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Corriere di Gela | Mammano rivisita Gershwin
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notizia del 11/05/2003 messa in rete alle 21:36:09
Mammano rivisita Gershwin

Una particolare versatilità per gli arrangiamenti contradistingue le esibizioni del maestro Rocco Mammano al pianoforte. Una ulteriore testiminianza di ciò che si è avuta domenica scorsa a palazzo Ducale, nel corso del concerto del Trio Jazz Gershwin, per la VII stagione concertistica gelese.
Il programma prevedeva l’esecuzione di alcuni motivi noti, a livello internazionale, quali: “Deman I love”, “Love in her watch over me”, “Summertime”, “But not for me” e “Fascinating rhythm”. Il trio jazzistico, oltre a Rocco Mammano, comprendeva la voce solista di Loredana Melodia, che ha poggiato il suo canto sui sussurri dei blues e su fondo ritmico, le cui frasi variavano di lunghezza ed espressione secondo le necessità interpretative della cantante. Al sax Gaetano Tucci ha saputo offrire una serie di assolo di ottimo effetto, che si coniugavano con l’at-mosfera degli anni ruggenti del buon jazz americano prima maniera. Se il trio dovesse trasformarsi in quintetto, con l’apporto della batteria e del contrabbasso, il complesso di Mammano potrebbe raggiungere altri ed alti vertici nel panorama di questa musica dai connotati originariamente popolari. Il nome di George Gershwin, nato a Broooklyn nel 1898 e morto a Hollywood nel 1937, rimane legato, più che al jazz puro, alle musiche di alcuni memorabili spettacoli musicali. Vale la pena ricordare Rapsodia in blu (1924), Concerto in fa per pianoforte e orchestra del 1925, Un americano a Parigi (1928), Ouverture cubana del 1932. Infatti Gershwin tentò la creazione di un jazz sinfonico, legato al canto popolare americano ed alla scuola francese di Ravel e Poulenc. La sua opera teatrale più famnosa, Porgy and Bessn che risale al 1935 è in parte ispirata ai modelli pucciniani, e costituisce uno dei suoi più validi tentativi di trtattare, drammaticamente, soggetti e melodie popolari. Che Rocco Mammano abbia scelto il nome di George Gershwin per l’attuale suo trio è di buon auspicio. Il pubblico, questa volta e per questo particolare genere musicale, ha esaurito i posti del Ducale. Al sindaco Crocetta e all’assesore Donegani la proposta, per il calendario musicale del prossimo anno, di studiare la possibilità di un festival jazzistico regionale, da coniugarsi con il premio del Sileno d’oro. Il concerto è stato presentato, con grazia e semplicità, dalla profesoressa Ragona; l’organizzazione è stata curata dalla sezione gelese dell’Agimus.


Autore : Federico Hoefer

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