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Corriere di Gela | ll testimone del Premio del Mediterraneo da Silvana Grasso ad Elisabetta Sgarbi
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notizia del 04/11/2007 messa in rete alle 15:19:55

ll testimone del Premio del Mediterraneo da Silvana Grasso ad Elisabetta Sgarbi

La seconda edizione del Premio Mediterraneo per la Cultura, ideato e finanziato dalla società Archigen, è stato assegnato sabato scorso al teatro Sangiorgi di Catania a Elisabetta Sgarbi, regista e direttore editoriale della Bompiani, e a Myriam Tanant, docente di Arti e Spettacolo alla Sorbona di Parigi. Un successo, come l’anno scorso, quando il riconoscimento è andato alla scrittrice Silvana Grasso, invitata sabato scorso come ospite illustre anche nella sua nuova veste di assessore alla Cultura del Comune di Catania.
La formula del Premio è innovativa. L’obiettivo è di accrescere la cultura contemporanea dell’area del Mediterraneo valorizzando due sezioni specifiche: la produzione e l’attività lavorativa nel suo complesso di un intellettuale (premio alla Sgarbi) e di affidare ad un’eminente personalità internazionale la traduzione letteraria all’estero degli autori più significativi italiani, soprattutto i Siciliani, incentivando la concreta realizzazione di un libro entro l’anno successivo (premio alla Tanant).
Anima di questo Premio è Sarah Zappulla Muscarà, ordinaria di Letteratura italiana alla Facoltà di Lettere dell’Università di Catania e prolifica autrice di innumerevoli e fondamentali volumi su autori siciliani tra Otto e Novecento.
(nella foto, da sinistra, Enzo Zappulla, Katia Maugeri-Costanzo, Mario Andreose, Elisabetta Sgarbi, Vincente Gonzales, Giuseppe Bonaviri, Sarah Zappulla Muscarà, Giovanni Reale).
La giuria – composta da Annamaria Andreoli (Presidente del Vittoriale), Dominique Budor (italianista alla Sorbona), Vicente González Martín (cattedratico di Salamanca e direttore della Società degli Italianisti Spagnoli), Enzo Zappulla (presidente dell'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano) – ha assegnato la prima sezione del “Mediterraneo” per la sua importante attività complessiva ad Elisabetta Sgarbi,(è anche direttore artistico della manifestazione “La Milanesiana”, documentarista e regista cinematografica). La Sgarbi è stata premiata in particolare per aver realizzato il cortometraggio «Grünewald - Apparizioni» – prodotto dalla «Betty Wrong» – sul polittico di Isenheim, capolavoro del misterioso pittore germanico nato alla fine del ‘400, precursore del più intenso realismo moderno che ha impressionato non poco la Sgarbi all’età di 14 anni.
Al successo del corto “Apparizioni”, di eccezionale fattura e intensità teologica, splendide le musiche, hanno contribuito i testi di Giovanni Reale, uno dei massimi studiosi europei della filosofia antica, autore del volume I misteri dell'altare di Isenheim di Grünewald. Presente alla serata con Mario Andreose, responsabile Libri Rcs, Reale ha spiegato e anticipato, con chiarezza, la visione in sala del documentario.
Una donna, anche la seconda premiata. Quest'anno è stata scelta Myriam Tanant. Tradurrà in francese il teatro di Stefano Pirandello, figlio primogenito di Luigi. Vissuto all’ombra del padre, drammaturgo sconosciuto fino a ieri, Stefano è da tempo alla ribalta internazionale dopo l’edizione critica (Tutto il teatro-Stefano Pirandello, Bompiani) di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, curatori del carteggio inedito padre-figlio, Nel tempo della lontananza (La Cantinella).
La scrittrice Silvana Grasso, vincitrice nel 2006 per il suo romanzo Disìo, è stata generosa, come sempre, nello scambio di battute ironiche di sicura presa nel pubblico. “Il Mediterraneo – ha detto la rossa e provocatoria Silvana – mi ha portato fortuna, ma merito un nuovo premio perché da tre mesi resisto alle mie frenetiche attività assessoriali. Il premio della Sgarbi – ha detto ironicamente – spetta a me e non a lei”.
«Sono contento di essere qui a Catania, sono tornato nell’utero materno, dove ho studiato dal ginnasio fino alla laurea e ringrazio la gentile Katia Maugeri per il suo interessamento per una mia opera». Così ha dichiarato Giuseppe Bonaviri, lo scrittore di Mineo, erede di Marquez e di Unamuno, più volte candidato al Nobel, che è stato tra gli ospiti d'onore alla presentazione della traduzione spagnola del romanzo Il Fiume di pietra traslitterato ne El rio de piedra con la fedele interpretazione linguistica dell’abile Joaquin Espinosa Carbonell.
Infine, una nota di merito. Parecchie copie dei volumi El rio de piedra (Plaza) di Giuseppe Bonaviri, I misteri dell’altare di Isenheim di Grünewald (Bompiani) di Reale e il dvd Grünewald - Apparizioni (Betty Wrong) sono state acquistate dall’organizzatore del Premio, da distribuire nelle scuole, nelle biblioteche e, a sorteggio, tra il pubblico. Ci piace riportare quanto detto da “La Sicilia”: «è stata “una serata poliedrica che s’impone per i molteplici aspetti culturali spazianti dalle politiche culturali, alle scelte editoriali, alle prospettive di crescita civile».

Andrea tricomi


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