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Corriere di Gela | Ricci e Grosso: “Interverremo sugli impianti per mitigare ulteriormente l’impatto ambientale”
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notizia del 12/12/2008 messa in rete alle 21:14:11

Ricci e Grosso: “Interverremo sugli impianti per mitigare ulteriormente l’impatto ambientale”

– Ingegnere Ricci avete subito aderito all’invito dell’assemblea civica. Finalmente si può parlare di dialogo tra Consiglio e raffineria?
“Da molto tempo avevamo deciso di aprirci al territorio e di essere trasparenti mantenendo con coerenza questo percorso. In passato avevamo già avuto diverse interlocuzioni col consiglio comunale ed abbiamo risposto anche per iscritto all’invito di partecipare e rinnovo l’invito a fare un incontro in raffineria per toccare con mano come lavorano gli impianti ed i nostri dipendenti.
Aspettavamo questa convocazione per avere un confronto e spiegare che va bene quanto abbiamo fatto e che intendiamo fare”.
– Come mai questa incomunicabilità ed incomprensione tra azienda e Consiglio comunale?
“Credo che spesso e volentieri manca la chiarezza e la conoscenza profonda delle problematiche di tutte le questioni. Quindi con una maggiore disponibilità a fornire le prove di quello che si fa accettando dei suggerimenti per migliorare, si può individuare un percorso che può permettere a questo petrolchimico di continuare ad esistere su questo territorio e possibilmente prosperare”.
– A che punto sono le bonifiche?
“Le bonifiche sulla falda sono in pieno svolgimento perché l’impianto Taf è al massimo della sua potenzialità e sta marciando benissimo. Sta trattando oltre cinque mila metri cubi giorno di acqua della falda. Un grande successo per l’Eni e per Gela perché questo è il primo impianto al mondo che arriva a produrre acqua per fare vapore. Noi andremo a bonificare tutti i terreni dove costruiremo nuovi impianti. I progetti di bonifica sono pronti e depositati al Ministero dell’Ambiente “.
– Cosa succederà giorno 16 prossimo?
“Si tratta del consueto appuntamento prenatalizio dove la raffineria vuole incontrare il territorio e spiegare a che punto siamo della strada di questo percorso di miglioramento ambientale. In particolare il giorno 16 presenteremo il bilancio di sostenibilità della raffineria che costituisce una risposta alle domande del territorio. Se non riusciremo a raggiungere gli obiettivi indicati in quel documento accetteremo volentieri le critiche”.
– C’è stato un momento in cui vi siete sentiti messi in stato d’accusa dall’assemblea civica?
“Non sarebbe la prima volta. Purtroppo ciclicamente veniamo messi sotto accusa. Io non ho mai rinnegato l’inquinamento passato quando non c’erano le leggi e quando non c’era la cultura dell’ambiente. Posso dire di avere lavorato sodo per migliorare l’ambiente. Quando diciamo di avere speso in quattro anni 250 milioni solo per il miglioramento dell’impatto ambientale, vogliamo dire che sono stati spesi per lo stabilimento, per tante persone che hanno lavorato e per cambiare la mentalità”.
– Vi si chiede di dare di più. Lo chiedono gli ambientalisti, la società civile, il sindacato, la politica. Cosa potete dare ancora?
“Quello che abbiamo dato è sicuramente molto di più di quello che ha dato in precedenza la raffineria. Do solo un numero. Quando sono arrivato qua nel 2004 la raffineria di Gela aveva speso solo 75 milioni tra investimenti ambientali e produttivi. Siamo arrivati nel 2007 a spendere come punta 150 milioni, circa il doppio. Ciò significa che tutti hanno lavorato il doppio rispetto al 2004. Se non è questo il di più! Poi si può anche fare il triplo, il quadruplo, però la struttura organizzativa è stata messa a dura prova in questi anni e gli è stato chiesto di fare del suo meglio per produrre al massimo. Il che significa realizzare tutti i progetti che vanno dal Taf, ai doppi fondi dei serbatoi, l’eliminazione delle linee interrate, il risanamento delle fogne, la barriera sul fronte mare, anche qualche investimento produttivo. Quello che dovremo fare nel futuro è intervenire sugli impianti per potere mitigare ulteriormente l’impatto ambientale e produrre benzine e gasolio in modo più efficiente. Questo è lo scopo del prossimo piano di investimenti i cui appalti sono in parte partiti e stiamo aspettando l’ autorizzazione del Ministero dell’Ambiente per potere aprire i cantieri. Saranno spesi cinquecento milioni per la raffineria per i prossimi quattro anni”.
– Ritenete ultimativo il no del consiglio comunale all’utilizzo del pet coque, o pensate che sia interlocutorio?
“Noi sosteniamo che il pet coke è una caratteristica fondamentale di questo ciclo di raffinazione. Certo non è l’unico. L’importante è che la tecnologia utilizzata per produrre e gestire il pet coke, sia tra le migliori tecnologie al mondo. Così si assicura che esso sia come un altro combustibile”.
All’ingegnere Battista Grosso, amministratore delegato della Raffineria quasi a chiusura del dibattito consiliare abbiamo posto alcune domande.
– Quali risposte date alle richieste del Consiglio comunale?
“Bisogna vedere il discorso di medio termine e un discorso di breve termine. Mi sono state attribuite cose che io non ho detto. Non ho detto che no ci sono alternative, ho detto che ci sono delle tecnologie che non sono consolidate e che vanno studiate. Nel frattempo però bisogna proseguire la strada che stiamo battendo. Fare tutto ciò che è possibile fare dal punto di vista ambientale”
– Quando lei parla di breve e medio termine cosa intende dire?
“Se il processo è consolidato ci vogliono tre-quattro anni. Se invece non lo è ci vorrà qualche anno in più. Però la tecnologia da applicare su Gela potrebbe essere quella della gassificazione del pet coke”.
– Quali sono gli accorgimenti da porre in essere per evitare la dispersione di polveri in atmosfera?
“E’ quello che stiamo cercando di fare”.
– E sui risarcimenti richiesti per le famiglie colpite, cosa rispondete?
“Su questo preferisco non pronunciarmi”
– Il Consiglio ha fatto il primo passo invitandovi ad un confronto. Voi come risponderete?
“Se il Consiglio ha voglia di lavorare in modo corretto e costruttivo non ci sono problemi. Se invece ci troviamo di fronte a strumentalizzazioni, allora non ci stiamo”.


Autore : Nello Lombardo

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