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Corriere di Gela | Il Gela nella tana dell’Igea
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notizia del 04/04/2003 messa in rete alle 21:37:01

Il Gela nella tana dell’Igea

Una gara accorta e prudente ha regalato al Gela un punticino da non buttar via, sebbene l’appuntamento con la vittoria continui ad essere rinviato. Il Brindisi di Giorgini è sceso in campo tutt’altro che demotivato, per cui, a parità di impegno, la differenza di valori tra le due formazioni si è immediatamente manifestata mettendo in crisi l’undici di Ruisi, presentatosi inizialmente con lo spavaldo tridente d’attacco composto da Battaglia, Erbini e Albano.
Una scelta azzardata ma improduttiva, poiché i soli Formisano e Matinella, in imperfette condizioni fisiche, non riuscivano ad arginare i forti centrocampisti pugliesi che godevano di un’evidente superiorità numerica in mezzo al campo, ragion per cui Ruisi, dopo solo venti minuti, ha deciso di togliere dal campo la mina vagante Battaglia per inserire un altro mediano di contenimento, Lo Bue. Il tecnico palermitano, però, non ha voluto rinunziare al gioco sulle fasce, e proprio Lo Bue si è sobbarcato, per l’intera gara, l’estenuante e gravoso compito di interdire a centrocampo per poi dare avvio a numerose azioni offensive sulla fascia sinistra, onere che nei primi venti minuti del match competeva, sul lato destro, al duo Procopio-Battaglia. A fronte di questa intelligente sostituzione, che ha in qualche modo frenato l’impeto del Brindisi, ha lasciato molto a desiderare, invece, l’uscita dal campo di Albano nella ripresa per far posto a Scopelliti, chiara manifestazione dell’intenzione di Ruisi di voler puntare al pari. Un atteggiamento sconsigliabile in futuro perché non è facile schivare i play-out attraverso la politica dei piccoli passi, e se nei minuti di recupero un ottimo intervento del portiere Panico non avesse evitato la sconfitta, non pochi al termine della gara avrebbero immediatamente chiesto la “testa” del tecnico gelese.

Comunque sia, ritornando alla difesa a quattro, Ruisi ha già effettuato una modifica rilevante che ha sortito effetti positivi, in quanto la squadra soffre meno in difesa e non è un caso che la porta difesa da Panico sia rimasta inviolata dopo sei turni di campionato. Importante il recupero di Milazzo, abilissimo domenica nel bloccare il capocannoniere del torneo Corona, ed essenziale risulterà l’accantonamento di Formisano e Albano, entrambi attualmente due palle al piede per il Gela, in particolar modo il centrocampista messinese, almeno fino a quando non disporrà di una condizione fisica decente. E’ opportuno rilanciare i vari Lo Bue e Scopelliti, e giocarsi la carta Albano nei secondi tempi, ovverosia quando le difese avversarie cominciano ad accusare un po’ di stanchezza cosicché la punta lucana possa incidere maggiormente, situazione già verificatasi ad Andria. Dati alla mano, nel girone di ritorno il Gela ha conquistato in undici gare una sola vittoria, sei pareggi e quattro sconfitte, e solo la Puteolana ha fatto peggio del club giallo-rosso. I tre punti mancano da più di due mesi, un ruolino di marcia sconcertante comparandolo con quello del girone d’andata: in po-che parole, almeno nel derby di Barcellona vedremo un Gela che non farà ulteriormente arrossire la propria tifoseria?

L’Igea dell’ex-Foti vola a gonfie vele, ma nella passata stagione le due formazioni si affrontarono a fine torneo in una situazione di classifica quasi analoga e il Gela riuscì a strappare il pari al D’Alcontres. Ruisi dovrebbe finalmente poter disporre dell’intera rosa: improbabile l’utilizzo del tridente in avanti, per cui l’undici giallo-rosso dovrebbe schierarsi con un lineare 4-4-2. Dopo aver scontato il turno di squalifica, è utilizzabile il terzino Colletto, fresco ex dell’Igea insieme ai vari Cataldi, Formisano e Matinella. Tra i barcellonesi ha militato nel Gela il solo Ciccio Semplice. (nella foto, Gianluca Procopio del Gela)

L’avversario. L’Igea dell’ex Foti.
I migliori nel girone di ritorno insieme al continuo Foggia e al sorprendente Gladiator. L’Igea ha incredibilmente agguantato la Nocerina al terzo posto in classifica e, per la formazione di Foti, addirittura si prospetta la possibilità di disputare il ritorno delle semifinali dei play-off tra le mura amiche. La dirigenza barcellonese dovrebbe fungere da modello per chi gestisce il Gela: ogni anno ripartono da zero, liberandosi di alcuni pezzi da novanta, e riuscendo comunque a conseguire ottimi risultati, come nella passata stagione, conclusa al secondo posto a un punto dal Martina.
Nel mercato di gennaio, anziché indebolirsi come ha fatto il Gela, ha confermato la volontà di partecipare ai play-off prelevando dal Messina il forte attaccante Ciccio Marra, un lusso per la C2, sceso in campo però poche volte in quanto martoriato dagli infortuni. E pur senza Marra, trascinato dai vari La Spada, Caserta, Millesi e Armonia l’Igea, orchestrato perfettamente da Saro Foti, ha concretizzato la scalata verso un posto stabile e tranquillo in classifica, cambiando peraltro più volte modulo. Attualmente in casa barcellonese va di moda il 3-4-2-1: in attacco il solo Semplice, a causa degli infortuni di Marra e Rosa, supportato dagli estrosi Millesi e Armonia. Nel derby mancherà per squalifica Passalacqua, centrocampista di quantità.


Autore : Paolo Cordaro

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