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Corriere di Gela | Trinacria, realtà in crescendo
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notizia del 15/06/2004 messa in rete alle 18:06:54

Trinacria, realtà in crescendo

Dopo aver vinto il campionato di Promozione, la Trinacria Gela, per la prima volta partecipe al torneo d’Eccellenza, ha terminato la stagione 2003-2004 conseguendo l’obiettivo stagionale prefissato, la salvezza.
Un risultato frutto di una gestione societaria oculata, compiuta nel rispetto di un budget economico limitato, cui bisogna aggiungere il merito di aver valorizzato giovani promesse gelesi sbolognate prematuramente dal maggiore club locale. E nella seguente intervista al presidente della Trinacria Lucio Antona (foto), il quale esprime con piacere le sue personali valutazioni su passato, presente e futuro della società giallo-rossa, emergono nitidamente nuovi stimoli che accompagneranno la dirigenza nella prossima stagione, cullando il sogno di conquistare mete prestigiose.
– Dott. Antona, innanzitutto le chiediamo una valutazione globale sulla stagione appena terminata, descrivendoci le emozioni che ha personalmente vissuto.
"Non le nascondo l’immensa gioia che ho provato una volta raggiunto il nostro obiettivo stagionale. Abbiamo conquistato la salvezza con mezzi tecnici ed economici limitati, soprattutto se poniamo il nostro club in relazione alle altre formazioni che hanno preso parte al torneo d’Eccellenza. Akragas, Alcamo, Nissa, Folgore e tante altre miravano al salto di categoria o quantomeno ai play-off, allestendo di conseguenza organici di tutto rispetto. Ciononostante siamo riusciti nel nostro intento, con una rosa peraltro composta quasi interamente da giocatori locali"
– La considera pertanto una salvezza miracolosa?
"No, non direi. Era il nostro traguardo prefissato sin dalla vigilia del campionato, e non abbiamo mai smesso di crederci. Casomai, potrei definirla una salvezza faticosa, ottenuta non senza dispendio d’energie fisiche e mentali. Gran merito di questa salvezza va attribuita alla squadra e alla sua qualità, mai messa in dubbio dal sottoscritto. Qualora l’attuale rosa avesse partecipato al campionato d’Eccellenza con un anno d’esperienza alle spalle, probabilmente avremmo conquistato i play-off. Comunque sia, l’anno d’esperienza adesso è già stato accumulato, quindi per la prossima stagione nutro ambizioni maggiori rispetto al conseguimento di una semplice salvezza".
– A parte il giorno in cui avete festeggiato la permanenza nella categoria, qual è stato il momento più bello del-la stagione che ricorda con piacere?
"Di sicuro il successo ottenuto ineccepibilmente a Caltanissetta, contro una Nissa già rafforzata dagli innesti di Merlino, Cordaro e tanti altri elementi di spessore. Io, il campanilismo, lo vivo quotidianamente…"
– E il momento maggiormente negativo?
"Indubbiamente quando si è verificato il cambio in panchina. L’allenatore della promozione, Rocco Fisci, ci aveva completamente spiazzati annunciando le sue dimissioni dopo la sconfitta con l’Alcamo, nel girone d’andata. E’ stato un momento traumatico, poiché eravamo ignari delle conseguenze che avrebbe potuto generare un gesto simile. Se a ciò aggiungiamo l’indecisione che ci accompagnava sul tecnico cui affidare la panchina…Alla fine la scelta è ricaduta sul nostro esperto centrocampista Alfonso Scerra, il quale ci ha ben ripagati della fiducia che abbiamo riposto in lui".

– Valutando l’operato di Scerra, cosa è mutato nella conduzione tecnica rispetto a Fisci?
"Scerra ha sicuramente apportato due migliorie non indifferenti. Da un lato ha modificato l’atteggiamento tattico della squadra, passando dal 4-4-2 ad un 5-3-2 che garantiva maggiore protezione in difesa, sfruttando a sua volta in avanti le volate offensive degli esterni Famà e Brancacci. Il nuovo modulo si confaceva sicuramente alle caratteristiche dei giocatori. Dall’altro lato ha riportato nello spogliatoio la tranquillità necessaria, ed è questa la qualità che io apprezzo soprattutto in lui, il fatto che sia un gran trascinatore. Mi auguro che Scerra sia al timone della squadra anche per la prossima stagione, la conferma è imminente, salvo sorprese". – Uno degli splendidi protagonisti di quest’annata, Pardo, a chi sarà ceduto?
"Al novanta per cento Pardo giocherà con la maglia dell’Aglianese, in C2. Qualora l’affare non dovesse concretizzarsi, non mancano le alternative, in quanto molti club lo hanno richiesto. Garantisco, comunque, che il giovane bomber gelese militerà, nella prossima stagione, in ambito professionistico".
Ma il Gela, seppur travagliato dalle vicissitudini societarie, non ha mai bussato alla vostra porta per Pardo?
No, assolutamente.
– Parliamo di futuro. Quali sono gli obiettivi e le prospettive per il prossimo campionato?
"Vogliamo disputare un gran campionato, prefissandoci quantomeno l’obiettivo dei play-off. Conosciamo oramai per bene gli avversari, e siamo consapevoli del nostro valore, per cui con altri due-tre giovani innesti qualitativamente validi, e confermando il medesimo gruppo, aspiriamo ad un torneo di vertice. Non dobbiamo dimenticare però il vero e persistente obiettivo della nostra società, cioè valorizzare le giovani promesse. E pertanto rinnovo l’appello al Gela, di cui vorremmo diventare la chiocciola. Che prestino a noi qualche giovane, gli daremo spazio e lo rispediremo al mittente con una maggiore esperienza acquisita. Comunque sia, il nostro organico rimarrà composto quasi interamente da elementi del luogo".
– Il tema delle infrastrutture sportive, sempre attuale a Gela a causa della loro carenza, assume una certa rilevanza anche per voi. A che punto sono giunti i lavori sul campo di Macchitella?
"Hanno quasi completato la ristrutturazione dell’impianto. Sarà a nostra completa disposizione nell’arco della stagione, e ne potranno usufruire anche le squadre giovanili di Gela. Finalmente cesseranno i disguidi con il maggiore club cittadino, e potremo allenarci in piena tranquillità. Invece mi preoccupa non poco la situazione del Presti, il cui fondocampo è assolutamente indecente. Mi auguro che l’amministrazione comunale si attivi al più presto per dare inizio ai lavori di manutenzione".
– Infine, cosa muterà a livello dirigenziale in vista della stagione futura?
Innanzitutto è opportuno annunciare che avremo un nuovo sponsor nazionale, di gran livello, il quale si unirà ai vecchi sponsor che ci hanno aiutato negli ultimi anni, e ci consentirà di perseguire gli importanti obiettivi a cui aspiriamo. Per quanto concerne propriamente la dirigenza, stiamo vagliando l’interesse di quattro-cinque imprenditori interessati a far parte del nostro sodalizio, un aspetto che mi gratifica enormemente poiché testimonia quanto la Trinacria faccia gola all’imprenditoria locale.


Autore : Paolo Cordaro

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