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Corriere di Gela | Deformità delle dita dei piedi, un disturbo molto diffuso
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notizia del 25/11/2007 messa in rete alle 15:30:45
Deformità delle dita dei piedi, un disturbo molto diffuso

Nelle persone con alluce valgo, il dito grosso devia verso l’interno del piede e nei casi più seri arriva a sovrapporsi al secondo o al terzo dito.
Come conseguenza l’articolazione del ditone forma una sporgenza, detta cipolla, che può essere più o meno pronunciata.
Nel 30% dei casi, il disturbo è bilaterale cioè colpisce entrambi gli alluci anche se non sempre contemporaneamente. L’alluce forma una sorta di piccola sporgenza intorno alla quale compare una zona infiammata, soprattutto dopo un lungo sfregamento contro la scarpa (borsite).
Spesso questo disturbo rende doloroso camminare e persino calzare le scarpe, che vengono deformate a causa di questa protuberanza.
Di conseguenza, il peso corporeo è sostenuto dalle ossa vicine, che, non essendo predisposte a svolgere tale compito, reagiscono mettendo in atto meccanismi di difesa come: la pelle della pianta del piede diventa più spessa con la comparsa di callosità; i polpastrelli si appiattiscono; le dita dei piedi si incurvano come ad artiglio.
L’alluce valgo è quindi una anomalia dell’alluce, che risulta appunto valgo, cioè deformato verso l’esterno e con la punta rivolta verso le altre dita. Di solito è accompagnato anche da una deformazione del 1° metatarso,che risulta sporgente e varo, cioè deformato verso l’interno del piede. All’inizio, la deformazione è lieve: due ossicini,tondi, i sesamoidi, grandi come una lenticchia e che stanno sotto la base dell’alluce, iniziano a spostarsi verso l’esterno, mentre l’alluce si dirige verso le altre dita Poi nel giro di qualche mese si forma una dolorosa sporgenza, che viene chiamata “cipolla”.
L’alluce valgo è una deformità che può essere molto dolorosa, soprattutto se causa la formazione di una raccolta di liquidi nei tessuti sottocutanei sopra la cipolla o nell’articolazione tra la prima falange e il metatarso e che, con il tempo, in molti casi si trasforma in artrosi. Per maggiori notizie è possibile consultare il sito www.farmasalute.it


Autore : Giuseppe Internullo - medico specialista della mano

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