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Corriere di Gela | Battiato e Crocetta, folla al Palacossiga
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notizia del 23/02/2013 messa in rete alle 14:51:57

Battiato e Crocetta, folla al Palacossiga

Pienone al Palacossiga, che martedì scorso ha ospitato due eventi in uno, una sorta di two men show, con Franco Battiato e Rosario Crocetta sul palco. Il primo qualche ora prima aveva “benedetto” (con il papa dimissionario è toccato a lui) il teatro comunale pronto alla riapertura; poi è andato al Palasport dove ha cantato quattro brani del suo repertorio. Poi è toccato a Crocetta, con il suo ormai inseparabile megafono. Ed è stato un tripudio.

«Ringrazio la politica italiana per avermi dato la possibilità di comporre Inneres Auge».

È iniziata con un brano che esprime la sua ennesima indignazione contro la politica, che completa quel filone iniziato con Povera Patria, l’esibizione del musicista e assessore regionale allo Spettacolo e Turismo Franco Battiato, di fronte a tremila persone in visibilio, che hanno riempito il Palacossiga di Gela, martedì scorso.

Le note su musica preregistrata, di Bandiera bianca, di Voglio Vederti Danzare e di Patriots to arms, in un luogo insolito per l’artista, abituato a cantare in grandi teatri accompagnato da un’orchestra, hanno incantato il pubblico presente. Il cantautore, che ha fatto parlare di sé fin dall’assunzione dell’incarico nella giunta Crocetta per le continue assenze, si è sempre dichiarato un uomo libero, per questo ha rifiutato fin dall’inizio di farsi chiamare assessore, ma ha sempre ribadito il suo impegno sociale e artistico nella giunta Crocetta, per la nostra terra.

E noi non abbiamo alcun dubbio sulla sua serietà e sulle sue buone intenzioni, corredate dalla lodevole decisione di non percepire un euro per il suo incarico, anche se questi mesi lo hanno visto impegnato nella sua turnée.

«Io non voglio cambiare mestiere – ha affermato Battiato – il mio obiettivo non è fare politica, da cui mi mantengo distante, ma fare cultura con la c maiuscola, mettendo in campo le mie esperienze artistiche e letterarie, che sono tante. Del resto io sono un musicista e questo mi rende più credibile. Il mio ruolo? Lo posso espletare anche stando al telefono».

Battiato, che ha voluto rendere omaggio all’amico presidente della Regione Rosario Crocetta, durante il pomeriggio si è recato in visita augurale al Teatro Eschilo, che sarà restituito alla popolazione dopo 38 anni e la cui prima è stata prevista per il 27 febbraio, con l’esibizione dell’orchestra sinfonica siciliana. L’artista catanese ha espresso parole di elogio per la struttura, specie per l’acustica essenziale per la musica, anche se per un programma regionale dovremo attendere l’autunno.

«La Regione – ha detto il musicista – è costretta a cercare fondi europei, per portare eventi importanti. Per adesso abbiamo sospeso il Circuito del Mito e altri grandi eventi programmati. Abbiamo in mente delle proposte poco costose, ma significative dal punto di vista artistico. Del resto io mi avvalgo di due esperienze importanti come direttore artistico dell’Estate catanese e del Festival di Fano, che hanno accolto tanti artisti da tutta Europa tra teatro, musica, danza. In tal senso l’avanguardia è determinante».

Battiato ha sottolineato la necessità sospendere le sagre, in quanto «la Sicilia ha delle bellissime tradizioni cattoliche e popolari, ma a volte sono perverse, perchè esageriamo con i festeggiamenti».

In questo tour gelese, il cantautore catanese è stato accompagnato dal dirigente del Dipartimento del Turismo Alessandro Rais, che ha garantito un’incentivazione del settore cinematografico in Sicilia. L’esibizione di Battiato al Palacossiga è stata seguita anche da comitati no Muos e Ghelas Multiservice.

«Sicuramente – ha asserito il cantautore – non sono d’accordo con l’installazione delle antenne satellitari Muos, così come non sono d’accordo con l’esistenza di Sigonella e di Birgi. Noi non abbiamo bisogno di armi, perché non le sappiamo usare. La Sicilia, anziché essere terra di aranci e limoni, luogo di cultura e di confronto tra popoli, è diventata una portaerei». Bisognava che Battiato diventasse assessore di Crocetta per riaverlo in città dopo circa 40 anni. Risalgono intorno alla metà degli anni ‘70, infatti, due sue esibizioni alla sala Multiusi di Macchitella, la prima voluta da un giovanissimo Emanuele Tuccio, già a quele tempo promoter di eventi. La seconda la volle l’Eni.

Il cantautore, allora quasi sconosciuto, a quel tempo portava in giro la sua musica sperimentale di Fetus e Pollution, accompagnato dal violinista Giusto Pio. Battiato si è sempre distinto per la sua particolare ricerca che abbraccia diversi generi musicali, dal rock alla lirica, dalla musica d’autore all’elettronica, e per la sua capacità di rinnovarsi e parlare a più generazioni. Su youtube (ce lo segnala l’enciclopedico Rosario Greco) si può trovare l'esibizione audio-live a Gela del gruppo sperimentale Telaio magnetico, con Franco Battiato (http://www.youtube.com/watch?v=UC3rEHgyZTw).

Le diverse generazioni che erano presenti martedì al Palacossiga hanno sorpreso anche il presidente Crocetta, che per l’occasione ha sottolineato la sua gelesità e la sua vicinanza alla città.


Autore : Filippa Antinoro

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