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Corriere di Gela | Reperti archeologici riaffiorati dal mare
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notizia del 28/06/2009 messa in rete alle 19:42:05

Reperti archeologici riaffiorati dal mare

Sabato scorso, presso i locali del Museo Archeologico Regionale di Gela, sono stati presentati i risultati della recente operazione di recupero di beni archeologici portata a termine con successo dai carabinieri il 17 giugno. I sommozzatori del nucleo tutela patrimonio culturale dell’arma dei carabinieri hanno recuperato, nelle acque di fronte alla contrada Bulala a circa 50 metri dalla costa orientale di Gela, preziosi reperti appartenenti ad epoca romana, greco-ellenistica e bizantina. Si tratta di ventisette resti tra cui frammenti di anfore, un pezzetto di colonnina in pietra di epoca recente (XVIII secolo) e una patera perfettamente integra. Tali reperti sarebbero solo una piccola parte del cargo di una nave che solcava il mare.
Alla presentazione dell’importante scoperta archeologica hanno preso parte l’assessore regionale ai Beni culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, Gaetano Armao, il sovrintendente del mare, Sebastiano Tusa, il vice sindaco di Gela, Elisa Nuara, il prefetto di Caltanissetta, Vincenzo Petrucci, la sovrintendente di Caltanissetta, Rosalba Panvini, il direttore del Museo Archeologico di Gela, Salvatore Gueli, il capitano dei carabinieri di Gela, Pasquale Saccone, il comandante della guardia di finanza, Nazzario Saccia, e il capitano di corvetta Luciano Pischedda della Capitaneria di Porto di Gela. L’importanza dei reperti recuperati e l’essenziale lavoro dell’arma dei carabinieri sono stati sottolineati dalla sovrintendente di Caltanissetta, Rosalba Panvini: “ Da quando si è intensificata l’attività delle forze dell’ordine, è diminuito l’illecito trafugamento di reperti archeologici”.
Come ha dichiarato Sebastiano Tusa “Il Mediterraneo è ricco di tesori nascosti. Essendo le acque del nostro mare non molto limpide, la sabbia nasconde molto bene i reperti sottomarini difendendoli dall’illecita appropriazione”. Che Gela durante il periodo ellenico avesse un ruolo primario di scalo commerciale, è stato già testimoniato dai numerosi reperti rinvenuti nelle acque del Mediterraneo e nel retroterra gelese”. I reperti ritrovati rappresentano un evento importantissimo per Gela la cui immagine, come ha commentato Gaetano Armao, “E’ offuscata da vicende di mafia e la cui notorietà è legata ad un alto grado di inquinamento piuttosto che al suo patrimonio archeologico.


Autore : Angela Quadroni

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