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Corriere di Gela | La Madonna delle Grazie benedice dall’alto la città
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notizia del 10/01/2009 messa in rete alle 18:41:52
La Madonna delle Grazie benedice dall’alto la città

Il sogno di padre Enrico Abramo di collocare una statua alta 5 metri sul tetto del convento dei Frati Minori Cappuccini si è avverato. Il bellissimo simulacro, è stato innalzato sino alla cima del cenobio francescano lo scorso 6 dicembre, ma la solenne benedizione della statua è avvenuta il 20 dicembre, proprio a ridosso delle feste natalizie.
E' stato mons. Michele Pennisi, dopo la solenne concelebrazione eucaristica, officiata insieme al vicario foraneo mons. Grazio Alabiso e al parroco padre Rocco Quattrocchi, a portarsi sin sul tetto del convento per la benedizione, mentre migliaia di fedeli guardavano da sotto con il naso in su questo straordinario evento che ha coinvolto tutto il popolo gelese, da sempre devoto alla Madonna. Presenti anche con una forte rappresentanza le autorità militari, civili e religiose. E non mancava neppure l'architetto milanese Fabio Pozzi, padre del progetto, realizzato dalla ditta "Gagliano" di Cesate (Mi).
Ora la statua in bronzo di Maria SS. delle Grazie sembra guardare da lassù tutta la città di Gela, il suo mare e il suo golfo. Domina le nostre case ed entra nei cuori di chi chiede grazie ed intercessioni.

Una nota di merito per questo importante evento va al Comitato "Madonna delle Grazie", composto da circa 50 persone, che si è fortemente battuto fra mille difficoltà perchè il sogno di fra' Enrico si realizzasse.
In tal senso particolare soddisfazione ha espresso il presidente del comitato Rocco Maniscalco, felice della partecipazione di folla ma anche per la generosità dei cittadini gelesi che con le loro offerte hanno contribuito alla realizzazione della statua. L'iniziativa è stata incoraggiata anche dal Comune.
La giornata del 20 si è chiusa gioiosamente con gli spari dei fuochi d'artificio.
La benedizione della statua bronzea concludeva, fra l'altro, anche i festeggiamenti per i 50 dell'incoronazione del simulacro portato in processione ogni anno il 2 luglio, e fatto realizzare nel lontano 1813 dal predicatore cappuccino fra' Benvenuto Battaglia.


Autore : Gianni Virgadaula

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