze e una poca presenza di centraline. Il sindaco, quando ha la parola, respinge al mittente ogni accusa richiamando all’attenzione del Coniglio che per ben 2 volte ha convocato una conferenza di servizi con l’Asp e la provincia. “Abbiamo provveduto – continua il sindaco – ad una analisi dei dati dai quali sono emersi dei picchi preoccupanti di inquinamento anche nelle ore notturne ed alle 5 del mattino. Sicuramente di ciò non è responsabile il traffico. Dobbiamo accelerare l’apertura dei parcheggi, delle piste ciclabili, delle isole pedonali, creare un nuovo piano dei trasporti ed una migliore gestione del verde. A tal proposito un grazie a Lo Nigro per essersi messo a disposizione come agronomo offrendo un forte supporto tecnico nell’avvio della campagna di piantumazione nella città”. Messa quindi ai voti la mozione di Scudera, viene approvata all’unanimità. Ma a quel punto per mancanza di numero legale viene sciolta la seduta.

A margine delle tre sedute, la nomina ad assessore di Giuseppe Ventura, in quota al Pd di Donegani, il quale ha ricevuto le deleghe all’Ambiente, territorio, ecologia, mare, manutenzione, politiche giovanili ed università. «Queste – ha scritto il neo assessore sulla pagina personale di Facebook – sono le deleghe assegnatemi dal sindaco Fasulo. Un compito impegnativo e pieno di difficoltà, ma allo stesso tempo entusiasmante. Si tratta di settori che richiedono il mio impegno quotdiano ma anche la collaborazione di tutti Voi. Insieme possiamo farcela!»


Autore : Nello Lombardo

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