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Corriere di Gela | A Franco Infurna il premio nazionale cronista dell’anno
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notizia del 11/04/2009 messa in rete alle 15:23:28

A Franco Infurna il premio nazionale cronista dell’anno

Il direttore della televisione locale Canale 10 Franco Infurna (nella foto) ha ottenuto un importante riconoscimento a Viareggio, al Premio nazionale “Cronista dell’anno-Piero Passetti”, che si è svolto dal 3 al 5 aprile scorso, per aver lanciato per primo, come corrispondente Ansa, la notizia che, a causa del mancato deposito da parte del giudice Edi Pinatto della motivazione della condanna a 24 anni ad imputati per reati di mafia, dopo otto anni dalla sentenza, tale condanna non aveva avuto seguito. A denunciare il fatto era stato il sindaco Rosario Crocetta. In seguito la notizia è stata ripresa anche dalla stampa nazionale e internazionale. Il premio, assegnato dall’Unci (Unione nazionale cronisti italiani), con il patrocinio dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa italiana, l’alto patronato del presidente della Repubblica ed il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, ha lo scopo di valorizzare il lavoro dei cronisti.

Nel congratularci con Franco Infurna, abbiamo colto l’occasione per rivolgergli un paio di domande.
– Hai appena ricevuto il premio nazionale “Cronista dell’anno”, che significato gli attribuisci?
“Per me è il coronamento di una carriera percorsa con serietà, professionalità e dedizione. A proporre il mio nome e il mio lavoro sono state le redazioni Ansa di Palermo e di Roma, ed una giuria a scegliermi e ad assegnarmi il Premio Speciale Unci “Cronista 2009”. Nel ringraziare gli organizzatori, ho definito questo premio un riconoscimento importante per tanti corrispondenti anonimi che svolgono un lavoro prezioso di informazione dalla periferia, da città di frontiera, come Gela, e che spesso sono sfruttati e dimenticati. Il tema del giorno era “liberi di informare, liberi di sapere”; ma non ci può essere libertà di stampa se non c’è libertà dalla violenza della mafia, e dai tentativi di condizionamento di certa politica, e dello strapotere economico”.
– Che sensazioni hai provato ritirando un premio così prestigioso?
“Una grande e forte emozione. Momenti di vita così intensi che ti portano a ripercorrere la tua carriera giornalistica in una sorta di flash-back. E ti gratifica, ti ripaga di tanti anni di sacrifici, di impegno, di passione e nel contempo di tante amarezze e di dispiaceri”.
Il premio è stata inoltre l’occasione per discutere su temi di attualità che riguardano sia i giornalisti che tutti i cittadini, la libertà di informazione, il rispetto del diritto di cronaca, la dignità professionale del giornalista.


Autore : Cinzia Sciagura

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