Corriere di Gela | Real Caribe «Number one» da 18 anni in pista

Real Caribe «Number one» da 18 anni in pista

Continua il nostro viaggio nelle scuole di ballo. A passi di danze hip hop e caraibiche, stavolta, ci spostiamo dai maestri Nadia e Franco D’Arma che, diciotto anni fa, hanno dato vita alla scuola di ballo “Numero Uno Gela Real Caribe”. E’ stata Nadia ad accoglierci e a rispondere alla maggior parte delle domande. “Real Caribe è la più grande della Sicilia”, afferma l’insegnante che non perde occasione per mostrarmi la scuola per intero: due sale, ordinate e ben divise, da 200 m ciascuna adibite alle lezioni di ballo e un’altra da 100 m. Nadia non specifica il numero esatto di tutti i suoi allievi ma ci assicura di averne un bel po’. Non c’è un numero ben preciso, si passa da un minimo di trenta ragazzi fino a salire. Gli stessi ragazzi del corso di hip hop – disponibili quanto l’insegnante nel fornirmi alcune informazioni – dicono di essere in tanti e che, soprattutto, non c’è un’età precisa. E me lo dimostrano anche: mi invitano a dare un’occhiata ai bambini che, a partire da cinque anni, vestono già i tipici pantaloni larghi di chi pratica questa danza così travolgente e dinamica, maglie con la scritta “Hip Hop” e cappellini indossati in maniera inusuale, con la visiera volontariamente spostata sul lato destro o sinistro.

Nadia è fiera di tutto questo, non serve chiederglielo ma glielo si legge chiaramente negli occhi. Ama il suo lavoro, le piace trasmettere gioie ed emozioni ai suoi ragazzi ed è chiaro che, per chi frequenta da più di dieci anni, non ci sia soltanto un rapporto prettamente professionale ma molto di più. E questa è una conquista per la stessa insegnante. I bambini che iniziano dalla tenera età di cinque anni non sono poi così lontani dalla loro maestra che già a soli sei anni frequentava una scuola di ballo, grazie alla quale ebbe l’opportunità di partecipare a diverse gare agonistiche. “Una volta, per caso – ammette Nadia – il mio istruttore mi chiese di rimanere oltre il normale orario per assisterlo ad una lezione. Da quel momento in poi diverse coppie mi chiesero di fare lezioni private e, così, mi venne in mente di aprire una scuola di ballo tutta mia. Inizialmente, fu per me come un normale sport. Poi divenne molto di più, tanto da cominciare a studiare, dare esami e diplomarmi. Mi considero un’insegnante qualificata ma, soprattutto, fortunata che svolge un lavoro che è, in realtà, una grande passione”. Dichiara di non essere collaborata da nessuno. Il fratello Franco la aiuta soltanto la sera. Ma da sola è in grado di gestire tutti i corsi: dalla disciplina del Liscio, al ballo da sala, gruppo Latino Americano, balli sociali e danze hip hop. L’insegnante mantiene un po’ di riservatezza sui prezzi imposti. Afferma soltanto che i costi dipendono dal corso di ballo scelto. Da quello che ammettono le sue allieve, Nadia è una maestra che non si ferma un attimo: dal lunedì al venerdì, tutte le sere, è sempre pronta per una nuova lezione. “Il corso di danza hip hop – confessano le sue ragazze – è ogni martedì e giovedì dalle 19.00 in poi”.

Numero Uno Gela Real Caribe è esattamente al passo coi tempi: il boom del ballo latino-americano arrivò a Gela quasi diciotto anni fa e, proprio in quel periodo, Nadia e Franco diedero il via alla loro attività che dura tuttora sempre con maggiore partecipazione. Adesso il fenomeno si è allargato a macchia d’olio ma, inizialmente, non aveva la considerazione degli ultimi tempi. E’ chiaro che, per una scuola così affermata come Real Caribe, le esibizioni pubbliche non manchino. L’anno scorso l’Ass. Sportiva ha partecipato, nel mese di Novembre, ad Acireale, al “Festival della coreografia”, in cui ha avuto diversi riconoscimenti e sono stati premiati molti allievi. Questo, però, fino a qualche anno fa quando Nadia e Franco preparavano i bambini a diverse gare regionali. “Allo stato attuale – prosegue l’insegnante – non stiamo preparando nessuna esibizione, nessun saggio-spettacolo. Per il momento, lavoriamo su tutto il programma che c’è da fare. Da gennaio in poi ci prepariamo all’allestimento del saggio.” Nadia non si lamenta di quella che è un po’ la paura degli insegnanti: non teme l’affollamento dei primi mesi e poi la perdita graduale di molti iscritti. Real Caribe esiste da tanto, è conosciuta da quasi tutti e ha i suoi allievi fedeli che non la cambierebbero con nessun’altra scuola di ballo. E’ logico che il corso di caraibico o di balli di gruppo abbiano un’affluenza maggiore di persone. Ma non tutti seguono costantemente il percorso di studi. Alcuni partecipano soltanto alle prime lezioni, altri si fermano per tutto l’intero anno o anche di più. E’ una gioia per Nadia avere ancora allievi che frequentano da dieci o addirittura da dodici anni.

Un’ultima domanda che mi resta da fare riguarda la forte competizione che esiste fra le diverse Associazioni Sportive presenti a Gela. Nadia è stata chiara: “Non si tratta di vera e propria competizione ma esiste. Più che altro direi che si tratti di ignoranza. Non si va d’amore e d’accordo perché non si fa il proprio dovere. Personalmente, non mi curo di ciò che fanno gli altri. Sono sempre stata abituata a svolgere il mio lavoro. Porto avanti le mie lezioni tutti i giorni, con i miei orari, con i miei allievi e tutto questo mi impegna talmente tanto da non avere nemmeno il tempo di badare a ciò che fanno gli altri. La competizione può anche fare bene, porta a dei miglioramenti, a fare sempre meglio. Ma non in questo caso. Non qui a Gela”. Al termine di questa intervista posso ritenermi soddisfatta. Nadia è stata disponibile e gentile tanto da organizzarsi con i suoi impegni e avvisare alcuni dei suoi ragazzi pronti a farsi fotografare nei loro sorrisi smaglianti e a proseguire, sempre con più voglia e grinta, i loro studi nella Numero Uno Gela Real Caribe.

Autore : Greta Smecca

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