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Corriere di Gela | Gela, contro il Melfi ricomincia la scalata
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notizia del 19/02/2007 messa in rete alle 13:38:51
Gela, contro il Melfi ricomincia la scalata

A Gela arrivò nel gennaio del 2002 in prestito dal Paternò di Pasquale Marino e in cambio dell’esperto Brutto. Giunse su richiesta del tecnico che ne favorì l’esplosione in D con la Panormus, ovvero Santino Nuccio, il quale attraversava un momento di difficoltà e s’augurava che il neo-acquisto diventasse il nuovo pilastro del Gela. Ma Giampietro Clemente, reduce da un infortunio, deluse immediatamente al debutto facendosi espellere ingenuamente, e fu oggetto di una furiosa scenata dell’allora presidente Fraglica dopo un’inguardabile prestazione avuta proprio a Paternò. Contratto rescisso in un baleno e rientro nel club etneo con cui Clemente a fine stagione vinse i play-off festeggiando la promozione in C1. Ecco la breve storia del maggiore rimpianto del Gela negli ultimi dieci anni, un fantasista dal gran talento che, dopo Paternò, ha vinto altri due campionati di C2 con Vittoria e Gallipoli, e ogniqualvolta incrocia il Gela lo castiga puntualmente come accaduto lunedì nel posticipo con il Benevento.
Erronee valutazioni che a volte possono verificarsi, ogni club ha i suoi rimpianti, con anatroccoli diventati cigni in altre squadre, e oltre a Clemente, nella storia gelese degli ultimi anni è opportuno ricordare altri elementi sottovalutati come Cherubini e Dall’Acqua. Semmai va attribuita qualche responsabilità a chi non ha saputo valorizzarli, perché i giovani di qualità, con i loro alti e bassi, meritano un’attesa più o meno lunga e occorre motivarli continuamente. Anche nel Gela di Sorbello i giovani esplosi nella prima parte del campionato hanno alzato il freno a mano, ma la fiducia nelle qualità dei vari D’Aiello, Di Franco, Ceccarelli e Corapi rimane elevata e probabilmente torneranno a fare sfracelli nel finale di stagione, una volta superato il momento-no attraversato individualmente ma anche dall’intera squadra. In trasferta l’undici biancazzurro continua a collezionare sconfitte, a volte meritate e a volte no, ma la sensazione generale, avvertita anche in seno alla tifoseria, si riduce ad una misura ormai colma, al limite della sopportazione, verso un rendimento eccessivamente asfittico, in termini di risultati, rimediato lontano dal Presti.
Sette sconfitte in undici gare, la terza consecutiva, con una squadra che stenta soprattutto a rendersi pericolosa in attacco, frutto di una mentalità proiettata principalmente verso la copertura difensiva, fase che il Gela applica egregiamente, e rivolta tenuemente verso l’attacco, puntando su eventuali contropiede che l’undici di Sorbello difficilmente riesce ad eseguire. Il tecnico acese prova a rimescolare le carte del mazzo, sul campo sannita hanno debuttato positivamente Berger e D’Alessandro, e la prestazione si è rivelata abbastanza confortante, con un pari che appariva in dirittura d’arrivo qualora D’Aiello non avesse ingenuamente subìto un espulsione che avrebbe potuto evitare. Il Gela formato-trasferta quindi sembrerebbe in ripresa, considerata anche la caratura del Benevento di Simonelli, e quando si giocherà sui prossimi campi di Lamezia, Marcianise e Monopoli, ossia contro avversari altrettanto impegnativi, sarà possibile appurare o meno la crescita del rendimento esterno.
Intanto c’è un doppio turno casalingo, di media difficoltà, da superare positivamente: al Presti saranno di scena rispettivamente il Melfi e il Potenza, due squadre lucane che attraversano stati di forma differenti, con i primi in gran spolvero e i secondi in leggera crisi. Il Melfi, dopo un inizio di stagione difficile, con nove punti nelle prime dodici giornate e conseguente esonero del tecnico Modica, ha cambiato marcia con Castellucci conquistando quattordici punti nelle successive nove. Sul campo lucano risale l’ultima vittoria esterna del Gela, ma domenica biancazzurri troveranno innanzi a sé un avversario più impegnativo, trasformato da alcuni innesti giunti dal mercato invernale tra cui spiccano l’ex Umberto Brutto e l’attaccante De Angelis.
E’ ovvio però che il team di Sorbello possa aver la meglio sugli avversari, e al di là della formazione che sarà schierata e che rappresenta un rebus, soprattutto per quanto concerne il centrocampo, ci si aspetta un Gela equilibrato in campo sul piano tattico ma aggressivo sin dall’inizio con una gran voglia di tornare al successo. Il bottino pieno costituirebbe un buon viatico anche per la dirigenza, che all’inizio della settimana ha ordinato ai giocatori il silenzio-stampa per ritrovare la serenità e per protestare contro l’irriverente atteggiamento della Rai che ha mandato in onda, sul canale satellitare, Benevento-Gela in differita e non in diretta senza una comunicazione tempestiva in grado di tutelare i tifosi di entrambi i club. Per motivi di palinsesto appare legittima la scelta dell’emittente nell’assegnare priorità alla diretta di una gara del torneo di Viareggio che avrebbe potuto garantire maggiore audience, ma bastava comunicarlo alle società e alla Lega il venerdì o il sabato per far sì che le squadre potessero scendere in campo la domenica e non il lunedì, e per evitare che i tifosi chiedessero permessi lavorativi al fine d’assistere ad una diretta inesistente.


Autore : Paolo Cordaro

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