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Corriere di Gela | Un campetto di calcio a 5 (regalo dell’Eni) a Scavone
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notizia del 05/06/2007 messa in rete alle 19:15:04
Un campetto di calcio a 5 (regalo dell’Eni) a Scavone

Non c’è più nulla che possa richiamare il quartiere Bronx, sede di malfamati e delinquenti della peggiore risma di americana memoria. Ormai quello che fino ad un decennio addietro era considerato covo di micro delinquenza e di mafiosi, è nato a nuova luce. Si è riscattato per merito dei suoi abitanti ma anche per l’attenzione che lo Stato e il Comune hanno riversato su questo quartiere dotandolo di servizi, di verde, di case popolari, di scuole, di centri di assistenza sociale, di una chiesa dove un prete coraggioso e attento alle problematiche è riuscito ad inculcare nei cittadini e nei giovani il senso della democrazia e della legalità. Il quartiere Scavone adesso è il quartiere Santa Lucia e lo ha sottolineato a chiare lettere il vescovo Pennisi martedì scorso in occasione della posa della prima pietra per la costruzione di un campo di calcetto donato dall’Eni. Bisognerà adesso completare l’opera di rinnovamento, ha sottolineato il capo della Diocesi, assegnando alle palazzine il nome dei santi accantonando definitivamente il contrassegno numerico che richiama tantissimo i campi di concentramento. Il campetto di calcio è una struttura che si aggiunge ad altre in itinere e che puntano tutte a rendere vivibile il quartiere e all’aggregazione di quel mondo giovanile distogliendolo dalle pericolose devianze. Questo campetto – ha detto Crocetta nel suo lungo intervento - vuole essere la rinascita e la trasformazione di una mentalità che sta lentamente cambiando.
La cerimonia ha visto la grande partecipazione dei residenti ma anche di persone provenienti da altri quartieri. Fortemente presente lo Stato, le forze dell’ordine, la magistratura. Vogliamo ricordare il Gip Lirio Conti e i suoi collaboratori dell’Ufficio, il presidente del Tribunale Raimondo Genco, le più alte cariche di carabinieri, Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, Fabrizio Cannizzo presidente dell’Iacp, il neopresidente della Raffineria avvocato Giorgio Lenzi, il sindaco Crocetta che ha fatto come sempre la parte del leone. Un discorso solenne, il suo, seguito a ruota dal parroco della parrocchia Santa Lucia don Petralia, dal Vescovo Pennisi, dal presidente Lenzi della raffineria e dal presidente Iacp Cannizzo.
“Questo è un quartiere che è nato a tappe diverse – ha detto il sindaco del Nuovo Rinascimento - con insegnamenti diversi. Qui prima gli abitanti erano i lavoratori dello stabilimento petrolchimico. Attorno alla parrocchia ha cominciato ad organizzarsi la comunità, fatta di cittadini che trovano il senso della propria dimensione umana e il senso della propria dignità. La parrocchia è diventata in questi anni un punto di riferimento di tutta l’identità del quartiere. Questa sera realizziamo un’opera che ci viene donata dalla raffineria che qui è rappresentata dal suo presidente l’avvocato Lenzi e dal suo amministratore delegato, l’ingegnere Ricci, e che comincia ad investire in città. L’industria deve continuare a investire per dare dei benefici al territorio, deve rispettare di più l’ambiente e qui abbiamo iniziato un percorso comune grazie anche alla magistratura. Noi vogliamo che questa raffineria partecipi di più ai progetti sociali e non posso che accogliere positivamente la proposta della raffineria di affrontare assieme la questione dei giovani”.
Quando il rappresentante della raffineria avvocato Lenzi ha preso la parola ha subito detto di avere conosciuto il sindaco da telespettatore. “Non avevo la fortuna di conoscerlo da vicino. Al di là della simpatia e della capacità è anche un sindaco schioppettante perché ogni cinque minuti ha una richiesta da formulare. Per cui io dico che l’Eni dovrebbe camminare con un libretto di assegni in tasca e staccarli ripetutamente. Siccome si tratta di una società per azione deve tenere conto dei fini di lucro, lucro che – come ho sempre detto appena sono arrivato a Gela – non può essere disgiunto dal rispetto del territorio. Quindi un nuovo messaggio di questa raffineria che forse negli ha sbagliato. Oggi vuole riparare con una grande attenzione al territorio ma anche con un intervento. Ringrazio il sindaco dell’opportunità e saluto il sindaco in modo cordiale”.
Fabrizio Cannizzo, presidente dell’Iacp, ha ringraziato tutti evidenziando le difficoltà iniziali quando hanno assunto l’impegno di recuperare le strutture di Scavone e realizzare le case di edilizia popolare. Poi richiamando il discorso iniziale del presidente della raffineria, col sorriso tra le labbra lo ha invitato a lasciare al sindaco un assegno in bianco per poterlo usare quando è necessario per le esigenze del territorio. Un simpatico botta e risposta che ha riscosso un caloroso applauso di tutti. I lavori dovrebbero avere inizio a ridosso delle ferie estive.


Autore : Nello Lombardo

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