Corriere di Gela | Federico III di Gela, nuovo Re della Provincia. Scacco matto ai giocolieri della politica

Federico III di Gela, nuovo Re della Provincia. Scacco matto ai giocolieri della politica

Tutto come sperato, ma anche come previsto. La consultazione per l’elezione del nuovo Presidente dell’Amministrazione Provinciale e dei componenti del nuovo Consiglio di palazzo Di Bartolo si è conclusa con lo straripante successo del gelese on. Pino Federico (MpA.), il quale, nel breve volgere di alcune settimane, ha ottenuto un doppio successo personale: a metà del mese di aprile è stato eletto deputato regionale; ora, con il sostegno dei partiti del centro-destra, ma, soprattutto, degli elettori di Gela e dei comuni della fascia meridionale del territorio provinciale, presidente dell’Amministrazione provinciale di Caltanissetta. Con una percentuale 63,58 %) che, da sola, la dice lunga su un risultato che, pur non essendo scontato, comunque, era facilitato da quell’autentico assist ottenuto dai dirigenti del Partito Democratico, i quali, avendo utilizzato la burla delle primarie per agevolare la candidatura del sindaco di Caltanissetta, Salvatore Messana, hanno ricevuto dall’elettorato, seppur allegoricamente e con il democratico strumento del voto, degli autentici ceffoni, di cui, mi auguro, conserveranno a lungo il pedagogico ricordo.
Beninteso, non è – come si vorrebbe, miseramente, far credere – una questione di campanile o di principio; si tratta, piuttosto, della legittima rivendicazione della leadership provinciale da parte della maggioranza dell’elettorato, che vive ed opera nel sud del territorio, quello cioè più comunemente indicato e conosciuto, come il Gelese (comprendente, oltre a Gela, i comuni di Butera, Niscemi, Mazzarino), dove, per intenderci, vive più della metà della popolazione e, quindi, dell’elettorato provinciale. Che avendo preso coscienza della propria forza numerica e del consequenziale determinante ruolo che può esercitare nella scelta del vertice dell’Amministrazione provinciale, non si fa più turlupinare da chi ancora pensa di poter barare, per il proprio personale tornaconto o per pagare cambiali che non avrebbe dovuto sottoscrivere, non disponendo dei “fondi” necessari per onorare il debito (sic!).
Il nuovo presidente deve, come primo adempimento, formare la squadra degli assessori che lo dovranno collaborare nella realizzazione del programma. E’ evidente che i partiti che lo hanno sostenuto in questa (difficile, ma solo in apparenza) battaglia elettorale vorranno avere la loro “visibilità” (è l’elegante eufemismo cui si fa ricorso per rivendicare la presenza dei rispettivi rappresentanti nella Giunta provinciale e in tutti gli organismi che si andranno a costituire fra breve).
La scelta degli assessori deve essere equilibrata, ma deve tener conto anche del doppio incarico del neo presidente. Il quale non avendo il dono dell’ubiquità non potrà essere fisicamente e contemporaneamente presente a Palermo ed a Caltanissetta. Ecco perché è indispensabile un “squadra” coesa che possa continuare la decennale opera di Filippo Collura.

Autore : Elio Cultraro

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