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Corriere di Gela | Gela, fuori l’orgoglio!
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notizia del 13/03/2010 messa in rete alle 19:49:01

Gela, fuori l’orgoglio!

Il Gela attraversa la fase più delicata del cammino, giacché quella patita contro il Cassino è una sconfitta che rimette un po' tutto in discussione. La squadra non ha giocato male, per quel che era possibile fare sul pantano del "Presti", ma non ha risolto il problema della finalizzazione del gioco, fallendo alcune occasioni, di cui una ghiottissima capitata nei piedi di La Porta; subendo per contro due reti su altrettante conclusioni avversarie.

Accese le critiche verso allenatore e direttore sportivo: il primo accusato di eccessiva prudenza, il secondo per aver consigliato a Tuccio, nel complesso delle operazione tra agosto e gennaio, una serie di doppioni. In particolare, per quanto concerne le operazioni di gennaio, in molti rilevano una discrepanza tra mercato in entrata e mercato in uscita. In precedenza, non erano mancate le accuse ai giocatori per scarso attaccamento alla maglia.

Abbiamo già scritto nel numero scorso che, per quanto accaduto in questa stagione, sia Provenza che Donnarumma – i quali peraltro non si sono mai sottratti al confronto – meritano di essere complessivamente valutati a fine stagione. Ciò non esclude la categoria del dubbio, il cui esercizio è sempre consigliabile. Per quanto ci riguarda, di dubbi ne abbiamo sollevati e continueremo a farlo ogniqualvolta ne ravviseremo la necessità. Ma a prescindere da ciò e dalla rilevanza o meno delle critiche piovute addosso alla squadra, ci sono elementi oggettivi che non possiamo fare a meno di evidenziare e che testimoniano quanto tali critiche, pur senza entrarvi nel merito, non siano poi del tutto immotivate.

La partita persa in casa contro il Cassino, infatti, è resa meno drammatica solo dai passi falsi di Siracusa e Brindisi. Ma ad approfittarne, oltre il Cassino è stato il Barletta, capace di piegare in casa la capolista Catanzaro. Se davanti in tre lottano per la promozione diretta, a contendersi gli altri due posti utili in zona play-off sono almeno in cinque. I numeri, soprattutto, sono impietosi.

Dopo le prime 11 giornate, il Gela era in testa con 29 punti, frutto di 8 vittorie (di cui 5 in 5 partite casalinghe) e 3 pareggi, 17 reti fatti e 2 subite. Alla 26^ giornata, il Gela è quinto, con 8 sconfitte subite, 6 pareggi e 12 vittorie: nelle ultime 15 partite, i biancazzurri hanno vinto 4 volte, pareggiato 3 e perso 8 volte: la media, 1 punto a partita, è da play-out, altro che play-off. Il Gela paga dazio al "Presti" con 4 sconfitte, laddove Catanzaro, Juve Stabia, Cisco Roma e Brindisi non hanno mai perso fra le mura amiche, mentre Siracusa e Barletta 1 sola volta. Siracusa e Brindisi, più precisamente, hanno costruito la loro classifica esclusivamente davanti al proprio pubblico (e per il Siracusa dev'essere tenuta in conto la partenza ad handicap per la squalifica del "De Simone"), lasciando diversi punti in trasferta: per il Siracusa 7 delle 8 sconfitte totali sono maturate lontano da casa; per il Brindisi, come anticipato, le 7 sconfitte totali le ha incassate tutte fuori casa. Lo stesso Barletta, in gran recupero, ha perso in tutto 6 volte, di cui 5 in trasferta. Tenendo fede a questo trend, bisogna tenere d'occhio il Brindisi che delle 26 partite finora disputate, 14 le ha giocate fuori casa e 12 in casa: un gap che recupererà nelle prossime due gare consecutive al "Fanuzzi" contro giusto le attuali capoliste Juve Stabia e Catanzaro.

A fronte di tutto ciò, ci ha fatto piacere assistere nell'immediato post-partita di domenica pomeriggio ad un Tuccio lucido come non mai: "Chi si attendeva un finale frizzante deve ravvedersi perché ci sarà un finale drammatico e se prima di oggi pomeriggio si diceva che rimanevano 9 finali da disputare, dopo i risultati di questa giornata possiamo dire che rimangono 8 finalissime da disputare e anche quel punticino che ci permette ancora di essere in zona play-off diventa un patrimonio di inestimabile valore da difendere col coltello tra i denti. Ho già detto ai ragazzi nello spogliatoio che non si molla di un centimetro. Il Gela non molla e va avanti con la voglia di riprendersi già da domenica prossima contro il Melfi".

Al "Valerio" si prevede una partita intensa tra due squadre che hanno voglia di riscattarsi e dare una svolta alla propria stagione. Imbarazzo della scelta, fra i gialloverdi, per il tecnico Rodolfi che ha tutti a disposizione. Una vittoria contro il Gela, che occupa la quinta piazza in classifica, potrebbe significare per i federiciani rientrare in corsa per gli spareggi promozione. Non è escluso, pertanto, l'utilizzo simultaneo di Arcamone, Chiaria e Guazzo, ma è probabile che Rodolfi non spari subito tutte le cartucce a disposizione. In ogni caso, Mitra e compagni ci credono. Nella partita d'andata, ad impressionare più di tutti fu il venticinquenne centrocampista marocchino Anouar El Kamch a cui la coppia Maglione-Moretti non ha voluto rinunciare a gennaio.

Nel Gela, Vianello e Di Muro hanno smaltito l'influenza, mentre Rabbeni ha una ferita al ginocchio non completamente rimarginata. Indisponibile anche Cunzi, che prosegue nel lavoro di recupero: per vederlo in campo, si dovrà aspettare un mesetto, in attesa anche del bel tempo perché sarebbe folle rischiarlo su campi pesanti, considerato il grave infortunio ai legamenti.

La comitiva è partita per la Lucania venerdì. Fuori Schiavon per un guaio muscolare, Provenza confermerà verosimilmente il 4-4-2 e l'Agostinelli visto nell'ultima mezz'ora potrebbe suggerire un impiego dall'inizio al fianco di Franciel, con La Porta defilato sull'out sinistro di centrocampo; il che potrebbe indurre a coprirsi un po' di più qualche metro dietro con Piva anziché Memé. Potrebbe essere la volta buona di Rosamilia nel suo ruolo naturale di esterno destro di centrocampo, con Cruciani in mezzo al posto di un Cammarota non apparso al meglio nelle ultime apparizioni e Zaminga al posto di Schiavon.

Probabile formazione (4-4-2): Nordi; Scopelliti (Ricca), Lucioni, Geraldi (Di Muro), Piva (Memé); Rosamilia (Cruciani), Zaminga, Cruciani (Cammarota), La Porta; Agostinelli, Franciel.


Autore : Filippo Guzzardi

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