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Corriere di Gela | Il Gela rivuole il 1° posto
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notizia del 13/10/2004 messa in rete alle 18:49:47

Il Gela rivuole il 1° posto

Nel mondo del calcio l’esterofilia rimane sempre in auge, e molti, ingannati dal cognome, avranno pensato che pure il Gela, dopo i vari Moussa ed Espinal, si sia adeguato e che quel funambolico giocatore di nome Levacovich che corre su e giù per la fascia, deliziando all’occorrenza la platea con sontuose giocate, sia stato un colpo di mercato realizzato all’estero dal ds Ferrante. E non è facile spiegare come sia stato possibile che il fantasista dalle origini slave ma nato a Sassari nel ’75 e cresciuto nelle giovanili del Napoli, sia approdato tra i professionisti, dopo una lunga gavetta tra i dilettanti, all’età di venticinque anni, acquistato proprio dalla Sassari Torres in C2.
Meglio tardi che mai, si suole dire, considerato che proprio il Gela sta usufruendo dell’eccelso rendimento di un giocatore all’apice della carriera, mai così continuo in campionato nelle precedenti esperienze con la Torres, la Cavese e l’Isernia. Fin qui ha realizzato sei gol nelle prime sette gare ufficiali, e sebbene sia andato a segno in cinque occasioni su calcio di rigore, ciò non può sminuire il valore e l’importanza delle prestazioni sin qui sfoggiate dal giocatore.
Il primo gol su azione è giunto proprio a Manfredonia, nel big-match della terza giornata, conclusosi in parità favorendo la Cavese, vittoriosa sul Castel di Sangro e pertanto da sola in testa alla classifica a punteggio pieno. Levacovich ha realizzato una rete splendida, con un tiro dal limite dell’area, ma la soddisfazione per il pareggio conquistato nel Gargano è stata smorzata dalla mancata concessione di un netto calcio di rigore in favore dei giallo-rossi un attimo prima che il direttore di gara, il signor Bo di Genova, fischiasse la chiusura dell’incontro. Se a quest’episodio aggiungiamo che la rete dell’ex-Umberto Brutto è stata siglata in evidente posizione di fuorigioco, sembrano più che mai giustificate le recriminazioni della dirigenza gelese, la quale vorrebbe denunziare l’accaduto in occasione della prossima riunione indetta dalla Lega di C.
Al di là della delusione per una mancata vittoria che il Gela non avrebbe demeritato, la squadra di Domenicali può in ogni modo ritenersi soddisfatta per non aver mai mostrato in campo un minimo di inferiorità nei confronti del quotato Manfredonia, ossia del club che dovrebbe vincere il campionato. Il tecnico giallo-rosso non snatura il gioco espresso dai suoi uomini quando l’undici gelese si reca in trasferta, provando ad imporsi anche lontano dalle mura amiche, e per poco, dopo l’exploit di Giugliano, non è riuscito il colpaccio anche in Puglia. Inoltre, mentre il Manfredonia ha battuto due formazioni modeste come Taranto e Ragusa, e la Cavese ha superato di misura e non senza difficoltà lo stesso Ragusa e il Castel di Sangro in casa, ergendosi a protagonista soltanto in trasferta con il successo di Lamezia, il Gela ha invece conquistato il suo bottino affrontando formazioni di un certo valore (Giugliano, Potenza e Manfredonia).
La Cavese non sembra disporre di un organico in grado di mantenere la prima posizione, e per il momento sta sfruttando a dovere lo straordinario stato di forma dell’argentino Placentino e di Scichilone, ma ha un centrocampo che crea poco gioco e lo stesso Scichilone non ha una valida spalla in attacco. L’unica antagonista sembra essere il Manfredonia, poiché la Juve Stabia gradualmente comincia a ridimensionarsi, ma al di là delle rilevanti indicazioni emerse in queste prime gare di campionato è ancora prematuro dare giudizi che potrebbero rivelarsi errati nel prosieguo del torneo. Per la quarta giornata il Gela ospita oggi pomeriggio a Licata il Rende, ed è la terza matricola consecutiva affrontata da Montalbano e compagni.
La gara è stata anticipata per poter usufruire nuovamente dello stadio Dino Liotta di Licata, poiché per domani il terreno di gioco servirà alla squadra agrigentina, impegnata nel torneo di Eccellenza, mentre gli altri campi siciliani sono occupati o indisponibili. L’anticipo costituisce, comunque, un ulteriore danno economico per la società, poiché quasi tutti i commercianti gelesi sono al lavoro e per molti sarà difficile recarsi a Licata.
Nel Gela mancherà per squalifica Mariani, espulso in Puglia dal direttore di gara mentre sedeva in panchina. Un’assenza che non pregiudica nulla, in quanto Domenicali, salvo infortuni dell’ultimo momento, dovrebbe confermare l’undici schierato nelle ultime due gare di campionato. Il Rende è una squadra tosta, allenata da Simeoni, e presenta in campo ben tre giocatori che in passato hanno militato nel Gela: il difensore Moschella (autore di un gol da trenta metri nel turno precedente) e i centrocampisti Occhiuzzi e Perrelli. La formazione calabrese si schiera con il 4-4-2, in difesa oltre a Moschella può contare sull’esperienza di La Spada, e in attacco va tenuta sott’occhio la coppia Trocini-Galantucci, due giocatori guizzanti e difficili da marcare. Anche il match con il Rende è una sfida inedita tra i professionisti.


Autore : Paolo Cordaro

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