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notizia del 17/11/2013 messa in rete alle 14:46:29

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Uno slancio di femminilità nel progetto «TaccoPunta» di Alma Cannì
Una carriera nella moda durata tredici anni, una laurea in Scienze per la comunicazione internazionale e una specializzazione nel campo della Formazione e psicologia tecnologica. Lei è Alma Cannì (nella foto), uno dei volti più noti delle nostre passerelle, trentuno anni ed un ampio bagaglio di conoscenze ed esperienze alle spalle. Tenuta a battesimo dallo stilista gelese Koskanyo, Alma ci racconta di avere iniziato proprio con lui il viaggio nel mondo della moda.
«Sono diventa modella per gioco – racconta Alma – e in questa avventura ho incontrato persone splendide che mi hanno accompagnata in questo cammino.
Sono in “pensione” dalla moda – continua – da settembre 2008, ma quest’estate ho sfilato per il mio amico Koskanyo in occasione della rassegna “Gela Top 2013”, ma ufficialmente ho appeso le scarpette al chiodo da cinque anni».
Alma inizia a cavalcare le passerelle a quindici anni, ma il lavoro “serio” di modella, come lei stessa definisce, arriva a diciannove anni, quando, dopo il diploma, si trasferisce a Catania per proseguire gli studi e la carriera di indossatrice.
Da li in poi le soddisfazioni: non le piace decantare le sue esperienze lavorative a livello nazionale, così tante che nemmeno ricorda, ma ci racconta di aver posato per anni per il magazine Nonsolosposa e partecipato a trasmissioni televisive come “Ciao Darwin” e “La Kore”, l’evento dedicato a moda e bellezza, trasmesso da Rai in diretta dal Teatro antico di Taormina.
«Ho lavorato – ha detto Cannì – per diverse case di moda e sfilato per il brand spagnolo Mango, per Renato Balestra, per la stilista catanese Marella Ferrera, per Von Fustenberg e molti altri.
L’esperienza – continua – nel programma televisivo “La Kore” è stata una delle più belle. Era presentato da celebrità sempre diverse, come Cocuzza, Luisa Corna, la Marini , Milly Carlucci o altri».
– Sei riuscita a realizzare i tuoi sogni in Sicilia, hai mai pensato di lavorare altrove?
«Si, e ci ho anche provato. Ho lavorato per un paio di mesi nella capitale della moda, ma sono ritornata in patria. È davvero straziante per chi è abituato al sole vedere il cielo grigio tutti i giorni, e così sono tornata, mi mancava la Sicilia! Ho continuato a lavorare nella mia terra realizzando ugualmente i miei sogni».
– Hai deciso di istituire in città dei corsi di portamento aperti a tutte le donne che sentono di dover tirar fuori la propria femminilità. Quanto ti ha aiutata in questo la tua carriera di modella?
«Moltissimo. La moda mi ha aiutata e mi ha fatto acquisire autostima. Ho vissuto in maniera problematica gli anni da adolescente, ma se non avessi attraversato quella fase di rifiuto non sarei arrivata qui oggi. L’idea di dare inizio a Taccopunta è piaciuta a molti, che mi hanno proposto di portarla fuori dalla Sicilia. Lo farò, ma prima voglio partire dalla mia città.
Desidero che le donne comprendano che la bellezza vera è quella interiore, la parte invisibile di noi che dobbiamo allenare. Prendendo coscienza delle nostre doti segrete riusciremo a comprendere l’invisibile, la nostra reale essenza energetica al fine di esternarla e mostrare la nostra bellezza. L’ho provato sulla mia pelle ed è per questo che voglio provare ad insegnarlo agli altri».
È dopo la laurea che Alma abbandona definitivamente la carriera di modella per cominciare a lavorare all’intero di un’azienda internazionale, un franchising sito a Catania, come responsabile di un progetto avente come obiettivo la formazione motivazionale e il miglioramento delle doti per la crescita della persona.
Da qui si sviluppa in Alma una coscienza che la spinge ad aiutare le donne, in quanto sostiene che l’acquisizione della propria coscienza e di sé, sono la cosa più importante.
– Come nasce l’idea di TaccoPunta?
«L’idea è nata dal mio amore per la moda, per il mio lavoro all’interno dell’azienda internazionale “Compagnia della bellezza” e dalle mie passioni per le materie olistiche. Qui ho incontrato persone squisite che mi accompagneranno in questo progetto, come Serenella Ballore, formatore motivazionale olistico, Roberto Gervasi e Daniele Cutroni, fondatori nel 2005 di EmotionJoyà, che si occupano di lavorare nel mondo delle percezioni».
Nelle lezioni di TaccoPunta che inizieranno a dicembre Alma lavorerà sul portamento delle ragazze, insegnando loro a camminare bene sui tacchi.
«Mi rendo conto – afferma Alma – che è un concetto difficile da spiegare! Il mio lavoro sarà quello di aiutare chi parteciperà alle lezioni ad esternare la propria femminilità. Non modificherò la camminata delle partecipanti, ne tenterò di omologarla a quella di qualcun’altra. Sono contraria alla spersonalizzazione. Chi deciderà di partecipare – continua – dovrà prendere consapevolezza delle proprie doti, portando a lezioni le proprie scarpe con il tacco preferite, per comprendere insieme a me come migliorare il proprio equilibrio e andamento! Il mio obiettivo è focalizzarmi sul risveglio delle coscienze femminili. Taccopunta – ha concluso – è un nuovo concept di palestra, che mira ad allenare la crescita della bellezza interiore, il linguaggio che parla e comunica attraverso corpo, mente e spirito».
– Cosa consigli alle ragazze che vogliono fare le modelle?
«Io non mi sento di dare consigli. I consigli sono buoni solo per se stessi. Mi sento solo di dire che qualora ci sia un complesso è opportuno superarlo, e, se si ha un sogno, bisogna provare a realizzarlo o a crearlo. La nostra realtà è data dalla storia che ci raccontiamo».
Alma cura il sito www.taccopunta.it ed è presente in tutti i canali social come Facebook e Twitter. Info e i contatti sono fruibili sul sito che Alma cura personalmente e aggiorna con post di attualità sul mondo delle donne, dei tacchi e della femminilità in tutte le sue forme.
Autore : Vanessa Ventura
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