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Corriere di Gela | Elezioni, chi sostiene che cosa
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notizia del 26/03/2007 messa in rete alle 17:07:35
Elezioni, chi sostiene che cosa

Vediamo di fare il quadro della situazione geopolitica adesso che le forze in campo si sono quasi tutte delineate. Diciamo quasi perché ancora ci sono alcune tessere per comporre l’intero mosaico da cui si evinca con chiarezza chi sostiene Crocetta e chi gli è contro. Approssimativamente per ora possiamo dire che ci sono quindici o forse più liste del centro sinistra che lo appoggiano, sicuramente cinque che gli rodono i fianchi, che puntano a sottrargli voti per costringerlo al ballottaggio. Poi nel centro destra c’è in pole position il battagliero Gagliano che gli darà filo da torcere mentre sempre nello schieramento di centrio destra Ma andiamo per ordine. Il centro sinistra è ormai ben delineato e non passa giorno che si arricchisce di altre liste che appoggiano Saro Crocetta. Al momento di andare in stampa (mercoledì 21 marzo) si contano ufficialmente tredici liste tra gruppi politici e liste civiche. Si tratta di Margherita, Ds, Rifondazione comunista, Sdi, Pdci, Pli, Verdi a cui si aggiungono le seguenti liste civiche:
1. Donne, uomini e libertà (di ispirazione liberale). Si tratta di un movimento che nella passa consigliatura era nato (si chiamava Donne e libertà) con l’intento di creare le condizioni di pari dignità tra uomini e donne. Nella consigliatura che ha visto Crocetta sindaco ha avuto visibilità con una sorta di delega alle pari opportunità concessa a Graziella Condello. Ha ben funzionato uno sportello informativo. La Condello ritorna ma questa volta con obiettivi molto più politici e sociali: al primo posto la famiglia e la solidarietà, sviluppo e occupazione.
2. Udeur e Democrazia cristiana che si presentano in forma federata. Mentre aprono una convention in cui appoggiano Crocetta preannunciano di essere una organizzazione politica formata soprattutto da giovani. Responsabili ne sono Sergio Tufano, Gaetano Sanfilippo, Maurizio Scicolone, Vincenzo Iannì.
3. Cittadinanza democratica. Elementi di spicco ne sono Emanuele Marchese e Giovanni Prudenti. Si tratta di una lista dalle connotazioni laiche anche se possiede più anime che si ispirano al cattolicesimo, a credi evangelici, a comunità religiose varie.
4. Ulivo è una formazione di centro coordinata dal prof. Antonino Iozza.
5. Libera città civile (già presente nella scorsa competizione) con Salvatore Terlati.
6. Il Coccodrillo di Silvana Grasso il cui capolista sarà Giuseppe Vitale.
Si vocifera che potrebbe esserci qualche altra lista in appoggio al sindaco uscente, ma non trapela nulla di ufficiale. Resterebbero pochi giorni ancora per la quadratura del cerchio. Di recente c’è stato a Gela Marco Follini leader dell’Italia di mezzo. Per coerenza così come ha appoggiato a livello nazionale il governo Prodi collocandosi nell’area di centro sinistra (al Senato per la precisione), anche a Gela dovrebbe sostenere la candidatura di Crocetta. Le previsioni sono tutte per questa ipotesi. Che fine farà Orazio Consiglio che milita nell’Italia dei valori? Non si collocherà nell’area di centro destra, ma neppure nell’area di centro sinistra visti i burrascosi rapporti di Consiglio col sindaco Crocetta. C’è però chi ha intravisto segnali di distensione e chissà che non maturi l’idea di un appoggio a Crocetta da parte dell’Italia dei valori. La cosa non sorprenderebbe nessuno se dovesse accadere che Consiglio rientri nell’area che gli era stata congeniale solo alcuni anni fa. D’Altro canto affermare che il sostegno a Crocetta provenga solo dai partiti tradizionali del centro sinistra significherebbe fare violenza alla realtà delle cose, perché a veder bene, le associazioni, i movimenti, i gruppi politici che hanno dichiarato di sostenere Crocetta, sono di ispirazione cattolico cristiana, ma anche di fede non cattolica, si richiamano anche ad idee liberali, e ad un modo nuovo di fare ambientalismo. Forse c’è un piccolo incidente di percorso che potrebbe inficiare i buoni rapporti tra la lista del Coccodrillo e Crocetta. Non si comprenderebbe perché alla convention di investitura di martedì scorso Giuseppe Vitale non c’era e non c’era neppure la Grasso.
Ma non c’è solo Crocetta a candidarsi nel centro sinistra. Altre quattro liste sono pronte a sostenere un altro candidato antagonista. Si tratta dell’ex assessore provinciale Orazio Rinelli di Sicilia democratica, movimento fondato dall’ex assessore regionale ai Beni culturali Salvatore Morinello che ufficialmente ha passato la mano a Rinelli. Queste le liste anticrocetta della stessa area di centrosinistra: Italia dei Valori (Orazio Consiglio); Uniti per il socialismo (Santino Giocolano); Primavera gelese (Crocifisso Morinello); Sicilia democratica (Ignazio Di Dio e Orazio Rinelli).L’altra Sicilia (Maurizio Cirignotta), avrà ospitalità in una di questre quattro liste. I leader di queste formazioni politiche, lo ricordiamo, in un particolare momento hanno avuto degli ottimi rapporti col sindaco Crocetta, che poi si è incrinato al punto da diventare suoi acerrimi rivali politici. Una spina nel fianco di Crocetta, che gli sottrarrà voti a sinistra col dichiarato disegno di bloccargli la vittoria al primo turno. Arrivare al ballottaggio per il centro destra è già tre quarti di vittoria. A quel punto possono capovolgersi le alleanze e rompersi i patti di solidarietà a tutto danno di Crocetta.
Ma chi sono gli altri candidati che corrono per la poltrona di sindaco? Primo fra tutti Tonino Gagliano. Poi a ruota Fabrizio Lisciandra che guida il movimento politico “Tutti per Gela” ed infine Giulio Cordaro. Qualcuno si aspettava che candidature nell’area di centro destra sorte con l’intento provocatorio, facessero marcia indietro dopo l’investitura di Gagliano. Invece né Fabrizio Lisciandra di “Tutti per Gela”, né Giulio Cordaro lasceranno il campo.
Una situazione che se da un canto spezzetta i fronti, dall’altro crea vivacità nel dibattito. Vorremmo concludere questo nostro servizio con alcune curiosità. Prima fra tutte quella che il governo della città si è avvalso di una maggioranza che di fatto era minoranza in Consiglio comunale (sedici consiglieri di centro destra contro quattordici di centro sinistra). Eppure pur nell’anomalia, Crocetta è riuscito a governare con stratagemmi ed alchimie che non sono apparse sempre in linea con la prassi della normalità politica, ma con le sue trovate ottenendo consenso alle sue proposte è riuscito comunque “a far strada” come ama dire.
A differenza del centro sinistra, dove le liste civiche rappresentano una fetta importante ed un serbatoio di voti per Crocetta e che tra l’altro sono uscite allo scoperto manifestando tutta la loro intenzione di sostenere il primo cittadino, nel centro destra la situazione è molto diversa. Di ufficiale si conoscono le formazioni politiche che appoggiano Gagliano candidato sindaco ufficiale del centro destra, e sono: Udc, Mpa, An, As, Fi. Si sa molto meno di eventuali liste d’appoggio non perché non trapelano le notizie, ma perché – come ci riferisce il coordinatore dell’Mpa Ugo Costa – ci sono ancora incertezze se presentarle o meno. Tra l’altro – ci dice – ancora c’è del tempo prima della loro presentazione. Riusciamo a sapere che due liste sarebbero già pronte ma da perfezionare. Una di queste sarebbe ispirata dal Presidente del Consiglio comunale Pino Federico e l’altra dal candidato Tonino Gagliano. Non sono voci ma notizie che riceviamo dall’esponente dell’Mpa. Altra curiosità è rappresentata dal cosiddetto cambio di pelle.
I primi a cambiar pelle costituendosi dapprima come indipendenti e successivamente facenti parte di uno schieramento politico nuovo sono stati i consiglieri Ignazio Di Dio e Giuseppe Bonura che abbandonando il Pdci sono andati a far parte di Sicilia democratica, il movimento fondato da Salvatore Morinello (Bonura pare ora sia in provinto di candidarsi con il movimento “Donne Uomini e Libertà” del duo Condello-Trufolo).
Paolo Di Giacomo lascia l’Udeur e si dichiara indipendente. Giuseppe Collura dopo la rottura col presidente della Provincia Collura si dichiara indipendente, ma poi alla fine rientra nella Margherita. Enzo Cirignotta lascia Nuova Sicilia e si iscrive all’Udc assieme al consigliere Franco Giudice che lascia Forza Italia. Ci sarebbero poi da elencare tutti i traslochi verso l’Mpa di Raffaele Lombardo (Robilatte, Celona, Federico, D’Aleo, Napolitano, Ferracane). Pertanto la consigliatura si conclude con questa fisionomia:
1) Federico Giuseppe (Presidente del consiglio comunale Mpa)
2) Catalano Massimo (Fi)
3) Cirignotta Vincenzo (Udc)
4) Di Giacomo Paolo (Indipendente)
5) Giudice Francesco (Udc)
6) Di Dio Giuseppe (Margherita)
7) Galioto Angela (An)
8) Ferrara Carmelo (Margherita)
9) Liardo Francesco (An)
10) Rinciani Orazio A. (Sdi)
11) Muncivì Francesco (Fi)
12) D’Aleo Francesco (Mpa)
13) D’Arma Salvatore (Ds)
14) Orlando Gaetano (Ds)
15) Pingo Maria (Fi)
16) Gulizzi Emanuele (Ds)
17) Sammito Antonio (Pli)
18) Celona Rocco (Mpa)
19) Robilatte Giuseppe (Mpa)
20) Bonura Giuseppe (Sicilia democratica)
21) Italiano Rosario (Sdi)
22) Collura Giuseppe (Margherita)
23) Giordano Davide (Margherita)
24) Napolitano Crocifisso (Mpa)
25) Ferracane Fortunato (Mpa)
26) Di Dio Ignazio (Sicilia democratica)
27) Bricconcello Natale (Nuovo Psi)
28) Marchisciana Emanuele (Primavera siciliana)
29) Giocolano Santo (Nuovi socialisti)
30) La Folaga Antonio (Ds)


Autore : Nello Lombardo

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