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Corriere di Gela | In Consiglio accenno demagogico alla nave dei veleni
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notizia del 06/12/2004 messa in rete alle 19:23:12
In Consiglio accenno demagogico alla nave dei veleni

Il Consiglio si è riunito in seduta straordinaria convocato urgentemente perché la deliberazione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio andava votata entro il 30 novembre. Presenti 27 consiglieri e gli assessori Lana, Fava e Vella. La seduta però si apre con una notizia drammatica: è quella apparsa sul quotidiano Repubblica, che parla di un’inchiesta condotta da una associazione di pacifisti scozzesi i quali dimostrerebbero che l’avaria al sommergibile nucleare inglese Tireless in navigazione nel Mediterraneo il 12 maggio del 2000, causò la fuoriuscita di una gran quantità di liquido radio-attivo a mare e che la posizione del sommergibile in quel momento non fosse tra Malta ed il Nord Africa, come sostenuto dagli inglesi, ma davanti alle coste siciliane. Emerge la necessità di chiedere spiegazioni ai dipartimenti Difesa ed Ambiente ed ai governi nazionale e regionale. Viene chiesta la convocazione urgente di una seduta consiliare con al-l’ordine del giorno il caso del sommergibile inglese invitando la deputazione nazionale e regionale del nostro territorio.
Il presidente Pino Federico subito dopo apre i lavori leggendo l’ordine del giorno: salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Primo iscritto a parlare è il forzista Massimo Catalano il quale chiede subito all’assessore al bilancio Riccardo Lana di relazionare dettagliatamente sullo stato di attuazione del programma. Per il consigliere di Forza Italia è necessario non soffermarsi solo sui numeri che sicuramente adesso quadreranno, ma occorre vederci chiaro sull’attuazione del programma della giunta Crocetta anche perché “non sono stati fatti pervenire tutti gli allegati delle ripartizioni e mancano alcune figure istituzionali dell’ente”.

L’assessore Lana prende quindi la parola e comincia la lettura delle relazioni del capo settore Lavori pubblici. Costa entrando dettagliatamente sulle questioni riguardanti la manutenzione e gli obiettivi raggiunti. Dopo un quarto d’ora di parlare l’assessore viene invitato da Catalano che ringrazia cortesemente, a fare un’opera di sintesi che racchiudesse il lavoro svolto da tutti i settori. E’ quindi la volta del consigliere Udc Celona che lamenta la mancata tempestività della consegna della delibera al Consiglio. Polemizza con l’amministrazione per l’impossibilità di verificare con la dovuta serenità il contenuto della proposta di delibera essendo con l’acqua alla gola. Continua a bacchettare l’amministrazione perché puntualmente presenta gli atti in prossimità delle scadenze facendo venire meno il diritto – dovere del singolo consigliere comunale di esaminare gli atti con quella dovuta serenità. “Si fa sempre appello ad agire in sinergia – afferma il consigliere Celona – ma se questa non viene raggiunta non è colpa nostra”.
Interviene quindi il consigliere di An Angela Galioto, anche lei lamentando i ritardi denunciati dal collega che l’aveva preceduta.
Il consigliere comunista Bonura rimprovera i consiglieri del centro destra riconoscendo loro il ruolo di opposizione e di critica. Il consigliere di Forza Italia Maria Pingo rincara la dose delle critiche affermando con ironia che in un teatro ci si diverte meno di quanto accada in Consiglio comunale. Per lei questa amministrazione ha procurato enormi danni alla città, poi volgendo l’attenzione alla sua professione si chiede chissà quando se ne parlerà ad istituire il registro dei tumori considerato che mancano sempre i soldi. Il consigliere diessino Salvatore D’Arma cerca di gettare acqua sul fuoco auspicando che una buona volta si arrivi a dialogare con l’opposizione inaugurando una fase nuova. Il consigliere di Nuova Sicilia Enzo Cirignotta pone l’accento alla situazione finanziaria dell’Ente e si chiede come l’assessore Fava abbia potuto accettare che si operassero tagli così consistenti nel settore agricolo dove proprio c’era la necessità di sostenerlo. Auspica più concordia in seno al Consiglio e si dichiara convinto come il consigliere D’Arma che si possa cambiare registro.
Alle critiche di Cirignotta l’assessore Fava risponde punto per punto dimostrando che se di tagli si è parlato, lo si è fatto solo per una questione tecnica. Poi ha sviscerato tutta una serie di iniziative messe in campo dal suo assessorato come la manutenzione delle strade rurali, un progetto di strada interpoderale a Passo di piazza, la valorizzazione dei bevai a Manfria, Marchitello, nella città, la sperimentazione del carciofo a Ponte Olivo. Giungono subito le puntualizzazioni del consigliere Cirignotta che chiarisce il suo pensiero affermando che le sue critiche non erano rivolte all’operato dell’assessore Fava di cui apprezza l’operato ma alla linea politica e tecnica tracciata dal sindaco Crocetta. L’intervento dell’indipendente Rosario Italiano è tutta una difesa dell’idea che la salvaguardia dell’e-quilibrio di bilancio va votata perché è un voto per la città. In questa sede va bandito ogni sfogo del consigliere comunale che non deve lasciarsi pendere dalla smania di non votare la deliberazione sol perché non sono stati raggiunti gli obiettivi da parte dell’amministrazione.
Conclude il giro degli interventi il sindaco Crocetta rispondendo punto per punto alle critiche indirizzategli. E’ la volta del consigliere Udc Robilatte che ironizza sull’operato di Crocetta definendolo un abile cuoco in quanto riesce molto bene a girare la frittata.

Alla fine si è passati alla votazione dell’atto con la presenza di 17 consiglieri. Il risultato è stato di 10 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti.
Queste le poche battute che abbiamo raccolto a fine seduta dal presidente Federico e da Crocetta.
Federico a proposito delle accuse di ritardo nella trattazione degli atti in Consiglio.
“Gli atti sistematicamente arrivano in ritardo ed i consiglieri non hanno l’opportunità di approfondirli. Affermo che le responsabilità sono dell’amministrazione anche se ci sono dei passaggi cui debbono soggiacere. Se io non ho un atto completo dei prescritti pareri è come se non lo avessi e quindi non posso inserirlo all’ordine del giorno”.
La replica di Crocetta.
“Non si può accusare l’amministrazione di ritardo quando manda un atto il 15 ottobre e questo atto arriva in Consiglio in 44 giorni. Non vedo perché si debba addebitare all’amministrazione la causa del ritardo. In futuro per evitare questo equivoco, ogni atto lo manderò per conoscenza anche al Consiglio così potrà essere visionato in tempo. Questo ritardo ha comportato una serie di problemi. Anche il conto consuntivo è slittato e dovrà essere approvato entro il 6 dicembre. Credo che si sarebbe dovuto fare qualche passo in più rispetto alla manovra degli assestamenti di bilancio perché è una manovra tecnica che sostanzialmente tendeva a risolvere il problema della sponsorizzazione della squadra sportiva e anche degli stipendi per i dipendenti.”


Autore : Nello Lombardo

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