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Corriere di Gela | In Consiglio, Bonura vs Cassarà e rinvio del piano triennale
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notizia del 05/09/2005 messa in rete alle 18:19:42

In Consiglio, Bonura vs Cassarà e rinvio del piano triennale

Niente da fare. Se vuoi che l’atto riguardante il piano triennale venga approvato dal Consiglio comunale, provvedi a ritirarlo, modificalo ed emendalo come vuoi tu secondo le norme vigenti, provvedi a fargli apporre anche il parere contabile che è necessario e sostanziale, e noi consiglieri comunali entro quarantotto ore lo esiteremo in quest’aula.
In parole spicciole e sintetiche è questo il messaggio finale che il Consiglio comunale, per bocca del presidente della commissione bilancio Ciccio Liardo con il consenso di tutti i capigruppo consiliari, centro sinistra compreso, (ad eccezione del comunista Bonura che ha votato contro il documento!) ha indirizzato al sindaco e alla sua giunta. Non sono bastati i chiarimenti e gli inviti di Crocetta di rientro dalle ferie, nella seduta consiliare di giovedì 25 agosto a far comprendere al centro destra che il suo invito di aprile al Consiglio comunale a provvedere agli emendamenti al piano triennale era una mano tesa all’organo consiliare al fine di instaurare una fattiva collaborazione. Per il centro destra non era la tanto attesa svolta che avrebbe inaugurato la stagione del braccio a braccio tra giunta e Consiglio, ma semplice una pervicace volontà del sindaco di continuare a fare di testa sua. Insomma la incomunicabilità è totale nelle piccole e grandi cose da portare avanti in questa città.
Ad aggravare la situazione di sfascio c’è una maggioranza che nominalmente sostiene il sindaco che anziché portare contributi fattivi acuisce ancor più la situazione politico-amministrativa. Infatti quando il centro destra, tra una sospensione di seduta e un’altra invita il sindaco a ritirare l’atto a provvedere ad emendarlo e ripresentarlo con tutti i crismi in aula, sarebbe stato sufficiente che un consigliere qualsiasi del centro si sinistra facesse propria la proposta di emendamento dell’atto dell’Amministrazione e l’obiettivo del sindaco, compresi i desiderata del centro destra sarebbero stati raggiunti. Invece no, anzi, le grane al sindaco della legalità e della trasparenza debbono aumentare e l’occasione buona per metterlo alle strette è proprio quella. Non ci sono più margini di manovra. Crocetta, solo contro tutti. Si deve piegare alla volontà dei partiti. Non conta nulla nulla se un assessore ha lavorato bene. Ciò che conta è la logica della spartizione e della “rotazione”. Togliti dalla poltrona che mi ci metto io. Proprio così.
Ormai è divenuto un appello corale di tutti i partiti del centro sinistra: Ds, Primavera siciliana, Margherita, Pdci. Lo hanno aspettato al varco. O si sottostà alle loro richieste, o è guerra. E la guerra continua con un braccio di ferro che chissà se si spegnerà. Per metterlo alle strette persino il suo stesso partito era ricorso, in combutta con Forza Italia a sfiduciare l’assessore prediletto del sindaco, Giovanna Cassarà nel bel mezzo di un dibattito sul piano triennale per colpire la sua testardaggine. E la guerra continua ancora. E Crocetta che fa? Chi si aspettava che avrebbe dichiarato forfait, si è sbagliato. Lui si è presentato in aula, ha spiegato le sue ragioni punto per punto e quando tutto si sarebbe potuto appianare, è giunta la sentenza definitiva dell’organo consiliare. Tralasciando la parte introduttiva del documento consiliare di indirizzo approvato con diciassette voti a favore (centro destra e centro sinistra assieme) ed uno contrario (Bonura) il Consiglio ha ottenuto l’approvazione della sua proposta di indirizzo come qui di seguito:
Considerato:
– che questo organo per poter legittimamente provvedere all’adozione del Piano Triennale e del Bilancio di previsione deve preliminarmente adottare i provvedimenti conseguenti ai suggerimenti e alle osservazioni resi dal Collegio dei Revisori con riferimento alla congruità, alla coerenza e all’attendibilità delle proposte in esame, ovvero deve motivarne adeguatamente la mancata adozione;
– che al fine di provvedere all’obbligo di cui al citato articolo 239, stante anche la complessità dei rilievi, il Consiglio necessiterebbe di un adeguato supporto tecnico;
Preso atto che nelle sedute (10 e 22 agosto 2005), in cui il Consiglio ha trattato la materia in esame non è stato presente il Servizio Finanziario di questo ente;
Atteso che la proposta di deliberazione relativa al Piano Triennale risulta essere priva del parere di regolarità contabile;
Che, per quanto sopra, il Consiglio non è messo nelle condizioni di provvedere ex se alle valutazioni delle osservazioni del Collegio dei Revisori e alle conseguenti determinazioni da adottare;
Che in assenza delle citate determinazioni non è possibile a questo Consiglio Comunale adottare legittimamente alcun atto;
Ritenuto, per quanto sopra, dovere restituire gli atti all’Amministrazione Comunale perché provveda a mezzo dei propri uffici agli adeguamenti resi necessari, nonché a rendere coerente il Piano Triennale delle OO.PP. con il Bilancio di previsione;
Per quanto sopra, il Presidente propone al Consiglio Comunale,di:
1- Constatare che questo Consiglio Comunale è impossibilitato ad adottare legittimamente gli atti di propria competenza.
2- Restituire per le motivazioni di cui alla premessa del presente atto di indirizzo, le proposte di deliberazioni di C.C. n. 13 e n. 14 aventi, rispettivamente, i seguenti oggetti:
“Piano Triennale delle OO.PP. 2005-2007 ed elenco annuale dei lavori anno 2005” affinché:
a) il Piano Triennale venga reso coerente con il Bilancio di Previsione;
b) il Bilancio di previsione venga ripresentato adeguato ai suggerimenti e proposte dell’organo di revisione;
3- Sciogliere la presente seduta di Consiglio Comunale.
4- Impegnarsi a convocare la seduta di Consiglio Comunale per l’approvazione degli atti de quo con procedura di urgenza dopo la trasmissione degli atti resi conformi alla normativa vigente.
5- Trasmettere il presente atto di indirizzo al Sindaco, al Dirigente del Servizio Finanziario del Comune, all’Assessorato Regionale EE.LL. e al Commissario ad acta”.
Al sindaco non è rimasto altro che prendere atto della volontà del Consiglio, prendersi l’atto e nel giro di pochi giorni assumersi la responsabilità con la sua giunta di rimodularlo secondo le indicazioni fornite dall’Organo consiliare. Il risultato non poteva essere che quello maturatosi nella notte tra il 25 e il 26 agosto in aula consiliare. Nella mattinata precedente il presidente del consiglio comunale e il presidente della Commissione bilancio Ciccio Liardo si erano recati a Palermo agli Enti Locali ed avevano accertato che il parere contabile si rendeva necessario. Adesso Crocetta ha assicurato nel giro di pochi giorni, al massimo Lunedì la nuova proposta rivista e corretta approderà nuovamente in Consiglio comunale con il parere contabile richiesto. La dirigente rag. Maria Buscemi, ammalata, sarebbe già stata sostituita dal dottor De Salvo e forse definitivamente. Con la firma di quest’ultimo non dovrebbero esserci più problemi. Potrebbero presentarsene altri in sede discussione, ma è prematuro prevedere i risvolti di questo pasticcio di fine estate. La spunterà Crocetta? Riuscirà ancora una volta ad accomodare a situazione con le sue argomentazioni? Statistiche alla mano, sembrerebbe di sì.


Autore : Nello Lombardo

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