notizia del 11/02/2008 messa in rete alle 11:38:08
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Software libero, per risparmiare milioni di euro
L’Amministrazione della Provincia di Bolzano (che non è poi tanto grande), da sola, risparmia oltre un milione di euro l’anno, utilizzando software libero e non commerciale. Questo emerge da un servizio del programma Report andato in onda il 29-04-07, su RAI-3, intitolato "risparmio digitale”. Beppe Grillo, nel V-DAY di Bologna a Piazza Maggiore, del 08-08-07, si è scagliato, con veemenza, contro i politici italiani che potrebbero risparmiare tanti milioni di euro imponendo alla pubblica amministrazione l’uso del software open source (libero e gratuito) ed invece non lo fanno. Ormai tutti cominciano a parlare di software libero, Sicuramente è un bene, ma sarebbe ora di passare concretamente ai fatti.
Ormai quasi tutti utilizzano un computer, vuoi a casa, vuoi al lavoro, ma pochi sanno che si potrebbero risparmiare un mucchio di soldi se solo venisse utilizzato il software libero. Un computer per funzionare necessita di software (programmi) il cui costo può superare il valore stesso della macchia. Non parliamo di programmi specialistici che hanno costi esorbitanti, parliamo di quei programmi indispensabili per il funzionamento del computer che tutti, nell’uso comune, utilizziamo. Sicuramente tutti sanno che necessita Windows (sistema operativo), Word (facente parte di Office), il programma antivirus, quello per masterizzare, quello per vedere i film in dvd, per citarne solo alcuni. Ebbene, solamente questi programmi, costano più del computer medesimo. Qualcuno potrebbe dire: “ma io li ho trovati già nel computer quando me lo hanno venduto, quindi non li ho pagati”. Le cose non stanno così, in quanto, o si è pagato il software senza saperlo, oppure si ha un software senza licenza, quello denominato “software pirata” e quindi si è passibili di azioni legali, in quanto evasori dei diritti d’autore. La pratica della pirateria software, oggi, è diffusissima, specialmente nell’ambito domestico, meno in quello pubblico e/o lavorativo.
I’ing. Antonio Cantaro (nella foto), docente di topografia, presso l’Istituto Superiore “Majorana” pergeometri ed i Servizi Sociali di Gela, a riguardo, ha dichiarato: “Ma com’è possibile che la gente non si rende conto di avere tanto software libero e gratuito a portata di mano e paga profumatamente le licenze di tanto software commerciale, per poi avere le stesse prestazioni e spesso pure inferiori?” Ma proprio su iniziativa del prof. Cantaro, è nato un progetto: “Software Libero - La Scuola: utilizzatrice e promotrice delle libere risorse”. Il progetto è ambizioso ma fattibile. Ecco casa dice il docente fautore dell’iniziativa:
“Probabilmente siamo l’unica scuola della Sicilia o almeno una delle pochissime, ad avere un’aula computer, da 16 postazioni, funzionante completamente ed esclusivamente col software libero, ovvero Linux in versione Debian (Ubuntu 7.10), OpenOffice & Co. Quali sono i vantaggi? Vi narro, per iniziare, un piccolo aneddoto. Nel mese di ottobre del 2007, sono venuto a conoscenza che la nostra scuola era in procinto di ricevere una fornitura di computer per la nuova aula d’informatica. Il nuovo dirigente scolastico, prof. Vito Parisi, venuto a conoscenza delle mie competenze nel settore, mi chiese di dare un’occhiata al contratto di fornitura. Erano previsti un totale di otto computer con relativo software a pagamento. Troppo pochi per avere un’aula in grado di ospitare una classe. Sapete com’è finita? Con gli stessi soldi, grazie anche alla sensibilità del vincitore della gara, sig. Barone di Gela, i computer sono diventati ben 16 (dico sedici), in grado di soddisfare appieno i bisogni di un’intera classe. Vi chiederete come abbiamo fatto. Semplice, abbiamo sostituito tutto il software a pagamento previsto dalla fornitura (che poi non era neppure molto, sempre per questioni economiche) con software libero e gratuito. Quindi, prima ancora che il progetto “software libero” decollasse, abbiamo ottenuto, praticamente, il raddoppio delle postazioni computer. Ditemi se questi non sono grossi benefici”.
Riportiamo, per stralci, alcuni brevi tratti del progetto portato avanti dall’ing. Cantaro:
“Il progetto si prefigge lo scopo di rendere la scuola fruitrice e promotrice delle libere risorse software (open source) oggi copiosamente disponibili e di ottima qualità.
Gli obiettivi principali: 1) Abnorme risparmio economico, in termini di acquisto ed aggiornamento di software. Si otterrà un ri-sparmio di primo impianto variabile da un minimo di ? 300,00, fino a svariate migliaia di euro per ogni computer. Successivamente, per gli aggiornamenti, si otterrà di un risparmio minimo di almeno ? 100,00 per computer e per anno che potrà arrivare a svariate centinaia di euro, secondo il software installato; 2) Possibilità di utilizzare hardware, anche datato (i vecchi computers); 3) Entrate economiche per le scarne casse scolastiche derivanti dall’attività di formazione del personale degli enti locali. Successivamente, potrà estendersi all’intero territorio (imprese, professionisti, privati, ecc); 4) Formazione dei docenti interessati e degli studenti motivati in grado di crearsi un lavoro redditizio in forma propria ed autonoma”.
Sempre con riferimento al progetto del prof. Cantaro, che dopo un’accurata analisi economica prevede, per sottostima, un risparmio di almeno euro 9.000.000 (novemilioni) in ambito regionale, nelle conclusioni si legge: “Pur tuttavia se le superiori cifre sono ambizione, anche il raggiungimento del solo 30% degli obiettivi ipotizzati, seppure nel corso di alcuni anni, significherebbe una notevole vittoria ed avrebbe dato origine ad un’inversione di tendenza che vede il sud e la Sicilia in particolare, quale cenerentola delle regioni per sviluppo ed intraprendenza. Con la dovuta diffusione di questa iniziativa, anche con l’ausilio dei media, si otterrebbe, oltre un consistente risparmio economico, anche una rivalutazione, estremamente positiva, dell’immagine della scuola, della città e dell’intera regione siciliana. L’unica cosa che non deve mancare è il coraggio, anche se l’obiettivo sembra difficile da raggiungere. In ultimo e non per ultimo, si deve considerare il fatto che, docenti, alunni e personale in genere, potrebbero portare, liberamente, a casa qualsivoglia software col solo costo del supporto (cd o dvd che non supera i 50 centesimi di euro), senza incorrere in sanzioni legali. Anche i meno abbienti avrebbero la possibilità di utilizzare, in casa, ogni sussidio didattico, gratuitamente e senza onere o rischio di sorta”.
Il progetto ha ormai preso il volo ed il 31gennaio scorso, dalle ore 16.00 ad oltre le 19.00, si è tenuta la seconda lezione sull'utilizzazione del software libero (Linux), a cura del prof. Cantaro. La partecipazione è stata totale. Il corso si propone di formare cinque squadre composte, ognuna, da un docente e due alunni, che costituiranno la punta di diamante per la penetrazione e la diffusione del software libero nella scuola e nel territorio. Erano presenti, oltre gli alunni-assistenti, i professori: Agati, Gerbino, Giardina, Gorgone, Morselli e Vella. Gli argomenti trattati hanno suscitato tale e tanto interesse da fare slittare la fine dei lavori oltre l’orario previsto. Per ulteriori dettagli e particolari visitare il sito web della scuola: http://www.istitutomajorana.it.
nel sito in particolare sono presenti due articoli sul software libero con i filmati di RAI-3 e Beppe Grillo. Sempre nel sito si trovano interessanti risorse quali manuali in Pdf e manuali on-line che guidano, passo passo, con semplicità, ordine e metodologia, a tutte le operazioni necessarie per ottenere le massime prestazioni dal proprio computer. Sono indicati i metodi di ottimizzazione e i softwares, gratuiti, necessari (come scaricarli e come utilizzarli). Sono presenti pure numerose video-guide per la visualizzazione immediata di ogni operazione (comprese quelle sull’utilizzazione dei programmi).
Al prof. Cantaro è stato chiesto se è fiducioso sulla riuscita dell’impresa. Così ha risposto: “Visitando il nostro sito, si puuò constatare che siamo in grado di far bene le cose. Ne è palese un esempio: è appena nato e riceve circa 1.000 visite/giorno. Pare proprio che se pur on-line da appena un paio di settimane, non siamo certamente gli ultimi arrivati. Contiamo di avere almeno 2.000 visite giornaliere nel giro di un mese. Tanto enorme successo significa che siamo molto determinati e cocciuti. Grazie al lavoro di molti colleghi ed al supporto del dirigente, insieme all’impegno profuso con costanza ed intelletto, abbiamo ottenuto questi meravigliosi risultati. Se tanto successo abbiamo ottenuto col sito, non vedo perché non dovremmo ottenerlo pure con l’iniziativa sul software libero, visto che l’impegno e la determinazione non cambiano”.
R.C.G.
I Vostri commenti
Si e magari far venire da fuori sistemisti linux...
Autore: paolo scicolone
data: 17/02/2008
Mi permetto di rispondere ad commento di Paolo Scicolone. Leggendo bene l'articolo si capisce che non dovrà venire nessun sistemista Linux da fuori. Usare Linux, Open Office, ecc..., è più facile di usare Windows & Co. Proprio l'altro ieri ho istallato Linux nel computer della sala professori. Tutti lo usano tranquillamente e senza spiegazioni di sorta. Alla stessa maniera viene usato Open Office al posto di Microsoft Office, senza nessun problema. Non c'è alcuna differenza, anzi, una c'è: uno è completamente gratuito, l'altro costa 500 euro per ogni computer (Windows + Office). Antonio Cantaro.
Autore: Antonio Cantaro
data: 17/02/2008
Tra tante e-mail ricevute, per l'articolo sul software libero, riporto uno stralcio di quella spedita da Giuseppe:
“…Salve trovo il vostro sito molto interessante e ben fatto.
Sono d'accordissimo con lei per quanto riguarda l'open source. Era anche una mia idea
questa dopo aver sentito il servizio su bolzano molto tempo in tv. Ma purtroppo Gela
è un paese particolare, lavorano sempre i soliti e soprattutto all'amministrazione sa
che gli importa di risparmiare fior di quattrini usando l'open source...e magari coi
soldi risparmiati aiutare un pò di gente bisognosa...”
Approfitto per rettificare i prezzi di cui al mio commento precedente. Io non compro certamente prodotti Microsoft quindi non ero aggiornato. Un breve giro in internet è stato sufficiente per ottenere i prezzi ufficiali. Bisognerebbe considerare le versioni non base per raffrontarle con Linux che è completo.
Windows Vista Business: 299$ (upgrade: 199$);
Windows Vista Home Premium: 239$ (upgrade: 159$);
Windows Vista Home Basic: 199$ (upgrade: 99.95$);
Windows Vista Ultimate: 399$ (upgrade: 259$);
Da Microsoft arrivano ulteriori informazioni sulla prossima versione di Office, il cui nome commerciale sarà Office 2007.
Per la versione Standard è stato fissato un prezzo pari a 399 dollari,
mentre per la versione Professional si parla di 499 dollari. In entrambi i casi le cifre non differiscono dai prezzi attuali.
Pertanto superiamo e di molto i 500 euro, per avere software di cui dovremo poi pagare gli aggiornamenti per ogni nuova versione (upgrade). Col software open source anche gli aggiornamenti sono gratuiti.
Antonio Cantaro,
Autore: Antonio Cantaro
data: 17/02/2008
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