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Corriere di Gela | La Margherita cerca l’unità interna
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notizia del 10/01/2006 messa in rete alle 11:37:33

La Margherita cerca l’unità interna

Crocetta (nella foto) resta a fare il sindaco e semmai da Roma dovessero chiamarlo per un incarico governativo nel caso di vittoria del centrosinistra, valuterebbe l’ipotesi di accettare. Si chiude un anno in cui la politica ha avuto alti e bassi. Fibrillazioni di vario genere hanno toccato un po’ tutti i partiti sia dell’area di centro destra che di centro sinistra. Mentre in quest’ultimo schieramento qualcosa trapela nel primo tutto è ancora in discussione. Si dice che lo stesso Ventura è ancora in forse. Tutto dipenderà dalle decisioni che l’interessato prenderà quando saprà quale posizione gli verrà attribuita nella lista. E’ probabile che entrando nei primi posti, è chiaro che accetterà di candidarsi. Sembra che la cosa sia scontata.
Per quanto riguarda le regionali, si fa insistente il nome di Pino Federico (Nuova Sicilia) e di Franco Giudice (Forza Italia) che ci conferma una sua “possibile candidatura”. In quota centrodestra, al momento altri nomi non ne circolano.
Nel centro sinistra sembra scontata la candidatura di Lillo Speziale, che come già avvenne cinque anni fa potrebbe provare prima alle politiche (aprile) quindi alle regionali (giugno) in caso di bocciatura alla Camera. Speziale dovrà comunque vedersela con segretario della Camera del lavoro Emanuele Scicolone che negli ultimi mesi è stato molto attivo non solo a livello sindacale (punta a una candidatura alle regionali). L’esponente del Pdci Morinello sembra non avere rivali e pur con qualche incertezza dovrebbe essere il secondo in lista per la Camera, dietro al segretario Diliberto. A conti fatti sembra essere la candidatura più credibile, visto che se scatta il seggio per i comunisti, optando Diliberto per un’altra circoscrizione, avrebbe via libera Morinello. Infine, il ritiro di Donegani dalla corsa alla Regione, molto apprezzato dai vertici del partito.
Ma veniamo al caso della Margherita, il cui gruppo consiliare dovrebbe darsi presto un nuovo capo super partes. Abbiamo chiesto conferma al consigliere Davide Giordano. Quando lo abbiamo contattato ci è apparso molto amareggiato e in riferimento a quanto apparso sulla stampa locale ha tenuto a precisare che le cose non stanno assolutamente come si vuole fare apparire. Ma cosa si dice in giro? Si affermerebbe che sia sorta la lite tra l’attuale capogruppo consiliare Carmelo Ferrara e il consigliere Giuseppe Di Dio, in quanto il primo affermerebbe che a norma di regolamento la carica di capo gruppo spetta al più anziano e cioè a lui. Non è dello stesso avviso Ferrara che detiene la carica da quando Di Dio fu eletto presidente del partito. Ma tornando alle voci di corridoio, sulla questione del nuovo capogruppo da nominare, Federico ha girato la patata bollente all’Associazione nazionale dei Comuni per sapere quali debbano essere i comportamenti del presidente in tale disputa, se di disputa si può parlare. Ma lo stesso Ferrara è categorico affermando che il capogruppo riconosciuto dal partito è lui e non se ne parla di passare la mano.
Una situazione a dir poco esplosiva che fa apparire la Margherita spaccata in due: Di Dio e Giordano da una parte, Ferrara e Giuseppe Collura dall’altra. Ma le cose non stanno proprio così. “Sono amareggiato per quel che ho letto sulla stampa oggi (5 gennaio – ndr) – ci ha dichiarato Giordano –. Vorrei fare un po’ di chiarezza sulla questione. Alcuni giorni fa ci eravamo seduti e fi-nalmente eravamo riusciti ad aprire una discussione tutti e quattro consiglieri della Margherita (Collura, Giordano, Di Dio e Ferrara) partendo da un momento in cui avevamo trovato unità di veduta nel corso della votazione consiliare riguardante il collegio dei revisori, così ci eravamo seduti e abbiamo discusso sulla possibilità di trovare un capogruppo che riscuotesse il consenso di tutti e quattro. C’era in noi la volontà di superare le divergenze di carattere personale e di rivedere il discorso del capogruppo. Quindi nessun attacco contro Peppe Di Dio o Ferrara. Quindi l’iniziativa nasce da sola come esigenza di rivedere questi equilibri, ma non si tratta di sfiducia. Io ho scritto dicendo al Presidente del Consiglio che stiamo rivedendo la posizione del capogruppo”.


Autore : Nello Lombardo

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