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Corriere di Gela | Toh, si rivede la boxe
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notizia del 17/08/2005 messa in rete alle 18:17:01

Toh, si rivede la boxe

Dopo 13 anni torna il pugilato a Gela. Il 29 infatti, presso il piazzale della rotonda di Macchitella, la Boxe Promotion di Reggio Emilia e la Federazione Pugilistica Italiana organizzeranno una riunione pugilistica fra professionisti, che avrà come clou l’incontro Loriga – Mothie, valido per il campionato Internazionale I.B.F. dei superwelter. La serata prevede altri 3 incontri fra professionisti e l’esibizione di alcuni dilettanti. La manifestazione, organizzata dalla prestigiosa sigla “Cavallari” sarà promossa dall’Assessorato Regionale allo Sport e dal Comune di Gela, Assessorato Sport, Turismo e Spettacolo. A bordo ring, avremo il dott. Mario Mazzone, riconfermato recentemente Presidente del Comitato Regionale della Federboxe.
Come già detto, la boxe mancava da Gela da diversi anni. L’ultima manifestazione risale infatti al settembre 1992, quando in occasione della festa della Patrona, venne indetto il Primo Torneo Pugilistico Professionisti “Città di Gela”. In quell’occasione, venne data anche una targa ricordo al cav. Maganuco, e la riunione in Piazza Umberto I fu seguitissima da un pubblico numerosissimo. Purtroppo però, il pugilato a Gela, che pure ha avuto in passato un periodo d’oro agli inizi degli Anni ’70 con molti campioni regionali, interregionali e nazionali, è oggi del tutto sparito. E nonostante in città ci siano molte palestre, questa antica e nobile disciplina non viene più seguita dai ragazzi. L’auspicio è che con questa importante manifestazione in programma il 29, possano nascere nei giovani e nei gestori di palestre nuovi entusiasmi per reintrodurre questo sport a Gela.
La boxe infatti, ritenuta spesso violenta per colpa di “certo cinema” e certe campagne denigratorie, è in verità una disciplina molto formativa, che ha tolto molti ragazzi della strada recuperandoli a nuova vita. Non a caso, in passato il pugilato si è fatto anche negli oratori, anche con il benestare di sacerdoti aperti e coraggiosi (il Don Camillo di Guareschi non è solo “letteratura”).
D’altronde, meglio un occhio nero che entrare in giri delinquenziali. Insomma, il modello della boxe non è Tyson, ma Muhammed Alì, un atleta straordinario apprezzato e stimato da tutti; ambasciatore di pace nel mondo; un uomo che fu ricevuto in udienza speciale anche da Giovanni Paolo II, il papa atleta, il quale – come ha testimoniato il grande giornalista sportivo Gianni Minà – nell’avere appreso della presenza del campione nero nella capitale disse: “C’è Cassius Clay a Roma? Devo per forza incontrarlo”.


Autore : Gianni Virgadaula

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