1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Sette anni fa la scomparsa del dott Nunzio Guttadauro
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 01/03/2009 messa in rete alle 16:18:42
Sette anni fa la scomparsa del dott Nunzio Guttadauro

Nella ricorrenza anniversaria della scomparsa del dott. Nunzio Guttadauro, mi è caro ridestare il ricordo nei confronti del noto professionista gelese che fu medico insigne e sindaco della città. Mi vengono in mente le nobili parole pronunziate dal preside prof. Luciano Vullo al funerale dell’estinto. Diceva: “Con lui se ne va un uomo di pensiero e di cauta intelligenza”.
Personalmente ho avuto il piacere di averlo come amico – quasi coetaneo – e come medico di famiglia e di conoscere le sue doti di cultura umanistica e di sensibilità sociale. Egli era davvero un pensatore profondo, un ricercatore arguto di idee che in un primo momento potevano sembrare ardite e audaci, ma che invece proiettavano luce sui complessi problemi di politica sociale. Un’elaborazione mentale di concetti e di argomentazioni che lo conquistavano intensamente e che amava comunicare con passione vigorosa, desiderando che altri capissero ed avessero interesse al dialogo. Occupava così le sue ore libere da impegni professionali e nel consueto atteggiamento serioso, peripatetico, apparentemente trasognante, a volte non avvertiva lo scorrere inesorabile del tempo. Era un politologo.
Da sindaco di Gela (da giugno 1965 a marzo 1967), con l’ausilio dell’indimenticabile mio cugino avv. Giuseppe Vitale – anche lui sindaco della città e prematuramente scomparso –, portò avanti alcune proposte molto interessanti nei rapporti Eni-Comune, che se fossero state attuate oggi a Gela sarebbe assai meno derisa e degradata e certamente più vivibile.
Come medico, il dott. Guttadauro era dotato di un intuito clinico eccezionale che gli consentiva di percepire la patologia ancor prima della pratica diagnostica. Prescriveva pochi farmaci prevalentemente mutuabili e deplorava l’uso di medicine uguali e costose. Era buono di animo e persino tollerante, ma bisognava capirlo interiormente per non suscitare le sue irritabilità caratteriali, che in verità erano di breve durata.
Negli ultimi tempi della sua esistenza fu uno dei fondatori dell’Unitre, ai cui iscritti esponeva piacevolmente le sue esperienze di medico. Ora è assorto nei pensieri eterni del cielo. Gela non dimentichi i suoi figli migliori!


Autore : Angelo Vitale

» Altri articoli di Angelo Vitale
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120