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Corriere di Gela | Gela in C1 con un gol di Unniemi che festeggia le sue nozze
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notizia del 29/06/2005 messa in rete alle 18:54:00

Gela in C1 con un gol di Unniemi che festeggia le sue nozze

Storico traguardo per il Gela, che conquista per la prima volta la C1. La promozione è arrivata con il gol di Unniemi al 4° del secondo tempo supplementare, nel ritorno dei play off contro la Cavese.
Doppia festa per Unniemi che aveva anche segnato nel precedente spareggio contro il Giugliano e che tre giorni dopo la conquista della C1 ha coronato un altro sogno, quello del suo matrimonio con la sua Maria.
Una nuova pagina sulla storia e sulle imprese del Gela è stata riempita dalla splendida annata appena conclusasi con la promozione in C1. Tante parole sono state spese sulla cavalcata trionfale messa in atto da Domenicali e i suoi uomini, principali artefici, insieme al ds Nicolò Ferrante, dello storico traguardo raggiunto. Un risultato imprevisto per buona parte dei tifosi e per la stessa dirigenza, ma in fin dei conti non sorprendente, poiché già alla vigilia del campionato, anche sulle pagine del Corriere di Gela avevamo preventivato un tale epilogo, rivelandosi assurdo parlare di salvezza per una squadra che annoverava gente del calibro di Comandatore, Berti, Montalbano, Gargiulo, Giardina, Scopelliti, Levacovich e tanti altri, elementi esperti della categoria o addirittura sprecati per la C2. Era un Gela da play-off, rivelatosi nel corso del torneo al di sopra delle aspettative con un’imprevista lotta per il primo posto in classifica, primato che avrebbe meritato alla luce del gioco espresso nel corso della stagione, ma alla fine i giallo-rossi hanno comunque conseguito la promozione al termine degli spareggi per il salto di categoria.
Una promozione storica dunque, che permetterà al Gela di confrontarsi con tante realtà calcistiche del nord-Italia, e in aggiunta sussiste la possibilità di affrontare formazioni blasonate quali Napoli o Venezia, club a cui la serie C sta particolarmente stretta. Il salto di categoria è stato dedicato da Domenicali alla tifoseria, a quella splendida tifoseria che domenica, nel match con la Cavese deciso da Unniemi, inaspettato capocannoniere dei play-off, ha tifato a più non posso i propri beniamini, affollando come non mai il Presti. E con molta probabilità il grande entusiasmo sugli spalti ha condizionato la prestazione della Cavese, la quale doveva vincere ma che non si è mai resa pericolosa nel primo tempo, fino al punto in cui è crollata sul piano nervoso rimediando nella ripresa le ineccepibili espulsioni di D’amico e Tatomir.
Anche in nove i metelliani hanno però lottato strenuamente, ma era ormai impossibile sperare in una rete inflitta alla migliore difesa del campionato, mentre dall’altro lato il Gela nei tempi supplementari ha sciupato tante occasioni fino al gol di testa di Unniemi su uno splendido cross di Giardina. Per il giovane esterno palermitano, già a segno contro il Giugliano nella gara di ritorno della semifinale, oltre alla gioia della rete-promozione si aggiunge il matrimonio celebrato in settimana, e dunque trattasi di un periodo particolarmente felice per lui. Da lodare l’atteggiamento dei tifosi del Gela a fine gara, i quali hanno applaudito e osannato i sostenitori rivali della Cavese, generando negli stessi un’incredulità ricambiata con altrettanti applausi.
Il Vincenzo Presti dunque ha fatto la sua parte, non c’era un angolo libero all’interno dello stadio, tutti uniti, giallo-rossi e biancazzurri, donne e bambini, giovani e anziani, tutti legati nel trepidare per le sorti del Gela e nell’incitare a squarciagola la squadra. La fortuna ha voluto che nessuno si sentisse male nel corso dell’incontro, poiché difficilmente il malcapitato avrebbe ricevuto dei soccorsi tempestivi, ed è doveroso redarguire gli attuali dirigenti del Gela per la loro imprudenza, poiché si è corso il serio rischio che la festa si trasformasse in tragedia. Superare il limite della capienza è apparsa una scelta giustificabile per accontentare molti tifosi, ma tale limite è stato oltrepassato in maniera smisurata mettendo a rischio l’incolumità delle persone.
Ma al di là di tali pecche, è altrettanto doveroso elogiare il lavoro di Cammarata e Romano, che in una sola stagione hanno salvato il Gela dal fallimento e lo hanno portato in C1, tutto ciò grazie ad un’organizzazione societaria perfetta, con tutti i tasselli necessari per un’adeguata gestione di un club professionistico, presupposto essenziale affinché Ferrante potesse a sua volta dare vita all’efficiente progetto tecnico concretizzatosi per mezzo del lavoro di Domenicali e dello staff atletico. Infine gli interpreti principali, i giocatori, dall’immarcescibile Montalbano, il migliore nella continuità di rendimento, all’onnipresente Marco Comandatore, dal motorino Berti al gladiatore Cuffa, dalla promessa Unniemi al genio Levacovich, dalla rivelazione Scopelliti all’imbattibile Morello. Peccato che buona parte di questi elementi lasceranno Gela. Lele Domenicali si é già accasato a Pisa (C1), piazza prestigiosa. La maggior parte dei tifosi hanno compreso la sua scelta, mentre una piccola minoranza considera il suo gesto come un tradimento.
La scelta del tecnico di Voghera è pienamente giustificabile per una serie di motivi: a Gela mancano le strutture per potersi allenare adeguatamente, e per un tecnico che cura i minimi particolari come lui questo fattore assume una rilevanza preponderante, si avvicina inoltre alla sua Voghera, si reca in una piazza più blasonata e, infine, potrà lavorare, salvo sorprese, senza quelle polemiche societarie che in Sicilia sono all’ordine del giorno. Ecco perché é da comprendere la scelta del buon Domenicali, scottato dalla stagione burrascosa avuta ad Isernia e parzialmente deluso dalle problematiche di vario genere che ha dovuto affrontare qui a Gela. Oltre a perdere Domenicali, si dovrà rinunziare a molti dei protagonisti di questa meravigliosa annata: il preparatore Nastasi, l’allenatore dei portieri Geraci, Cuffa, Giardina, Scopelliti e quasi certamente anche Montalbano seguiranno il mister a Pisa. In bilico anche la posizione di Castelli, Marzocchi, Levacovich e Carboni, che potrebbero seguire il tecnico. Dunque il gruppo si sfalderà, e non sarà facile avviare un nuovo progetto, ma ci auguriamo che, una volta fatta chiarezza su chi gestirà la società nella prossima stagione, il primo passo da compiere, dopo l’avvenuta conferma di Ferrante, sarà la scelta del nuovo allenatore e la definizione della posizione di quei giocatori ancora liberi che potrebbero ancora fare al caso del Gela.


Autore : Paolo Cordaro

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