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Corriere di Gela | Comunicazione pubblica, questa sconosciuta
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notizia del 09/12/2007 messa in rete alle 12:51:39

Comunicazione pubblica, questa sconosciuta

“Comunicazione pubblica e università. Formazione, esperienze e pratiche”. Questo il tema della giornata di studio promossa dalla facoltà di lettere e filosofia di Catania e dall’associazione italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale, che si è tenuta lunedì scorso e alla quale hanno partecipato anche gli studenti di Gela (nella foto) iscritti al corso di laurea in Scienze della Comunicazione, accompagnati dal dott. Emanuele Antonuzzo. Al monastero dei Benedettini, nell’auditorium Giancarlo De Carlo, nel corso della giornata, dopo i saluti del magnifico Rettore dell’Università Recca, del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Iachello, si sono susseguite interessanti relazioni tenute da emeriti studiosi e cattedratici, coordinati dal presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazione prof.ssa Verderame. Ciò che emerso è stata una valutazione unanime della comunicazione pubblica in Italia: largamente inadeguata al ruolo, lontana dai cittadini e dalle loro esigenze. Questo è stato ribadito dalla dott.ssa Laudani del comitato scientifico nazionale dell’associazione italiana comunicazione pubblica nel suo intervento, incentrato sul nuovo statuto della pubblica amministrazione e della cittadinanza attiva.
Ha messo in evidenza come questa considerazione sia in contraddizione con i nuovi diritti e la legge a tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione.
Si è parlato inoltre del ruolo dell’Urp, dell’applicazione della legge 150/00 che non viene attuata in tutti i suoi articoli. Di questo ha relazionato il prof. Sammartano dell’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Università di Catania.
Tra gli interventi della mattina, quello del presidente della conferenza nazionale delle facoltà e dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione dott. Morcellini (“comunicazione pubblica: compiti ed esperienze della formazioner universitaria”) e quello della prof.ssa Priulla, della facoltà di scienze politiche a Catania che ha disquisito su “Comunicazione pubblica e senso comune”. La Priulla si è soffermata sul vero ruolo delle relazioni pubbliche, mettendo in risalto la diversità di interpretarne le funzioni tra comuni del nord e del sud.Un intervento davvero qualificato. La prof.ssa Lalli dell’università di Bologna relazionando sulla “responsabilità sociale della comunicazione pubblica”, intesa come etica, ha messo in evidenza come questa comporti un rapporto chiaro con i portatori di interesse che sono i cittadini; rapporto che deve essere basato sulla fiducia, correttezza, trasparenza, comunicazione, informazione, rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Ha ribadito che la comunicazione può essere una risorsa per una cittadinanza più attiva e partecipe, producendo un senso di appartenenza.
La prof.ssa Mariaeugenia Parito, docente di sociologia della comunicazione al corso di laurea in scienze della comunicazione alla facoltà di lettere e filosofia di Catania, ha parlato di “Comunicare con i cittadini a più dimensioni”. Ha affermato che la comunicazione pubblica è uno strumento di orientamento per i cittadini, di semplificazione della realtà dei diversi ambiti di senso in cui questi si muovono e perciò è fondamentale il ruolo del comunicatore pubblico che deve essere altamente competente e qualificato ed essere in grado di gestire la complessità della realtà in cui oggi viviamo. Il prof. Centorrino dell’Università di Messina ha parlato dell’esperienza dell’ateneo messinese, dove è stato creato “unimevents”, un web-tv giornale, mettendo in evidenza l’originalità dell’esperienza, focalizzata sul destinatario, inteso come unico ricevente, e cioè gli studenti, che hanno il doppio ruolo di emittente e destinatario dell’evento. Si è parlato inoltre del laboratorio multimediale di sperimentazione audiovisiva “La musa” e di Tgflett, a cura di De Filippo dell’Università di Catania e di siti internet istituzionali. Ad illustrane l’utilità Francesco Pira (nella foto), siciliano (di Licata) dell’Università di Udine, che ha messo in evidenza le competenze necessarie per elaborare e gestire siti, portali e blog, parlando del suo lavoro di monitoraggio degli stessi svolto con gli studenti di Udine.
La partecipazione al convegno è valsa agli studenti il riconoscimento di crediti formativi; per gli operatori del settore attestati.


Autore : Cinzia Sciagura

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