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Corriere di Gela | Il Gela sorprende se stesso
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notizia del 16/10/2006 messa in rete alle 14:50:49
Il Gela sorprende se stesso

Continua il volo del Gela, accompagnato dal tentativo di fuga dalle antagoniste. Scorrono velocemente le settimane, il ruolino di marcia si rivela sempre più entusiasmante e il team biancazzurro si spoglia definitivamente del velo di diffidenza che lo avvolgeva per acquisire una maggiore fiducia nell’animo dei tifosi, diventando oramai per alcuni una certezza, un punto di riferimento su cui riporre le speranze per il salto di categoria. Eh sì, perché il Gela è adesso una realtà, una piacevole realtà, che in fretta prova a lavare le ferite, ancora fresche, provocate dal fallimento e dalla scomparsa del vecchio Gela J.T.: merito del presidente Tuccio e dei suoi collaboratori, la cui fermezza nell’agire e nel prendere decisioni importanti rispecchia una personalità forte e sicura di sè, trasmessa a sua volta alla squadra, anch’essa concreta, determinata e cinica quando scende in campo affrontando avversari che vantano credenziali più importanti, ma solo sulla carta.
Il successo di misura conquistato a Melfi conferma ancora una volta la solidità e il pragmatismo di un Gela forse poco regale nel gioco, forse troppo Corapi-dipendente, ma per vincere i tornei di C2 basta e avanza quest’atteggiamento sparagnino, che si racchiude nel puntare tutto sulla difesa aggrappandosi all’unico pallone infilato nella porta avversaria.
A decidere il match è stato il terzino Grando (primo gol tra i professionisti per lui), un altro elemento giunto a Gela in sordina per poi sorprendere gli scettici tifosi che non lo conoscevano, e in pratica si rivede la stessa parabola evolutiva vissuta dagli artefici della promozione in C1 ottenuta due stagioni addietro: chi conosceva infatti i vari Levacovich, Carboni, Abate, Cuffa e Unniemi? Nessuno, tranne gli addetti ai lavori, e guarda caso quei giocatori giunti a Gela nell’anonimato hanno lasciato, ognuno di loro, un segno indelebile nel cuore di ciascun tifoso. Un tentativo riproposto e messo in atto dagli uomini di Sorbello: e chi, infatti, non si è già affezionato alle discese sulla fascia dell’imprendibile Corapi, all’impegno profuso in campo da Grando, alla tenacia e all’abilità nel tener palla e nel far salire la squadra mostrata da Cirillo, all’esuberanza e alla piacevole indisciplina tattica di Di Franco, e infine ai voli tra i pali del sontuoso Recchi? Questi ragazzi stanno offrendo alla platea gelese un rendimento al di sopra di qualsiasi aspettativa, forse favoriti da un campionato dal basso livello qualitativo, incoraggiati da un calendario inizialmente agevole, ma il progetto ideato dal dg Zappalà e dal tecnico Sorbello appare sin qui ineccepibile, e sebbene la strada sia ancora lunga, i problemi che accusano le rivali potrebbero favorire ancor di più la fuga dei biancazzurri in vetta alla classifica.
Lo stesso Sorbello, dopo la gara di Melfi, ha però lanciato un monito, dichiarando che questi punti sono utili per la salvezza, obiettivo primario, e per i momenti difficili che verranno. Dunque il tecnico acese attende una flessione, probabilmente atletica, dei suoi uomini, essendo consapevole di aver spremuto un po’ troppo i titolari in questo scorcio iniziale di stagione, non potendo fare pieno affidamento, per motivi vari, sulle riserve. E quando arriverà il calo, lì, nel momento più difficile, sarà appurata la forza psicologica del Gela, e se la prova verrà superata, i tifosi saranno legittimati a perseguire il sogno della C1.
Comandatore e compagni sono rimasti in Basilicata, dovendo disputare la seconda trasferta consecutiva in terra lucana contro il Potenza, compagine che mira, forse con poca convinzione, al salto di categoria. Ancora in dubbio Mancini, ma l’impeccabile prestazione offerta a Melfi dal debuttante Fabbro potrebbe indurre mister Sorbello a confermare la coppia di centrali difensivi ammirata nell’ultimo incontro.
Il problema semmai è rappresentato dall’assenza dello squalificato Berti: il sostituto naturale dovrebbe essere Parlagreco, ma non è da escludere il ripiego verso soluzioni alternative. Per quanto riguarda l’attacco Ceccarelli ha ormai recuperato, sedendosi in panchina a Melfi, ed è in ballottaggio con Di Franco per il ruolo di seconda punta. Il Potenza, dopo un avvio di stagione spumeggiante con tre vittorie nelle prime tre giornate, ha successivamente tirato i remi in barca con due sconfitte e un pari nelle seguenti tre gare di campionato. Il primo posto non è così lontano, e pertanto gli uomini di Delli Santi, reduci dalla sconfitta di Monopoli, vorranno riscattarsi puntando sulla velocità dell’attaccante Nolè, capocannoniere del torneo con quattro reti. La punta rosso-blu, forse un po’ sopravvalutata, ha però segnato le quattro marcature nelle prime due giornate, per poi mostrare in seguito d’avere le polveri abbastanza bagnate. Tra i lucani mancherà lo squalificato Dettori, pilastro dell’undici titolare, la cui assenza bilancia la squalifica di Berti patita dal Gela. Un gruppo di tifosi biancazzurri, appartenenti al gruppo “Indians 1991”, sarà presente, dopo Melfi, sugli spalti di Potenza per incitare i propri beniamini, stimolati dai recenti risultati positivi ottenuti dal team di Sorbello.


Autore : Paolo Cordaro

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