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Corriere di Gela | Piano di bonifica per l’ambiente
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notizia del 25/10/2009 messa in rete alle 21:31:57
Piano di bonifica per l’ambiente

Il tema della sostenibilità ambientale, soprattutto a Gela, assume oramai un'importanza difficilmente sottovalutabile: tale consapevolezza ha, infatti, indotto il civico consesso a dare vita, nel corso di una legislatura avviatasi a conclusione, ad una speciale commissione, quella Ambiente, incaricata di condurre un'azione di indirizzo e controllo.
La stessa, composta da Dionisio Nastasi di DeS, titolare della carica di presidente, Vincenzo Cirignotta dell'Udc, Paolo Cafà di DeS, Fabio Collorà indipendente di centro, Giuseppe Robilatte dell'Mpa, ha già dimostrato la sua prolificità redigendo un'ampia ed approfondita relazione inerente il precario rapporto tra industrializzazione, ambiente e salute, dominante nel territorio cittadino. Perseguendo il suo intento di sensibilizzazione e guida dell'opera legislativa del Consiglio Comunale, la speciale commissione ha voluto predisporre una possibile risoluzione al quesito dello smaltimento di materiali nocivi del calibro dell'amianto.
La nostra città, vittima di una perdurante quanto strutturale “emergenza idrica”, si è certamente distinta nel panorama architettonico nazionale, alla pari di altri centri del meridione, per una saliente peculiarità: la presenza sui tetti delle abitazioni di migliaia di vasche (se ne calcolano perlomeno 30.000) per la raccolta di un bene, prezioso e sovente scarso, come l'acqua; molte di queste, risalendo a decenni addietro, presentano una composizione prevalentemente in amianto, materiale abbondantemente utilizzato in passato per la realizzazione di queste ed altre strutture, rivelatosi, però, altamente cancerogeno.
Come agire quando, inevitabilmente, si profila il momento di disfarsene?
La soluzione maggiormente praticata prevede il loro abbandono in prossimità dei punti destinati alla raccolta dei rifiuti: ma in questo modo il rischio più immediato è quello di contaminare tutti gli altri materiali ivi presenti; non è possibile affiancare a rifiuti classificati come ordinari quelli che, al contrario, rappresentano residui speciali, ed in quanto tali da trattare secondo tipologie particolareggiate.
Non solo, però, le famigerate vasche per la raccolta dell'acqua ma ogni componente che possa contenere amianto è stato al centro della riflessione avviata dai membri della Commissione Ambiente.
Questi hanno voluto agevolare e sostenere un corretto processo di smaltimento di elementi eterogenei, tutti in ogni caso riconducibili ad un'unica materia prima: l'amianto.
Il contributo fissato per la copertura delle spese sostenute da ogni cittadino interessato, ivi comprese le persone giuridiche, si situa al 50% dell'importo versato, per un massimo invalicabile di 1.000 euro.
Le domande dovranno essere indirizzate al Signor Sindaco del Comune di Gela, settore Urbanistica, ed essere correlate della necessaria documentazione, specificata peraltro in un apposito bando che verrà reso pubblico: le stesse, ancora, verranno poi vagliate da una commissione costituita dalla giunta comunale.
Al fine di poter accedere a simili benefici si dovrà, inoltre, provare la spesa effettuata per l'opera di bonifica, affiancata da testimonianze anche fotografiche.
Le somme da stanziare allo scopo di soddisfare tutti i possibili interessati verranno fissate, secondo quanto sostenuto dai componenti dell'organo consiliare, nel prossimo bilancio di previsione, e deriveranno dalle royalties incassate annualmente dall'ente comunale con riferimento alle operazioni di estrazione petrolifera in atto nel territorio di propria competenza: basti pensare che nel 2008 il guadagno per i forzieri pubblici prodotto da tale fonte è stato di circa 3.200.000,00 euro e nel 2009 si è attestato intorno ai 2.400.000,00 euro.
Il dubbio espresso dai proponenti concerne la possibile inosservanza di una tale iniziativa da parte del futuro esecutivo, ricalcando in tal modo precedenti non certo piacevoli.
Ma due dei membri dell’organo proponente, Paolo Cafà e Vincenzo Cirignotta, si dicono certi che la volontà di creare un sistema virtuoso per lo smaltimento dei rifiuti speciali prevarrà, permettendo anche a coloro che potrebbero patire oggettive difficoltà economiche nell’assumere un tale impegno di usufruire di una sostanziosa copertura.
Se la proposta dovesse generare un numero consistente di consensi i contributi potrebbero essere erogati anche attraverso successivi provvedimenti di spesa.
I componenti della Commissione speciale Ambiente, nello stilare un resoconto dell’attività condotta, hanno voluto ringraziare il tecnico, Giampiero Occhipinti, ispiratore primo del progetto, e tutto il personale comunale attivo a loro supporto.


Autore : Rosario Cauchi

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