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Corriere di Gela | L’improvvisa scomparsa di Candido Casagni, decano del giornalismo nisseno
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notizia del 29/08/2010 messa in rete alle 16:26:00

L’improvvisa scomparsa di Candido Casagni, decano del giornalismo nisseno

Si è spento nei giorni scorsi a Caltanissetta, all’età di 73 anni, il giornalista professionista Candido Casagni (nella foto), una vita per il Giornale di Sicilia e collaboratore de Il Giorno di Milano. Era un caro amico sin dagli anni Cinquanta. Lo apprezzavo perché era una persona dal cuore grande, padrone di sé, dalla battuta facile, un linguaggio scorrevole, difendeva con vigore le sue opinioni. Scriveva un articolo in pochi minuti e dettava a volte “a braccio” la sua corrispondenza da Gela allo stenografo, quando ancora non c’era il fax.

Negli anni Sessanta la nostra amicizia si era rafforzata al punto che ogni pomeriggio ci incontravamo al bar Pandolfo per scambiarci le notizie di cronaca nera. I suoi servizi erano sempre veloci e una volta mi sorprese con uno scoop: aveva fatto una intervista (con foto) al vecchio boss Genco Russo.

Era laureato in Legge. Per la sua bravura era stato chiamato a dirigere la redazione nissena del Giornale di Sicilia.

Quando sposò Franca ci incontrammo a Roma, in Piazza San Pietro: lui era in viaggio di nozze, io con la mia famiglia diretti a Chianciano.

Negli anni Settanta mi trasferii a Pisa, lasciando il quotidiano La Sicilia, giornale per il quale collaborai per venti anni. Seppi che Candido acaveva accompagnato la moglie Franca in una clinica privata fiorentina ed io, con mia moglie, ci recammo nel capoluogo toscano a raggiungerli in corsia. Nel 1980 Candido e Franca andarono in ferie in Toscana e vennero anche a Pisa in Volkswagen): per me fu un giorno di gioia.

Negli ultimi anni, recandomi in Sicilia, mi sono sempre incontrato con i coniugi Casagni, a Gelao a Caltanissetta. Tanti ricordi mi legano ai coniugi Casagni. La notizia della sua scomparsa giuntami a Pisa mi ha rattristato.

Porterò sempre nel cuore l’immagine di Candido e sono molto vicino alla famiglia in questo doloroso momento.


Autore : Gino Alabiso

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