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Corriere di Gela | <i> Calcio/</i>Il team di Sorbello perde colpi e posizioni
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notizia del 05/11/2006 messa in rete alle 16:21:25

Calcio/Il team di Sorbello perde colpi e posizioni

Il malumore inizia a serpeggiare. Una conseguenza inevitabile, determinata dal misero bottino racimolato negli ultimi tre turni (solo un punto) nonchè dal gioco frammentario e solo in parte convincente espresso dal Gela nelle ultime settimane. Per i tifosi più accaniti il malessere interiore è acuito dalla sconfitta rimediata nell’unico derby siculo di C, rivitalizzando un Igea Virtus che non aspettava altro per recuperare il rapporto con i propri sostenitori. A Barcellona Pozzo di Gotto si è però visto un Gela ancora vivo, mai sottomesso dall’avversario, che sopperisce alle lacune tecniche con la solita grinta, vanificando però gli sforzi profusi con alcune disattenzioni nelle quali gli uomini di Sorbello non incorrevano nelle prime giornate di campionato. Basti pensare al clamoroso errore difensivo commesso nel finale della gara interna con il Lamezia, o ai due gol dell’Igea firmati in analoga maniera, avendo gli attaccanti Sanguinetti e Ricciardo usufruito di piena libertà nel momento in cui colpivano il pallone di testa infilandolo nella porta difesa da Recchi.
Ma la scarsa lucidità colpisce anche l’attacco, dove il solo Cirillo canta e porta la croce, mentre i compagni di squadra, quando arrivano al tiro, sbagliano di tutto, e tra i principali responsabili vi è Corapi, bravo nel costruirsi le occasioni da gol, ma altrettanto impacciato nel fallirle. Se non segna Cirillo, l’unica speranza per vedere qualche gol da parte del Gela è riposta proprio in Corapi e in Di Franco, due giovani ancora poco freddi sotto rete e che solo con il passare degli anni sciuperanno con minore frequenza le occasioni da gol piombate sui propri piedi. Per il resto auspicare una rete dei difensori o da parte dei centrocampisti Comandatore, Berti, Parlagreco e Bacchi potrebbe rivelarsi una lunga e vana attesa, motivo per cui, a mani giunte, si spera nel rientro d’Omolade e Ceccarelli, i quali difficilmente saranno i salvatori della patria, ma almeno potranno garantire maggiore profondità al gioco della squadra.
E proprio il gioco del Gela continua ad essere contraddittorio, specchio dell’altalenante rendimento in campionato: in trasferta l’undici di Sorbello (foto) non ha mai sfigurato, abile a difendersi e a ripartire in contropiede, mentre in casa quasi mai ha convinto, offrendo sin qui al Presti quattro prestazioni deludenti e a dir poco irritanti. E’ innegabile che il tecnico acese debba fare di necessità virtù, a causa della poca qualità garantita dal materiale umano di cui dispone, ma è altrettanto vero che nelle prossime due sfide interne consecutive, contro Marcianise e Monopoli, il freddo e distaccato pubblico gelese si attende un Gela più offensivo in grado di esprimere una manovra fluida e briosa.
E’ quasi certo il ritorno al 4-4-2, con Ceccarelli o Ikè in campo dal primo minuto al fianco di Cirillo, perdurando l’indisponibilità del fragile Omolade. Qualora Sorbello s’ostinasse nel modulo ad una punta, potrebbe comunque schierare Ikè dietro Cirillo, con Di Franco e Corapi esterni di centrocampo, oppure mantenere Di Franco in appoggio a Cirillo con Bacchi e Corapi esterni, sebbene in quest’ultimo caso il Gela difficilmente produrrebbe qualcosa di positivo in fase offensiva. Per riprendersi dal momento-no, il tecnico del Gela non affronta gli avversari ideali, in quanto sia il Marcianise (terzo) sia il Monopoli (secondo) stazionano nelle zone alte della classifica. Nella passata stagione il Real Marcianise ha partecipato per la prima volta ad un torneo professionistico, andando a sorpresa in vetta alla classifica nella prima parte di campionato per poi subire una crisi, culminata nell’esonero del tecnico della promozione Boccolini. Al suo posto fu assunto D’Agostino, il quale evitò ai casertani la partecipazione ai play-out. Condotto il Marcianise alla salvezza, nell’attuale stagione il confermato D’Agostino ha plasmato bene la propria squadra conferendole una precisa identità tattica, utilizzando il 4-4-2, e affidandosi in campo ad alcuni senatori di grande affidabilità.
La difesa è guidata da Criaco, in passato protagonista nel Messina e ad Avellino, a centrocampo spicca il furetto Manco, giocatore molto veloce che ha già messo a segno cinque reti, mentre in attacco l’esperto Molino spara le ultime cartucce di una dignitosa carriera. Per i campani, su diciassette punti complessivi sin qui ottenuti in campionato, ben tredici provengono dalle gare casalinghe, e pertanto in trasferta hanno deluso non poco e potrebbero concedere il lasciapassare ad un Gela che, salvo sorprese, dovrebbe affrontare l’impegno con il coltello tra i denti. La panchina di Sorbello ovviamente non è in pericolo, ma a Barcellona i tifosi gelesi mugugnavano nei confronti del tecnico e lo stesso Tuccio, presidente del club, ha lasciato lo stadio scuro in volto. La dirigenza difficilmente potrebbe digerire un duplice passo falso nei due incontri casalinghi consecutivi che attendono il Gela, e quindi, se al momento la panchina ancora non scotta, tra quindici giorni lo scenario potrebbe cambiare sensibilmente. Uomo avvisato, mezzo salvato….


Autore : Paolo Cordaro

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