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Corriere di Gela | Per il Gela, nuovo stop in casa
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notizia del 02/11/2004 messa in rete alle 18:39:41

Per il Gela, nuovo stop in casa

Un’illusione collettiva, che ha coinvolto tutti, dai giocatori allo staff tecnico, dai giornalisti ai tifosi. Tutti convinti che il Gela avrebbe liquidato con estrema facilità la pratica Taranto, risparmiando le energie in vista del difficile derby di Barcellona. Al Dino Liotta, invece, è andato in scena uno spettacolo diverso da quello previsto: un Gela a corrente alternata, che ha dominato creando anche delle occasioni importanti, non finalizzate a dovere dai giocatori giallo-rossi, e che ha chiuso l’incontro con un inatteso risultato di parità. Gli avversari, scesi in campo con la consapevolezza del fallimento societario, hanno confermato la loro modestia tecnica limitandosi a contenere gli attacchi gelesi per poi sperare in un’azione fortunosa al fine di colpire la squadra di Domenicali. Intento riuscito, sfruttando con un colpo di testa l’ennesima disattenzione difensiva della retroguardia giallo-rossa, recidiva dopo gli errori commessi a Roseto.
Il tecnico Domenicali ha parlato di un Gela che ha offerto una prestazione convincente pagando dazio alla sfortuna (e le due traverse colpite da Carboni testimonierebbero tutto ciò), un’opinione non condivisa dalla maggior parte della tifoseria e dagli addetti ai lavori. Giardina e compagni probabilmente avrebbero potuto fare di più, e l’approccio alla gara non è apparso idoneo poiché si pensava di far un sol boccone degli avversari senza faticare più di tanto in campo.
Qualche elemento, inoltre, è apparso in fase calante sul piano della condizione fisica, e di certo sarebbe preoccupante che un calo generale della squadra si verifichi in coincidenza d’incontri sulla carta abbordabili quali il match contro l’Igea o l’impegno casalingo, previsto per la prossima settimana, contro il Morro d’Oro. Al di là della delusione per la mancata vittoria contro il Taranto, l’intero ambiente, comprensivo di tifosi e giornalisti, è dalla parte della squadra, al di sotto delle aspettative contro i pugliesi senza dimenticare, però, che in altri frangenti si è rivelata al di sopra delle previsioni nutrite alla vigilia: a Manfredonia, a Giugliano o a Vasto il Gela ha probabilmente dato in campo più di quanto i tifosi si aspettassero dai propri beniamini. In virtù di ciò, è opportuno valutare non singolarmente, ma in generale le prestazioni della compagine giallo-rossa, ancora imbattuta in campionato e pur sempre posizionata al quarto posto in classifica in piena zona play-off. Alcune rivali tentano la fuga, altre si riavvicinano, ma l’importante è mantenere un piazzamento prestigioso e importante nella graduatoria, sperando in un’inversione di marcia nel rendimento a partire già dal derby di Barcellona.
Per la prima volta la sfida si disputa tra i professionisti con un Gela più ambizioso rispetto ad un Igea Virtus alle prese con problemi economici e all’inseguimento della salvezza quale obiettivo stagionale. La squadra di Domenicali è indubbiamente superiore ai messinesi dal punto di vista qualitativo, ma l’Igea, che può sempre contare sull’appoggio della propria tifoseria, ha l’occasione per riscattarsi agli occhi della stessa, fornendo una prestazione gagliarda e convincente. Anche al Gela non mancheranno le motivazioni: al di là della voglia di riscatto per il passo falso compiuto contro il Taranto, cercherà di vendicare il pesante tre a zero subito nella passata stagione e vorrà gratificare i propri tifosi, che accorreranno in gran massa a Barcellona, conquistando un successo storico. Interessante anche la sfida nella sfida tra Pensabene, tecnico dell’Igea, e Domenicali: il primo fu il tecnico che portò l’Isernia in C2 due stagioni orsono (con la presenza di Ferrante quale ds) e conosce numerosi giocatori dell’attuale Gela, in seguito non rinnovò il contratto e la dirigenza molisana scelse il secondo che, oramai fatto risaputo, ha disputato un ottimo torneo in serie C2. Non solo: in questa stagione doveva essere Pensabene, prima scelta della dirigenza, l’allenatore del Gela, ma l’ex-tecnico del Milazzo rifiutò per allenare gli Allievi del Messina, salvo poi ripensarci quando era troppo tardi accettando, di conseguenza, la difficile panchina dell’Igea.
Il valore di Pensabene è indiscutibile, e anche se non si ha la controprova forse ha dato maggiori frutti alla società di Cammarata e Romano l’approdo di Domenicali, poiché entrambi sono fautori del 4-4-2, ma Pensabene lo interpreta e lo applica con una modalità di gran lunga meno offensiva rispetto al suo collega. Per quanto concerne le formazioni, il Gela forse recupera all’ultimo istante il centrale difensivo Gargiulo, la cui assenza si è notevolmente avvertita nelle ultime due settimane, ma qualora non dovesse farcela sono pronti Alderuccio, a dire il vero sin qui un po’ deludente, e Mariani, forse più affidabile. Rientra inoltre Catalucci (foto) dopo la squalifica, e a fargli spazio dovrebbe essere proprio Unniemi, autore del gol messo a segno dal Gela contro il Taranto ma non al meglio dopo una botta rimediata proprio in occasione del match con i pugliesi. In attacco possibile l’impiego di Abate sin dal primo minuto.
L’Igea presenta notevoli difficoltà d’organico; in difesa può contare sulla qualità e sulle garanzie fornite dai giovani Alizzi e Trionfante, a centrocampo ripone fiducia sull’esperienza di Bevo (già quattro gol per lui), Esposito e l’ex-Matinella, e infine in attacco punta sulla velocità di Catania, due anni fa al Cosenza in B. In porta rientra il giovane Leacche dopo la squalifica, perdurando inoltre l’indisponibilità dell’esperto Polessi.


Autore : Paolo Cordaro

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