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Corriere di Gela | Un Gela che piace e convince
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notizia del 11/09/2004 messa in rete alle 18:39:32

Un Gela che piace e convince

La campagna-acquisti e cessioni del Gela J.T. si è chiusa lo scorso martedì con l’ingaggio del centrocampista Berti e dell’attaccante Lo Coco dal Vittoria insieme alla punta Abate, di proprietà del Palermo (ma ad Isernia e a Taranto nella passata stagione).
Il ds Ferrante ha inoltre piazzato il fantasista Campanile alla Rosetana, società abruzzese che sfiderà il Gela in campionato, e ha ceduto al Marsala, in serie D, l’attaccante Angelo Corona, il quale accrescerà la colonia d’ex del Gela tesserati per il club lillibetano (già vi fanno parte Cataldi, Pappalardo, Italiano, Formisano e Ciulla). I giovani Dierna e Domicoli si sono accasati, con la formula del prestito, al Grosseto in C1, il promettente portierino Scordio difenderà i pali della Trinacria, e infine è stato rescisso il contratto con Ciccio Semplice per fare spazio ai nuovi e giovani attaccanti.
Il calciomercato riaprirà i battenti a gennaio per la sessione invernale, ma fino allora le società potranno tesserare giocatori senza contratto. Numerosi elementi, onerosi per le casse societarie, rimangono fuori-rosa e sotto contratto con il Gela: il portiere Corona, i difensori De Carlo e Ferretti, il centrocampista Izzo e l’attaccante Dell’Orzo. Per tali giocatori, una volta iniziato il campionato, non mancheranno le richieste avanzate da società in difficoltà sul piano dei risultati, e in tal caso il ds Ferrante non esiterà a proporre la rescissione del contratto al fine di alleggerire il budget-stipendi.
Valutando le operazioni di mercato compiute dalla società, è inevitabile constatare le elevate potenzialità dell’organico gelese, sicuramente in grado di competere per un posto nei play-off. La società si è mossa bene, fornendo a mister Domenicali una rosa ben assortita, priva di lacune in tutti i reparti. Sia la difesa che il centrocampo gelese non dovrebbero creare grattacapi allo staff giallo-rosso, annoverando tra le proprie fila elementi di grande affidabilità, mentre il reparto offensivo, seppur rinforzato numericamente, presenta ancora qualche punto interrogativo.
La tifoseria attendeva, in effetti, l’ingaggio di una punta da 10-15 gol a stagione, ma Ferrante, fallito il tentativo con Scichilone, ha ripiegato non su uno bensì su due giovani punte, meno prolifiche sulla carta ma in ogni modo dalle rosee prospettive. Abate, Espinal, Lo Coco e Pardo rappresentano quattro incognite: Abate è un ottimo elemento ma in passato ha segnato pochino, Espinal ha realizzato complessivamente quattro reti nelle ultime tre stagioni ed è quello che fornisce meno garanzie sul piano della concretezza, mentre Lo Coco (12 gol in 22 partite nella passata stagione con la Fincantieri in serie D) e Pardo hanno segnato caterve di reti nei dilettanti ma potrebbero pagare lo scotto del noviziato tra i professionisti. Non rimane che attendere con le dita incrociate l’esplosione di almeno una delle punte a disposizione di Domenicali, a meno che l’undici gelese non riesca ad andare a segno in campionato anche con i centrocampisti e i difensori, ipotesi tutt’altro che improbabile come ha testimoniato l’apprezzabile gioco offensivo espresso dalla squadra in Coppa Italia.
Nove gol realizzati in quattro gare, e solo uno di questi siglato da una punta, Pardo, nel sonoro successo ottenuto a spese della Berretti dell’Igea: per il resto hanno segnato i centrocampisti Carboni (2) e Levacovich (3), e i difensori Scopelliti (2) e Unniemi(1), ma gli ultimi due hanno trafitto il portiere avversario una volta schierati a centrocampo. Ed è proprio questo il lato più confortante del gioco di Domenicali: ad andare più volte in gol sono gli esterni i quali, spesso e volentieri, si inseriscono in area di rigore riuscendo a concludere con grande facilità.
Sia contro il Lamezia che contro l’Igea il Gela ha però convinto solo a sprazzi, manifestando ancora una volta troppe amnesie difensive che verrano ridotte col tempo perfezionando alcuni sincronismi, mentre si è notata l’assenza di un uomo-guida nella zona centrale del campo, ma tale ruolo verrà presto affidato, una volta recuperata la condizione fisica ottimale, a Berti, trentaquattrenne centrocampista vincitore di più campionati nel corso della sua carriera, ottenendo peraltro due promozioni, con Martina e Vittoria, dalla C2 alla C1. Berti era l’elemento d’esperienza che mancava, e con la sua presenza in campo, la manovra dell’undici giallo-rosso sarà ancora più fluida e veloce.
Per la cronaca, il Gela, nonostante abbia concluso il girone piazzandosi in seconda posizione, è stato eliminato dalla Coppa Italia in quanto i sette punti conquistati non sono stati sufficienti per usufruire del ripescaggio, ma in compenso rimane la soddisfazione per aver mantenuto l’imbattibilità contro le antagoniste del campionato. In settimana la squadra intensificherà gli allenamenti per prepararsi al meglio in vista dell’esordio in campionato, che avverrà domenica prossima nell’ostico campo di Giugliano.


Autore : Paolo Cordaro

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