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Corriere di Gela | Santa Lucia, la parrocchia dei miracoli
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notizia del 11/11/2005 messa in rete alle 18:27:05
Santa Lucia, la parrocchia dei miracoli

“Ad un anno di distanza dall’inizio del servizio pastorale di Padre Luigi Petralia come nuovo parroco di questa Parrocchia, in sostituzione dell’amministratore parrocchiale Padre Clemente Cuvato, siamo riuniti quest’oggi per collocare la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale. Con questo gesto simbolico che segna l’inizio dei lavori del primo lotto vogliamo esprimere gratitudine verso il Signore. Un seme di speranza che viene seminato in questo quartiere, perché da questo seme nasca un grande albero in cui tutti possano trovare conforto e rifugio. Mi auguro che a partire dall’inizio di questi lavori, questo quartiere non venga più considerato il Bronx di Gela ma la Parrocchia, ossia la comunità di Santa Lucia, una comunità in cui tutti vivono assieme, si amano e si aiutano a realizzare il bene Comune”.
Con queste parole di speranza ma anche di certezza che il quartiere Scavone sarà luogo di serenità e di riscatto morale, sua eccellenza il vescovo Michele Pennisi, ha letto la sua omelia durante la celebrazione della santa messa in occasione della posa della prima pietra per la costruenda chiesa.
Domenica 30 ottobre è stata una grande festa tra canti e musiche sacre intonati da cori formati da giovanissimi e poi tanta gente. La cosa che colpiva di più era rappresentata dal fatto che a gioire non erano solo gli adulti ma soprattutto i bambini fortemente presenti durante la cerimonia. Tra le autorità, oltre al vescovo, c’erano il Vicario foraneo mons. Grazio Alabiso, il parroco don Luigi Petralia, coadiuvato da Rocco Goldini, Padre Crapanzano ed altri prelati. Sono intervenuti il giudice per le indagini preliminari dottor Lirio Conti, i più alti gradi di Finanza, Polizia e Carabinieri, il sindaco Rosario Crocetta, il senatore Antonio Montagnino, Salvatore Crocetta, il presidente del Consiglio comunale Federico, l’onorevole Ventura, gli assessori Arancio, Cassarà, Fava, Vella, Donegani, il segretario della Camera del lavoro Cgil Emanuele Scicolone ed alcuni consiglieri comunali.
Dietro invito del vicario foraneo mons. Alabiso sono state apposte un centinaio di firme su una pergamena che a sua volta è stata conservata all’interno di un cilindretto in ottone deposto all’interno di un blocco di cemento, la classica prima pietra.
Ad officiare il rito, don Luigi Petralia ed il vescovo Pennisi. Un inizio preceduto da un episodio che ha fatto perdere tempo riguardo all’aggiudicazione dell’appalto. La prima impresa aggiudicataria non avendo superato la certificazione antimafia ha dovuto rinunciare all’appalto nonostante il ricorso al Tar che le ha dato torto. Alcuni mesi perduti ma adesso si comincerà e la speranza di tutti è quella di ottenere anche il finanziamento del secondo lotto che servirà a costruire la Chiesa vera e propria.
“L’intero complesso parrocchiale – ha detto Don Luigi Petralia nella sua omelia – è stato acquisito al finanziamento grazie all’impegno dell’assessorato regionale ai lavori pubblici, dell’am-ministrazione comunale del Comune di Gela. A memoria dell’anno eucaristico indetto nell’ottobre del 2004 ed ora giunto al suo culmine in questo giorno del Signore, il vescovo Pennisi pone alla presenza del popolo in festa la prima pietra benedetta da lui invocando Cristo Salvatore del mondo e lo Spirito Santo dono di verità e di vita, affinché il padre onnipotente ci faccia dono del suo amore”.
Per l’occasione, oltre alle tv locali, era presente la Rai con un operatore e col giornalista Emilio D’Angelo per realizzare un servizio da inserire nella trasmissione Prima Linea andata in onda lunedì scorso. Al collega abbiamo posto alcune domande alle quali ha volentieri risposto.
– Qual è l’aspetto più importante che sei riuscito a cogliere parlando con la gente? “Quando vado in giro per l’Italia per realizzare dei servizi, mi piace sentire la gente, comprendere il loro modo di vivere che è completamente diverso dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Ci sono degli aspetti caratteristici. Qui sono un po’ oleografici però rendono bene perché ci sono delle differenze”.
– Sicuramente avrai sentito parlare del sindaco Crocetta. Attraverso i mass media che idea ti sei fatto?
“Si certo. Mi pare che sia una figura che vada anche al di fuori dei confini. C’è un giornale francese che vuole premiarlo come sindaco coraggio. Diciamo che la sua fama e la sua popolarità politica superano i confini della Sicilia”.
– Hai avuto modo di conoscere la nostra città?
“Sono stato a Gela solo venticinque anni fa. Conosco ben poco di persona, ma solo attraverso la lettura dei giornali”.
- Trovi differenze sostanziali tra quanto hai appreso dai mass media e ora ascoltando la gente e attingendo a notizia di prima mano?
“A Gela, come in tutta la Sicilia, trovo che c’è della gente splendida, è un posto bellissimo anche dal punto di vista climatico. A Roma siamo già ad autunno inoltrato”.

Hanno detto
Don Luigi Petralia (parroco della chiesa di Santa Lucia)
“Intanto questo è solo l’inizio, perché i lavori che si avviano saranno quelli dei locali parrocchiali. Dovremo ancora impegnarci tutti compreso le forze politiche e l’amministrazione comunale per realizzare tutta l’opera. E’ un segno per la città ed un invito alle Istituzioni perché si impegnino nel raggiungimento dell’obiettivo finale”.
Giovanna Cassarà (assessore comunale ai lavori pubblici)
“Partecipare alla posa della prima pietra è motivo di grande gioia per me. E’ un momento importante per a città e soprattutto per il mondo cattolico. Realizzare una chiesa in un quartiere che era stato emarginato è costituisce un grande passo ed una risposta alle attesa di una popolazione spesso lontana dai diritti e dalla fruizione dei servizi”.
Grazio Alabiso (vicario foraneo)
“La zona di Scavone è stata attenzionata fin da quando hanno edificato le prime case popolari. La chiesa non è nuova come presenza tant’è vero che, prima ancora che venissero gli abitanti, si sono procurati dei locali in questo quartiere e precisamente in Piazza Eleusi in alcuni garage per la presenza di una chiesa. Oggi che il quartiere si è ingrandito diventa necessaria una presenza più qualificante, come momento aggregativo. Non più garage ma un complesso parrocchiale con tutti i locali di ministero oltre che dell’aula chiesa”.
Antonio Montagnino (Senatore della Repubblica)
“Essere presente qui per me significa essere testimone di un evento eccezionale perché la chiesa è importante non soltanto perché è luogo di culto ma perché è punto di riferimento ineludibile. Credo che avere una chiesa presente in una zona così importante, significa avere un altro punto di riferimento presidio dell’umanità”.
Salvatore Crocetta (presidente regionale Pdci, già Senatore della Repubblica)
“Tutte le strutture che aggregano attorno a valori positivi siano tutte benvenute. Oggi nasce una Chiesa, domani un centro culturale ed è estremamente importante. La coscienza religiosa può essere anche un elemento di grande cambiamento e persino rivoluzionario nel senso che in un quartiere come questo ghettizzato e povero, può diventare un momento di grandissimo cambiamento”.
Giuseppe Italia (sindacalista Cisl)
“Questa che sta per nascere è una struttura necessaria per due ordini di ragioni. Uno: perché questo è considerato uno dei quartieri più a rischio della città e che pertanto va recuperata. Non può restare solo la Chiesa a presidio di questa comunità ma anche altre strutture sociali che possano recuperare i ragazzi e farli nascere con una mentalità diversa. Questo è un grande passo di recupero e grazie alla chiesa che ha fatto questa operazione. Infine, questa città ha bisogno di migliorarsi sotto qualunque punto di vista e la chiesa ha un ruolo importante nell’educazione di giovani e degli adulti”.
Rosario Crocetta (sindaco di Gela)
“E’ una giornata importante perché questo progetto di chiesa mette insieme una serie di cose. Intanto i valori, la necessitò di avere degli spazi aggregativi dove la gente si riunisce per ragioni spirituali, ma anche lo sport ecc. Accanto a questa iniziativa c’è anche un progetto di legalità che parte. Adesso la gente è felice perché realizziamo una cosa importante.


Autore : Nello Lombardo

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