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Corriere di Gela | Il 5 e 6 marzo la «Gardenia della vita»
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notizia del 20/02/2011 messa in rete alle 16:25:58

Il 5 e 6 marzo la «Gardenia della vita»

Anche quest’anno in coincidenza con la festa della donna che ricorre l’8 marzo, l’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) per il 5 e 6 marzo prossimo organizza la manifestazione nazionale che si tiene in tutte le città italiane e che porta il nome “La Gardenia della vita”. Tutte le sezioni provinciali che in genere fanno capo alle province, con qualche eccezione come accade per Gela, dove ha sede la sezione provinciale di Caltanissetta (Presidente dott. Antonio Cinardi), grazie ad un impegno solidale, volontari di tutte le età sono mobilitati a distribuire nelle piazze, nelle scuole, nelle chiese, tra le associazioni una piantina di gardenia il cui ricavato andrà ad impinguare un fondo speciale che la Fism (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) utilizza per finanziare la ricerca scientifica. Si tratta di milioni di euro che ogni anno l’associazione spende sostenendo vari filoni di ricerca.

Nata come Fiorincittà nel 1997, la giornata dell’Aism, in programma il prossimo 8 Marzo – Giornata della Donna – con la distribuzione di bulbi di diverse specie di fiori, nel 2005 si è completamente rinnovata ne “La Gardenia dell’Aism”, in cui la protagonista è diventata questa elegante pianta dal fiore profumatissimo.

Più di 26 milioni di euro sono stati raccolti grazie alla distribuzione di oltre 2 milioni e 800 mila tra confezioni di bulbi e piante in vaso. Dedicata alle donne, colpite in rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini, La Gardenia dell’Aism, con un contributo di 13 Euro per ogni piantina , ha consentito di sostenere uno dei più importanti progetti dell’Associazione: Donne oltre la Sclerosi Multipla, che comprende attività di informazione e servizi mirati ad aiutare le donne con sclerosi multipla nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare. E proprio per essere più vicini alle donne l’ appuntamento si rinnova ogni anno – come si diceva più sopra – in occasione del giorno in cui vengono festeggiate: l’8 marzo – Festa della Donna – a cui l’Aism ha voluto aggiungere un nuovo significato di solidarietà, dalle donne per le donne. A rafforzare questo messaggio ci hanno pensato i molti personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, della politica, dello sport, del giornalismo, della moda – tutte ovviamente al femminile – che in questi anni si sono adoperate per far sapere che, con un fiore, si può sconfiggere la sclerosi multipla. Da qualche tempo l’attenzione dell’Aism si è rivolta ad una nuova patologia, la CCSVI (insufficienza venosa cerebro-spinale cronica), di cui soffre una buona parte di persone affette da Sclerosi multipla, ma anche persone sane. E’ da un decennio che vengono condotti degli studi sulla CCSVI ad opera del professor Paolo Zamboni (nella foto a destra) dell’Università di Ferrara, che per qualche tempo ha anche collaborato con Aism. Di recente sono state diffuse sulla rete Internet informazioni confuse e spesso tendenziose che non hanno alcunché di scientifico su questa patologia sulla CCSVI una malattia che in un primo momento sembrava essere la causa della sclerosi multipla. All’estero alcune persone affette da CCSVI e sclerosi multipla si sono sottoposti volontariamente ad interventi di angioplastica venosa, denominati “liberazione” conseguendo qualche miglioramento, ma è stato per i più anche registrato un ritorno all’indietro, ossia le vene cerebro spinali erano ritornate a restringersi. Infatti, dopo l’intervento di dilatazione, una percentuale significativa è andata incontro a nuove stenosi, cui segue quindi un secondo intervento, non sempre risolutivo. Di fronte a questo stato di cose l’Aism ha messo in guardia tutti i suoi associati per non farsi prendere da facili entusiasmi, invitandoli a pazientare in attesa che entro quest’anno si concludono degli studi seri e scientifici. Ma cos’è la CCSVI?

Il termine di insufficienza venosa cerebro-spinale cronica (CCSVI) si riferisce alla descrizione di un’anomalia del flusso di sangue in cui il sistema venoso, a causa di malformazioni che determinano un restringimento delle principali vene cerebrali, non sarebbe in grado di drenare efficacemente il sangue dal cervello e dal midollo spinale. Studi preliminari condotti dal professor Paolo Zamboni e dai suoi collaboratori presso l’Azienda Ospedaliera - Universitaria di Ferrara e successivamente parzialmente confermati dallo studio del dottor Zivadinov dell’Università di Buffalo in America, hanno condotto il professor Zamboni a suggerire che la CCSVI sia fortemente associata alla Sclerosi multipla e ipotizzare che possa contribuire alla formazione dei danni del sistema nervoso centrale che caratterizzano la malattia. Questi dati e queste ipotesi però non sono stati confermati da studi successivi recentemente pubblicati. I risultati presentati ai recenti convegni nazionali e internazionali – come l’ECTRIMS di Goteborg (13-16 ottobre 2010) - hanno portato ad un accordo la comunità scientifica: gli esperti presenti hanno concluso che, allo stato delle ricerche oggi disponibili, la CCSVI non è la causa della Sclerosi multipla.

Per arrivare a risultati certi sulla prevalenza e sul significato della CCSVI è necessario realizzare studi su campioni di popolazione, sana e con sclerosi multipla, molto più ampi di quelli utilizzati fino ad oggi: risponde a questa esigenza lo studio multicentrico italiano promosso e finanziato dall’Aism. E’ chiaro che i malati si attendono delle risposte, ma proprio per questo motivo l’Associazione mette in guardia tutti coloro che se ne vanno all’estero per essere sottoposti ad intervento. E’ un grave errore da cui bisogna guardarsi. Occorre avere fiducia nell’associazione che si occupa di seguire l’evoluzione di questa patologia a 360 gradi impiegando risorse finanziarie che grazie ai suoi ricercatori sono servite a fare molti progressi soprattutto nel campo farmacologico ed ora in questo studio multicentrico dover sono stati investiti poco più di 900 mila euro. Grazie al buon cuore ed alla solidarietà della gente, ma soprattutto alla mobilitazione dei volontari Aism addetti alla raccolta fondi, la Fism è stata in grado di finanziare uno studio serio. Lo studio prevede il coinvolgimento di circa 41 Centri clinici per la Sclerosi multipla distribuiti su tutto il territorio nazionale e l’inclusione di 1200 persone con Sclerosi multipla, 400 soggetti sani e 400 con altre patologie neurodegenerative, per un totale di 2000 persone.

È suddiviso in tre tappe fondamentali: la formazione dei medici sonologi che effettuano l’esame diagnostico, che si concluderà entro febbraio 2011; l’arruolamento allo studio; l’effettuazione e l’analisi degli esami diagnostici; la lettura dei dati entro settembre 2011. La conclusione dei lavori è prevista per novembre 2011. Solo a fine anno, dopo avere condotto questo studio scientificamente valido, gli scienziati ricercatori potranno trarre delle conclusioni e quindi pensare quali vie percorrere per arrivare alla guarigione. E’ chiaro un fatto che i tempi si stanno maturando per giungere alla correzione di questa disfunzione cronica delle vene cerebrospinali ed alla definitiva guarigione dalla sclerosi multipla.


Autore : Nello Lombardo

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