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Corriere di Gela | Agimus e Istituto "Navarra", la musica torna di casa a Gela
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notizia del 17/04/2004 messa in rete alle 14:04:59
Agimus e Istituto "Navarra", la musica torna di casa a Gela

La stagione concertistica gelese sta attraversando un momento particolarmente felice: sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo;
E, quel che più conta, è che ai concerti del sabato e della domenica si accosta sempre più gente, soprattutto giovani e giovanissimi attratti da una costante ansia di sapere ed addentrarsi nel mondo musicale.
C’è, dunque, a sottolineare quanto asserisce il prof. Luciano Vullo, “ansia di conoscenza”, di filosofia verso l’azzeramento di sensi stabili del quotidiano”. Gela ha una tradizione musicale di tutto rispetto; ed oggi un trio (non concertistico) composto da Rosario Crocetta, Maria Morinello e Luciano Vullo, attraverso l’Istituto Musicale “G. Navarra” rinverdiscono e rilanciano questa tradizione, diversificandola e strutturandola mediante nuovi e moderni criteri.
Al sindaco, all’assessore e alla dirigente Morinello si affianca il direttore artistico Pietro Cavalieri.
Il corpo, l’ossatura dell’istituto è rappresentato dai vari docenti suddivisi nelle discipline che, oltre a diffondere attraverso i corsi specialistici il linguaggio musicale, si esibiscono settimanalmente per il pubblico di Palazzo Ducale, mettendo in evidenza il prestigio della professionalità ed il mistero dell’interpretazione.
L’istituto musicale “G. Navarra” prende il nome da una delle figure più rappresentative della città.
Giuseppe Navarra nato da una nobile famiglia gelese il 7 luglio 1888, figlio di Giacomo che fu sindaco dal 1904 al 1911; dopo gli studi si recò a Milano per frequentare il Conservatorio musicale di Santa Cecilia.
Arturo Toscanini gli affidò la sua bacchetta, come riserva, e lo condusse con sè in una tournè lirica negli Usa.
Il Navarra nella nostra città si adoperò per la creazione di una scuola normale di musica che, successivamente, divenne un liceo musicale.
Fra gli anni 1938 e 1940 ebbe incarichi nell’amministrazione comunale e, subito dopo la seconda guerra mondiale, fu anche candidato al Senato e all’Assemblea Regionale.
Una storia esauriente e più approfondita su questo figlio di Gela è stata tracciata nel 1990, per le edizioni dell’Ariete di Siracusa, da Nuccio Mulè e Renzo Guglielmino, nel volume “Un secolo di personaggi gelesi dimenticati”. L’opera di Giuseppe Navarra rivive, invece, attraverso l’attuale istituto musicale voluto dall’assessorato all’Istruzione, Università e Risorse.
I concerti domenicali dell’istituto si tengono nella sala del Ducale; una sala accettabile sotto il profilo acustico (ne fanno fede gli “andanti” e gli “allegri” negli assolo degli artisti come, ad esempio, il flautista Gino Sgroi accompagnato al pianoforte da Francesca Innocenti in occasione dell’ultimo concerto).
In quel concerto furono eseguite musiche di Schumann, Strawiskij, Paulnec e Brahms che richiedono una particolare acustica; e questa mal si concilia con il palcoscenico che necessita di una radicale manutenzione e di un impianto di luci più appropriato.
Per l’ottava stagione concertistica gelese dell’Agimus, sempre a Palazzo Ducale, i sabato pomeriggio si alternano, chiamati dal direttore artistico Maestro Crocifisso Ragona, una nutrita schiera di validi concertisti siciliani che contribuiscono a rendere vivo l’interesse per la musica classica da parte di un auditorio sempre più partecipe a questa componente della cultura sotto il profilo musicale.
E’ auspicabile che nella prossima stagione venga dato più spazio anche alla musica di qualità jazzistica ed a quella d’avanguardia. Ciò per avere una visione la più vasta possibile della musica d’oggi; in un mondo artistico che si rinnova molto più velocemente che nel passato.


Autore : Federico Hoefer

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