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Corriere di Gela | Divisioni e veleni in salsa comunista
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notizia del 22/03/2009 messa in rete alle 12:37:25
Divisioni e veleni in salsa comunista

Se a livello nazionale il Partito dei Comunisti Italiani sembra disponibile, sotto la guida unilaterale di Oliviero Diliberto, ad aderire ad una lista unica insieme al Partito della Rifondazione Comunista di Paolo Ferrero, al fine di rilanciare un forte messaggio di stampo comunista, perlomeno nella prospettiva delle imminenti elezioni europee; a livello locale, e nella fattispecie cittadino, il contesto si complica decisamente.
Il Pdci gelese ha, soprattutto negli ultimi anni, costituito un esempio da seguire in Sicilia: se la presenza del partito tendeva a declinare anche in realtà fondamentali (Catania e Palermo su tutte), viceversa, quasi a voler seguire una legge di proporzionalità inversa, la sua incidenza si estendeva, ramificandosi, sul territorio gelese.
Un simile successo deve necessariamente addebitarsi alla notorietà, anche mediatica, acquisita, fin dal momento della sua prima elezione, da Rosario Crocetta, assurto al ruolo di leader carismatico del partito, e più in generale dell'intera sinistra siciliana, priva, almeno negli ultimi anni, di personaggi di alto spessore.
Il Pdci gelese ha così assunto le sembianze di una sorta di partito ombra, operante alle spalle di un vero e proprio trionfatore della scena politico-sociale; sposando in toto tutte le cause fatte proprie dal sindaco Crocetta, in primis quella della lotta all'egemonia mafiosa, lo stesso partito stabilì una linea di assoluta condivisione con gli intenti proclamati dal suo massimo rappresentante. Una simile descrizione sembra però destinata agli archivi della cronaca politica locale: una tempesta pare essersi abbattuta, sprigionando una violenza distruttrice, sulle fondamenta, una volta solide, del Partito dei Comunisti Italiani.
Una delle anime più appassionate dell'intera compagine locale, l'ex segretario Anna Bunetto, non avendo ottenuto una riconferma, attesa da diversi tesserati, ha deciso di defilarsi; l'attuale rappresentante dello stesso partito in Consiglio comunale, Giovanna Cassarà, assumendo posizioni diametralmente contrastanti con quelle dello storico padre dei comunisti gelesi ed attuale presidente regionale del partito, l'ex senatore Salvatore Crocetta, si è ufficialmente collocata all'esterno di questo.
Pur in presenza di siffatte oscillazioni, decisamente gravose per un partito già orfano del sindaco Rosario Crocetta, tesseratosi pochi mesi addietro per il Partito Democratico, attualmente retto da Dario Franceschini, si è ugualmente proceduto alla nomina del nuovo segretario cittadino: il difficile incarico è stato affidato a Graziano Orazio Portelli, già componente del direttivo politico, organo divenuto, a causa dei nuovi componenti, fiamma di uno scandalo tutto interno al partito, prodotto dall'eccessiva presenza al suo interno di prossimi congiunti del presidente regionale, Salvatore Crocetta (e di conseguenza dello stesso Rosario Crocetta), oltre che dell'attuale consigliere provinciale, Giovanni Cacioppo.
Allo stato attuale, dunque, niente appare certo, tutto viene rimesso in gioco, non è più scontato il posto all'interno della giunta comunale (anche se la rosa dei tre nomi è stata ugualmente formulata): l'unica conseguenza che dovrebbe caratterizzarsi per un certo livello di sicurezza è quella dell'emorragia di tesserati che si verrà a produrre a causa di coloro che decideranno di aderire alle future scelte delle uscenti Bunetto e Cassarà.
Il Pdci, come sostenuto da molti, ritorna sotto il controllo dei Crocetta, determinando una strana forma di reggenza estendibile ad un altro soggetto politico, il Pd, attualmente privo di una qualsiasi figura di comando, e possibile obiettivo, in assenza di serie alternative, del nuovo aderente, Rosario Crocetta.
Ed il futuro delle due fuoriuscite?
Per quanto concerne il destino politico di Anna Bunetto non sembrano profilarsi soluzioni immediate e di semplice interpretazione, anche se l'area comunista si presenta pur sempre come la più probabile.
Le sorti del consigliere comunale, Giovanna Cassarà, sono invece decisamente intrecciate a quelle del movimento politico Democrazia e Socialismo: non è un mistero per nessuno, infatti, l'assoluta concordanza di vedute tra l'unica rappresentante femminile nel civico consesso ed il capogruppo di DeS, Paolo Cafà, sempre disponibile ad accogliere all'interno della sua nuova creatura un alleato affidabile del calibro della Cassarà; addirittura l'annuncio ufficiale di un simile passaggio sarebbe imminente, poiché l'unico vincolo che, nel corso di questi travagliati mesi, ha indotto l'ex consigliere Pdci ad astenersi da una simile mossa è stato quello del senso di responsabilità nei confronti del vertice dirigenziale del partito comunista, ormai totalmente modificato.


Autore : Rosario Cauchi

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