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Corriere di Gela | Noi della «Curva Nord»
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 30/01/2011 messa in rete alle 20:25:19
Noi della «Curva Nord»

Carissimi tutti, carissimi fratelli Tuccio, carissimo sig. sindaco, carissimi signori della stampa e carissimi gelesi tutti, chi vi scrive è un gruppo di ultras della curva Angelo Boscaglia. In questi giorni è in atto una campagna di criminalizzazione nei nostri confronti, un massacro continuo che non ha precedenti nella storia del calcio gelese. Noi non ci stiamo! Non ci stiamo ad essere criminalizzati, e non ci stiamo perché abbiamo, continuiamo e continueremo sempre a vivere il Gela calcio e il calcio come abbiamo sempre fatto, rispettando tutti i sani principi e i valori che questo sport dovrebbe trasmettere, con la passione di chi ha il Gela calcio nel cuore e lo vive solo per amore. Noi non ci stiamo ad essere ritenuti responsabili della decisione della famiglia Tuccio di lasciare il Gela calcio e di un eventuale fallimento del Gela calcio. .

Siamo un gruppo di ragazzi che lavorano onestamente dalla mattina alla sera, ragazzi che hanno famiglia, educazione e valori a vendere. .

E’ dimostrazione di quanto sopra detto il fatto certo che a Gela la nostra curva non ha mai dato dimostrazione di violenza, perchè noi odiamo la violenza e chi la pratica. Il calcio è fatto di alti e bassi e chi è in questo mondo dovrebbe sapere che oltre ad accettare gli applausi deve sapere accettare le contestazioni. La nostra contestazione di domenica era rivolta a Provenza allenatore, Donnarumma direttore sportivo e Tuccio presidente e non agli uomini. Allenatore e direttore sportivo ritenuti da noi artefici e responsabili di un progetto calcistico di due anni disastroso e fallimentare e al presidente Tuccio per spronarlo a cambiare rotta. .

Premesso che prendiamo le distanze dagli insulti indirizzati alla persona del sig. Tuccio, insulti che condanniamo nettamente, così come abbiamo in passato condannato gli insulti che lo stesso sig. Tuccio ha rivolto pubblicamente nei nostri confronti… psicopatici, ecc. Inoltre ci teniamo a sottolineare che gli insulti di domenica non hanno niente a che vedere con i gruppi organizzati della curva, contrariamente a quanto scrive un giornalista locale che toccato domenica dalle nostre contestazioni per vendicarsi sta usando il potere che ha di scrivere sul giornale per cercare di buttare fango sulla nostra dignità, arrivando persino ad inventarsi finte aggressioni in una situazione dove è stato rimproverato da un pubblico ufficiale e invitato ad entrare in sala stampa dopo che lo stesso aveva insultato alcuni ragazzi della curva che stazionavano davanti la tribuna. Se qualcuno pensa che con questa campagna di criminalizzazione riesca a tapparci la bocca, a vietare la libertà di espressione e di pensiero che lasci perdere, noi continueremo a dire sempre quello che pensiamo nel rispetto di tutto e di tutti come abbiamo sempre fatto. .

Non abbiamo chiesto alla società grandi acquisti né acquisti, chiedevamo solo che chi ha fallito, ovvero allenatore e direttore sportivo, si prendessero le loro responsabilità mettendosi da parte, consapevoli che il raggiungimento della salvezza restava e resta comunque difficile, ma con la certezza che stando tutti insieme dalla stessa parte era ed è possibile. .

Pertanto invitiamo tutti a ritrovare il senso della ragione e a stringersi attorno al Gela calcio; invitiamo le istituzioni che (a parte il sindaco che sta dimostrando di avere a cuore le sorti del Gela calcio) sono talmente assenti a prendersi cura di questo gioiello che la città ha; invitiamo tutta la città a riempire già da domenica prossima con le proprie famiglie, perché a Gela è possibile, il Vincenzo Presti, a prescindere da quale sia la situazione calcistica del momento; invitiamo i commercianti a farsi avanti, ma non per acquistare i biglietti della curva per non farci entrare, ma a contribuire; invitiamo i grossi grandi imprenditori di Gela che grandi sono diventati oltre che per le indubbie loro qualità anche perché la città ha creduto in loro e perché questa città gli ha permesso di diventare grandi ad uno scatto di orgoglio, a contribuire a questo progetto; inoltre invitiamo l’amministratore del petrolchimico di Gela e l’Eni a contribuire concretamente a questo progetto, perché Gela non serva solo per ricavare profitti ricordando che le multinazionali che operano nel settore petrolifero contribuiscono alla crescita culturale e sportiva delle città in cui sono insediate, vedi il centro sportivo Erg a Siracusa che suona come uno schiaffo ai gelesi visto che l’ultimo investimento che ha fatto l’Eni e il petrolchimico di Gela per la nostra città è una fontana. Noi ci saremo sempre, al di là della categoria pronti a sostenere il Gela calcio ovunque e comunque, che sia per mantenere la prima divisione o che sia in qualsiasi altra categoria, ma pronti a fare tutto il possibile per salvare la prima divisione, che questa società e noi ultras soli ci meritiamo. Inoltre comunque andrà a finire questa situazione ci teniamo a ringraziare la famiglia Tuccio per questi cinque anni di sano sport che ci hanno saputo dare, ringraziamo Angelo al quale rimproveriamo solo il fatto che non ha saputo relazionarsi con noi, mancandoci di rispetto in alcune circostanze e non capendo che le nostre contestazioni erano costruttive e mirate al bene del Gela calcio e non distruttive, perché noi soli, insieme lui e alla sua famiglia, siamo e resteremo gli unici veri innamorati del Gela calcio.

21 gennaio 2011 - Curva Nord Angelo Boscaglia


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